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Unicka e Pietro Gubellini in trionfo sul traguardo del Mangelli 2016 (Foto De Nardin - Trenno)
Il Mangelli consacra Unicka
1 Novembre 2016

Doveva essere il Mangelli di Unicka, e il Mangelli di Unicka è stato: la fantastica portacolori della Wave ha portato a compimento la missione, aggiungendo un altro alloro prestigioso ad una carriera sin qui esemplare e che promette di regalare ancora tante soddisfazioni al suo team e agli appassionati italiani. E’ presto per fare paragoni scomodi, ma da anni non si vedeva un cavallo indigeno così forte e capace di suscitare simili entusiasmi. La “bionda” non ha sbagliato nulla, merito naturalmente del suo preparatore Erik Bondo che ne ha rispettato la crescita e l’ha portata ad un rendimento eccezionale nel momento topico della stagione. Un peccato, per lo spettacolo, che in finale il preventivato duello con Diamanten, il vincitore dell’altra batteria, sia sfumato per l’errore iniziale dello svedese, apparso non centratissimo già nelle sgambature preliminari. Ha preso tutti di sorpresa allo stacco della macchina Phantasm Soa, dal 7 in testa in 100 metri su Unicorno Slm e sullo scarrierante Diamanten: Pietro Gubellini ha puntato subito in avanti e dopo 250 metri è sfilato in testa, Unicka ha proseguito con parziali di comodo (1.14.4 il primo km) aspettando la dirittura per piazzare l’allungo e percorrere in trionfo i metri finali. Unicorno Slm ha preso la via del largo dopo un km, alla fine ha sopravanzato Phantasm Soa e si è salvato dal bel finale di Ubertino Grif, che ha guadagnato diverse posizioni filtrando lungo lo steccato e ha fornito bello sprint in dirittura. Phantasm Soa si è dimostrato poco incisivo calando in retta.