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All'Ippodromo SNAI San Siro convegno del sabato molto interessante (FotoDena - Trenno)
San Siro, sabato con il Mario Cipolloni e il Po
9 Giugno 2017

Il sabato di corse all’Ippodromo SNAI San Siro si apre con le amazzoni e i cavalieri con il Premio Los Cardos, tradizionale ed ultracompetitivo handicap sui caratteristici 1.400 metri in dirittura. Gordon Gekko sta andando a corrente alternata ma se la prendesse dritta sarebbe il migliore in campo e pure Staisenzapensieri non è da sottovalutare dopo il rientro tranquillo da un lungo stop, ma in ogni caso è meno rischiosa l’opzione BRILLANTE BLU, che ha corso molto bene la Finale del Mile e si trova a meraviglia sul percorso. Occhio anche a Superbina e Giufeum.   

Nella 2^ corsa l’ultima eliminatoria del circuito NBF Lanes Sprint per i velocisti di 3 anni ed oltre sui 1.200 metri. MADAME BARKER ha già staccato il biglietto per la finale del 25 giugno, ma qui resta la più indicata della vigilia sul terzo posto conquistato nella precedente eliminatoria. Il giovane Golden Opportunity è carico ma abbassa il tiro mentre Giglio Di Breme ha rinunciato a correre giovedì a Firenze per puntare a questo target. Zittozitto è alterno, ma se è in giornata di luna buona, e con un ritmo adeguato, può vincere a sua volta.

Entrano in scena i 3 anni per il Premio Virginio Lamberti (3^ corsa), un handicap di ottima categoria sul miglio di pista media. Prova bella tosta, con FRITZ che pare quello messo meglio nonostante la sua ultima uscita sia stata leggermente al di sotto delle attese. Do Your Best e Hartswell arrivani da una buona liena comune di Firenze, mentre da Roma salgono Agrid Il Moro, che il teoria abbassa il tiro, e Strangway, regolare a livelli altrettanto validi e con un velenoso bottom weight.

Ecco la finale del Trofeo Agri intitolato ai signori Ines e Sebastiano Bottanelli, i genitori del signor Roberto che è stato un ottimo, e plurivincitore, amatore, un handicap dalla dotazione ricca sui 1.800mt di pista media. Ai fini delle scommesse la scuderia formata da Parpignol e Free Passage è un bell’affare, perché entrambi se la giocano di brutto, ma la nomination resta a IL LUPO E LA LUNA, che a Merano si è rivisto sul suo migliore standard e che, in termini di qualità pura, è verosimilmente il migliore in campo. Maggiolone, Clever Bend e Mariette, finiti nell’ordine nel loro ultimo ingaggio comune, sono altri tre ai quali non manca nulla per colpire, e ovviamente nessuno si dimentica di Lipsie, un’altra con le sue brave carte in mano.

Ritornano in azione i 3 anni nella 5^ corsa impegnati in un handicap della stessa categoria del precedente ma allungato al doppio chilometro. Anche qui siamo alle prese con una corsa bella e complicata, con una leggerissima preferenza orientata sul top weight CORTESE, che esordisce in perizia dopo aver provato a vedere se era degno per il Derby. Lo stesso Bardelli era stato ritenuto di quella pasta in primavera e ha probabilmente delle potenzialità ancora inespresse, mentre con una forma recente solidissima si presentano Eola Della Plata, King Winnie e l’ospite The Druid. Molto interessante la chance di Funny But Schic, che ha vinto la sua maiden con un certo fascino.

L’ultima parte del convegno a San Siro è dedicato alle corse top, la prima delle quali è l’Handicap Limitato sul doppio chilometro intitolato a Mario Cipolloni. FREEDOM BEEL ha appena vinto da favorito una prova analoga e può concedere il bis nonostante qualche chilo in più e una compagnia che ora si fa più dura. Candiani Street e Mirroronthewall sono infatti una coppia decisamente agguerrita, ma pure Perego ha qualità e mezzi per esordire nel migliore dei modi con i suoi nuovi colori.

Si chiude in bellezza con il Po, appuntamento classico e sempre durissimo sui 1.400 metri in dirittura. Inutile dire che può accadere di tutto, con il voto finale che cade su ROCKAROUNDTHECLOCK, affidabile, concreto e già ampiamente positivo in passato sulla pista e la distanza. il romano Pramani allunga la distanza ma la forma è top, e tra i tanti elementi di classe ma dai risultati alterni, merita una citazione Smigavaz, che ne ha vinte due di fila sul tracciato e che è il nome perfetto per chi cerca la quota paciarotta.