Imperniato su otto corse il convegno di venerdì a La Maura: la prova di cartello, Premio Express Road, un invito sui 1650 metri per validi cavalli di 4 anni, ha avuto un epilogo a sorpresa con l’errore della favorita Visa As, di galoppo ai 100 finali dopo essere passata di forza al comando al passaggio e avere imposto alla gara un ritmo sostenuto. La vittoria è così andata a Victor dei Ronchi: il cavallo guidato da Roberto Vecchione, dopo avere respinto al via Venere degli Dei, non era riuscito a ribattere alla bordata della favorita al passaggio ma si è mantenuto in seconda posizione nonostante il ritmo elevato e ha avuto il merito di provarci sino in fondo. Alla fine è arrivato anche il nuovo personale, 1.12.4, propiziato naturalmente da Visa As che troverà presto l’occasione per rifarsi. Al terzo posto ha concluso Venere degli Dei, mentre Veantur si è eliminato di galoppo sull’ultima curva dopo avere provato la risalita per corsie esterne.
Nonostante la delusione patita nella prova di cartello, con due vittorie in veste di driver e il triplo da allenatore il bottino di giornata di Alex Gocciadoro è stato comunque estremamente positivo. Nella prova di apertura, Premio Graziella, il previsto match tra Zin Wise As e Zigolo Vgl (che ha chiuso da favorito) è subito sfumato per l’errore di quest’ultimo nella fase iniziale nel tentativo di contenere la rivale: per Zin Wise As una volta in testa è stato un gioco da ragazzi condurre in porto la vittoria, a media di 1.15.3, mentre a qualche lunghezza Zildjian è emersa altrettanto chiara seconda su Zakk Wylde, unico “superstite” visto che al via aveva sbagliato Zelinda Roc.
Gocciadoro si è confermato vero “mago” con i puledri portando al traguardo anche Zara Prad nell’altra prova per i tre anni, Premio Classical Way, una “reclamare” sui 1650 metri: la portacolori della scuderia Dielle è stata superata nel lancio da Zeus Indal, ha spostato ai 400 finali in anticipo sull’arrembante Zalea Mabel e in retta, complice l’errore del battistrada, è passata in vantaggio e ha mantenuto a distanza di sicurezza la coetanea, mentre a intervallo Zazzerina Lindy ha completato il podio.
L’altro successo della giubba gialla è arrivato grazie a Filippo Monti nella “gentleman” di giornata, Premio Nepal D’Assia, con l’attesa Tina Pan: la portacolori di Sinead Sernicoli ha messo subito le cose in chiaro in avvio conquistando il comando, ha poi gestito a perfezione il ritmo e ha allungato in scioltezza nel finale. L’appostata Rosella Valch ha salvato il secondo posto dal bel finale di Sire del Rio, mentre Uaseal Zl ha provato a impegnare la vincitrice all’esterno, calando però nel finale.
Ben due le prove al montato del pomeriggio con i valori pienamente rispettati nel Premio Traders, che era anche il sottoclou della riunione: Silverado Lux ha anticipato le mosse dell’altra penalizzata Paris Roc sfondando dopo 600 metri ma a prezzo di una spesa notevole che alla fine ha pesato sulle gambe del portacolori della Fast Horse; Paris Roc ha affiancato il rivale al km e nel finale ha proposto energie più fresche, passando in retta e confermando l’abilità di Santo Mollo nella specialità, mentre per il terzo posto Skroce D’Aghi ha contenuto Obama di Celo.
Il detto “Buon sangue non mente” evidentemente calza a pennello alla famiglia Mollo per le prove al montato, visto che nel Premio Draft Life è arrivato il successo di Fabio Settimio con Sherwood Bi, un soggetto che al trotto di recente non ne aveva voluto sapere di trottare (e neppure di allinearsi): dopo tanto tempo, il cavallo allenato da Giorgio Carini è tornato a fare percorso netto e in retta si è materializzato a sorpresa a giustiziare Rossano, a sua volta prevalente su Tam Tam Roc (con Santo Mollo) e Runymede Fas, questi ultimi due in affanno dopo avere sparato le migliori cartucce sulla curva finale.
Nel Premio Classical Way la giocatissima Vanessa Fb ha dato un bel dispiacere ai suoi tanti sostenitori gettandosi di galoppo nella fase iniziale. Con la favorita fuori gioco, c’è stata battaglia ad oltranza tra Vanilla Club al comando e Vortex Va nel ruolo di attaccante: il duello è proseguito per tutto l’ultimo giro fin sul palo, con Valentina Vezzali che nell’arrivo “a rotoloni” si è unita alla lotta, ma a spuntarla all’ultimo tuffo è stato il generosissimo Vortex Va, con Lorenzo Besana in sediolo, mentre Vanilla Club e Valzer dei Daltri sono terminati in linea ma nell’ordine.
Dopo la vittoria nella gara di cartello, Roberto Vecchione ha concesso il bis portando al traguardo l’atteso Ombromanto Om nel Premio Kerry Way, prova ad handicap che ha chiuso il pomeriggio: l’errore della bisbetica Una Calla Jet quando era al comando ha spianato la strada al cavallo allenato da Taldaoui, che dopo aver rifatto in breve la penalità è sfilato in testa dopo 500 metri e non ha avuto difficoltà a far valere i diritti di una classe superiore, mentre Urla del Vento ha preso la meglio per il secondo su Urla del Vento, risalita generosamente al largo nel mezzo giro conclusivo.