Il venerdì di trotto all’Ippodromo Snai San Siro con la 33^ giornata che ha visto la moneta più ricca nella corsa di apertura, il Premio Testimonial Ok, una prova sui 1.600 metri per cavalli di 2 anni: Gran Premio ha un nome “impegnativo” per un cavallo da corsa, e cosa gli riserverà il futuro è ancora presto per dirlo, ma il figlio di The Bank alla seconda uscita in carriera ha messo in carniere la prima vittoria mostrando un volto ben diverso rispetto al debutto torinese, che evidentemente era stato una semplice presa di contatto con la pista. Lo ha fatto nella maniera più difficile, ovvero girando all’esterno, anche se va detto che la battistrada Gioconda Cap ha opposto poca resistenza arrendendosi già dopo un chilometro in 1.17: il cavallo di Claus Hollman affidato a Cosimo Cangelosi è passato in vantaggio, allungando sicuro e tagliando il traguardo a media di 1.16.3, lasciando a distanza di sicurezza Global Ferm che ne aveva seguito le mosse nella risalita esterna. Promettente terzo posto per il debuttante di Alessandro Gocciadoro Giosuè Truppo, oggi guidato da Anders Bordura, finito forte in retta dopo aver subito in avvio la partenza al rallentatore del rivale della prima fila.
Interessante anche Go Big Effe che si è rifatto con gli interessi nel Premio Sugar Rey, dopo il secondo posto nella precedente uscita in pista. La condizionata sui 2.120 metri con partenza tra i nastri riservata a cavalli di 2 anni ha visto la veloce giravolta e subito il vantaggio da parte del cavallo allenato da Erik Bondo e guidato, con sicurezza, da Francesco Facci, reggendo il pressing di Gursulo Jet e poi, da buon “francese” (il padre è Gu D’Heripre), ha allungato alla distanza, svettando nettamente a media di 1.17.4. Gursulo Jet, in difficoltà, è stato superato da Gineah Dance ma ha salvato il terzo posto da Giorgia D’Esi, tornata molto bene da un errore dopo 500 metri.
Il Premio Robert Bi, la reclamare sui 1.600 metri per cavalli di 3 anni con i gentlemen in sediolo, sembrava proporre il return-match tra Fatima Trebì e Fayruz Mil, terminati in quest’ordine in un recente confronto sulla pista. E la corsa sembrava essersi messa subito dalla parte della allieva di Adrian Goni, che al via, sfruttando la pole position, aveva difeso la corda relegando all’esterno il rivale dichiarato guidato da Fabio Marchino, però al prezzo di un bel parziale (400 iniziali in 28.2). Lo sforzo iniziale si è fatto sentire nel finale, così ad emergere è stato Forever Gial, il “terzo incomodo” al betting: con Stefano Manzato in sulky, il cavallo di Filippo Rocca ha avuto percorso favorevole, coperto in seconda pariglia in scia Fayruz Mil, in retta è scattato e ha piegato allo speed la battistrada a media di 1.15.4, con Folgore Fi (filtrata bene dalla seconda fila al via) al terzo posto.
Toccava ai cavalli di 3 anni confrontarsi nel Premio Pascia Lest, sulla distanza del miglio: molto seguita al betting dopo la sfortunata prestazione nel Mangelli Filly, Follow Me Love non sapeva però ripagare le attenzioni degli scommettitori; la cavalla di Harri Rantanen restava all’esterno in avvio, ma poi di fatto “consegnava” la vittoria alla battistrada Fosciandora Dr consentendole di gestire a piacimento il ritmo e di completare un primo chilometro addirittura in 1.18: ovviamente al mezzo giro finale la cavalla di Fausto Barelli guidata da Pietro Gubellini cambiava decisamente musica e in retta non aveva problemi a scrollarsi di dosso la rivale e a vincere a media di 1.14.6, con l’appostato Flaminio al terzo posto.
La connection Harri Rantanen-Cesare Ferranti si rifaceva prontamente nel Premio Olona Ok presentando in versione “de luxe” Explorer Mundi: al rientro da inizio 2024 e alla prima uscita per il trainer finlandese, il figlio di Owen’s Club con un deciso percorso d’attacco metteva ko a traguardo ancora lontano il battistrada Eloy Jo Francis e spaziava a media di 1.12.9, nuovo personale. Davvero una prestazione con i fiocchi per un soggetto da attendere alla conferma. Emergenza Par a intervallo vinceva la corsa degli altri precedendo Ewa Bi, mentre la favorita Eleonora Wind incappava in una giornata di luna storta sbagliando sulla penultima curva quando stava seguendo all’esterno il vincitore.
Alessandro Gocciadro timbrava il cartellino nel Premio Nadir Kronos con Enzo Jet: al rientro dalla trasferta svedese, il portacolori dell’asso NBA Nikola Jokic si scopriva anche valido partitore (una dote mai mostrata in passato) rientrando facilmente al via ai rivali: una volta in testa, e soprattutto dopo un primo chilometro tranquillo sotto l’1.16, portare a casa la vittoria diventava una formalità, alla fine espletata a media di 1.14. Equipe della Casa regalava l’en plein al team di Noceto, mentre l’appostato Express D’Arc non trovava mai lo spazio e poteva solo chiudere al terzo posto.
Nel Premio Macho Gams, la prova sui 1.600 metri per soggetti di categoria D/E, Kennedy non sapeva emulare il compagno di scuderia: eppure la corsa si era messa subito in discesa per l’importato di Gocciadoro, sfilato in 400 metri al comando e poi in grado di gestire il ritmo fino a metà gara: sul pressing dell’attaccante Cocco Bfc, Kennedy si arrendeva presto in retta e così il cavallo di Holger Ehlert con un confidente Roberto Vecchione in sediolo passava netto per vincere a media di 1.13, mentre Kennedy sul palo perdeva anche il secondo posto, battuto da una valida Dr Lara Font.
Ultima di novembre, prima di entrare nell’importante calendario di dicembre, è in programma venerdì 29 con il Trofeo Onlus Milano GD – Trofeo Dynamo Camp.