Il Gran Premio Encat è una delle corse al trotto più antiche e tradizionali per l’Italia: è stato infatti disputato per la prima volta nel 1930 ed è dedicato all’Ente Nazionale per le Corse al Trotto, ente che “ereditò” dalle precedenti Federazioni nazionali il compito di gestire le corse in sulky in Italia.
Il 1 gennaio 2000 l’Encat, al pari degli altri enti tecnici, è stato assorbito dall’Unire, poi a sua volta confluito nell’Assi e infine nell’attuale Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali.
Sino al 2011, la corsa è stata disputata all’ippodromo di San Siro a Milano e poi, dopo un’edizione annullata nel 2012 per uno sciopero delle categorie, si è svolta all’ippodromo Vinovo di Torino: ora, grazie all’apertura de La Maura, il Gp Encat torna nella sua sede originale nel capoluogo lombardo.
L’album storico di questa corsa è denso di ricordi: dall’archivio fotografico di Enzo De Nardin spunta l’immagine del 1982 di Gendarme, guidato da William Casoli. La panoramica dell’arrivo a San Siro è semplicemente spettacolare, se si guarda bene la foto che ritrae Casoli poco dopo l’arrivo, mentre si toglie il casco, si nota alla sua sinistra un giovanissimo Pietro Gubellini…
Nel 1990 è proprio Pippo Gubellini a festeggiare con l’Encat la prima vittoria in Gp della carriera, alla guida di Gainsford, mentre l’anno successivo vince un mito del trotto come Lemon Dra, con William Casoli al suo ultimo Gran Premio.
Si passa agli anni più recenti: il 2009 vede la coppia vincente in Igor Font e Jean Michel Bazire, l’anno successivo Lisa America, guidata da Jorma Kontio, ferma il cronometro sul tempo di 1’11’3, ancora oggi record italiano sulla media distanza per femmine italiane di cinque anni e oltre.
Infine Merckx Ok, che vince con Pietro Gubellini (!) l’ultimo Gp Encat disputato a San Siro. Gubellini non poteva certo mancare il ritorno della corsa a Milano, e domenica 17 gennaio sarà ancora una volta in pista, in sulky a Sharon Gar.