Toccava al Premio Scuderia Calderoli (una maiden “diabolica” con diciotto concorrenti di tre anni a confronto sui 1500 metri in pista media) chiudere il pomeriggio milanese di galoppo. Il “rompicapo” l’ha risolto Mirto con un rush finale veemente con il quale ha travolto Run Fast Again e Dersu Uzala che sembravano destinati a contendersi il successo. Invece il portacolori di Francesca Turri ha trovato la giusta azione solo nei 100 metri finali e, ben sostenuto da Luca Maniezzi, si è trasformato in implacabile giustiziere. Run Fast Again ha corso in progresso rispetto al debutto e alla fine ha vinto il braccio di ferro con il debuttante Dersu Uzala, che per poco non ha regalato l’en plein a Marco Gasparini e a Francesca Turri: sono calati nelle fasi finali Nothing Sacred e Beat of Love che avevano condotto la corsa, ha concluso bene Rosenquist che pure all’ingresso in dirittura era apparso in leggera difficoltà.