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Alcuni bambini Saharawi accolti l'anno scorso nella provincia di Pistoia
I bambini del popolo Saharawi ospiti dell’Ippodromo SNAI Sesana
8 Agosto 2017

Come ogni anno l’Ippodromo SNAI Sesana di Montecatini Terme, grazie all’Associazione di amicizia con il popolo Saharawi “Al Sadaqa” di Massa e Cozzile, apre le porte ad un gruppo di bambini del Saharawi che vengono ospitati in alcuni Comuni della Provincia di Pistoia. Durante il convegno di corse di questo Giovedì 10 Agosto gli stessi bambini, con i loro accompagnatori, parteciperanno alla cena di accoglienza presso il Ristorante Panoramico dell’Ippodromo.

Il convegno notturno dedica anche ai piccoli visitatori il Premio Associazione Accoglienza Popolo Saharawi con l’intento di sensibilizzare la storia di un popolo che dal 1975 lotta contro l’invasione del Marocco. Da allora una parte di questo popolo, per sfuggire al genocidio, si è rifugiata nel deserto algerino, dando vita alla straordinaria epopea delle tendopoli dell’esilio. Il popolo Saharawi discende dalla fusione, protrattasi per secoli, di gruppi nomadi berberi (come le tribù Sanhaya e Zenata) e con genti arabo-yemenite (i Maquil) giunti in Nord Africa intorno al XIII secolo.

Questo popolo sfiora il milione di persone di cui una parte, circa 500.000, vivono nel territorio “occupato” dal Marocco, mentre altri 200.000 sono sparsi tra Mauritania, Spagna e altri paesi, e solo 160.000 abitano le tendopoli dell’esilio.

La lingua parlata è l’hassanya, un dialetto arabo. La religione è islamico-sunnita, con una concezione aperta, priva di fanatismi e intolleranze. Nella loro durissima lotta contro gli invasori, guidata dal Fronte Polisario i Saharawi, leggendari guerrieri del deserto, hanno sempre rifiutato la scelta del terrorismo combattendo a viso aperto sulla loro terra fornendo, anche in questo caso, un esempio di altissima moralità e coscienza civile.

Nel 1976 viene proclamata in esilio la Rasd (Repubblica Araba Saharawi Democratica). Sarà riconosciuta da 74 Paesi. Nel 1982 la Rasd viene ammessa come 51 Stato nell’Oua (Organizzazione per l’Unità Africana).