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Vienvia Font sigla da dominatore la prova di cartello del convegno di venerdì (Foto Dena - SNAITECH)
La legge di Vienvia Font
23 Febbraio 2018

Ricco di motivi tecnici di buon livello il convegno di venerdì a La Maura. La prova di cartello, Premio Muscle Hill, era riservata a buoni 4 anni, impegnati in una “maratonina” a resa di metri dove il solo Vessillo As rendeva venti metri: condotta a ritmo blando da Villepelee (km in 1.19.2), la corsa si è accesa sulla penultima curva quando sulla battistrada si è portato Victor dei Ronchi e in scia all’attaccante hanno spostato Vienvia Font e Veleno D’Amore, permettendo a Vessillo As di guadagnare posizioni all’interno: ai 500 finali, sull’errore quasi simultaneo di Victor dei Ronchi e Villepelee, Vienvia Font si è ritrovato in prima linea con all’interno Vessillo As, ma il cavallo di Cristian Rizzo affidato a Pippo Gubellini non ha avuto grosse difficoltà a liquidare il rivale ai 300 finali, allungando sicuro verso il traguardo e riassaporando la vittoria, a media di 1.17.3, dopo la poco fortunata trasferta a Vincennes. Al secondo posto è emerso Veleno D’Amore sul rientrante Vessillo As, probabilmente ancora a corto di preparazione, mentre al via si era eliminato l’atteso Victor Ferm.

Apertura di pomeriggio con buoni quattro anni impegnati nel Premio Tv Yankee, sui 1650 metri: il favorito Vincent Sm ha compromesso la sua chance con un errore iniziale (quando stava sfilando al comando), si è rimesso al volo e ha agito in seconda pariglia ma nel finale non è riuscito a tenere il passo di Vito Model he lo aveva anticipato nella risalita all’esterno: il cavallo allenato e guidato da Lorenzo Baldi ha “cucinato” a fuoco lento il battistrada Vincent Zs passando in retta sull’errore di quest’ultimo per svettare netto a media di 1.14.7. Davvero una bella impressione, anche se qualcosa a livello di meccanica resta ancora da registrare. Vaomar ha sprintato forte in retta emergendo al secondo posto su Vincent Sm, da rivedere in altra occasione.

Senza storia il Premio Toto’ D’asolo, che vedeva i gentleman in sediolo a cavalli di 3 anni, con lo scontatissimo successo del netto favorito Zef, in coppia Filippo Monti: il puledro di Alessandro Gocciadoro è sfilato in breve al comando, ha gestito a piacimento il ritmo e si è imposto al minimo dei giri, a media di 1.17.9, sulla giudiziosa Zaffelia, mentre a intervallo Zapping Si ha mantenuto il terzo posto sull’errore in zona proibita di Zanzarina.

Con stile Zealand As si è imposta nel Premio Yankee Bambi: la portacolori della scuderia Indal, Rene’ Legati in sediolo, ha agito in seconda pariglia in scia a Zenith Eyes, ai 300 finali ha messo la freccia ed è passata di slancio. Zita Errenne, sfilata in testa dopo 500 metri, ha avuto poco da opporre sul cambio di marcia della coetanea cedendo anche il secondo posto al generoso Zenith Eyes, tutta strada allo scoperto. In errore al via Zaccagna e Zachar Jbay, due dei soggetti più attesi.

Il Premio Diesel Don, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. D con avvio con i nastri, ha visto il ritorno al successo di Universo D’Amore: con perfetto tempismo Andrea Farolfi, in sediolo al cavallo di Mauro Baroncini, ha anticipato nella fase iniziale Teddymar sfilando al comando in meno di 400 metri e una volta in testa ha dato sfoggio di una condizione pienamente ritrovata andando via spedito senza mai dare segnali di cedimento, chiudendo a media di 1.14.8. Teddymar ha accusato il percorso esterno calando nel finale, mente Revillon ha sfruttato la posizione conquistata al via seguendo fin sul palo il vincitore. Terzo posto per Ombromanto Om, mentre Tantalio dopo incertezza iniziale non è stato incisivo all’epilogo.

Dopo la vittoria nel centrale, Pippo Gubellini si è ripetuto con il favoritissimo Tessitore Jet nel Premio Yankee Yankee, una prova sui 1650 metri per cavalli di cat. F: il portacolori della scuderia Carsko, di cui SuperPippo cura anche la preparazione, ha conquistato senza grossa spesa il comando, ha gestito a dovere le energie e ha prodotto un bell’allungo conclusivo staccando in retta Roger Prav, che anche correndo di rimessa ha dimostrato di avere al momento scarsa incisività. Principe di Fuoco è filtrato bene al via e ha conservato il terzo posto mentre Royal Caf (giocato) si è gettato di galoppo al km quando era in scia a Ungheria Blonde.

Chiusura in bellezza con una spettacolare (e qualitativa) prova sui 1650 metri per cavalli di cat. B/C, valida anche come II Tris: gara condizionata dai 400 iniziali violentissimi (27.3) che hanno visto Tenerife rientrare a Ulena Car, ma a quel punto il destino della favorita poteva dirsi già scritto. Ne era consapevole Rene’ Legati (bis anche per lui) che con il fido Top Gun America ha raggiunto la battistrada aspettando la dirittura finale per liquidarla e involarsi verso il traguardo, tagliato a media di 1.13.7. Una strepitosa Ulena Car, che dopo lo strappo iniziale si era sistemata in terza posizione, ha trovato le energie per rimontare Tina Pan per il secondo posto: menzione speciale per il rientrante Ur Tab di Azzurra, che ha trovato spazio solo in retta finendo in piena spinta.