Il Museo Varenne è uno spazio espositivo con accesso libero all’interno dell’Ippodromo Snai Sesana aperto solo nelle giornate di corse. Ha una superficie coperta e chiusa di circa 100 metri quadri, più altri 40 all’aperto ma riparato da una tettoia. Lo spazio espositivo accoglie una mostra permanente che racconta la storia degli ultimi decenni dell’impianto di trotto di Montecatini Terme. Oltre alle immagini più belle di Varenne sul circuito del Sesana, sono esposte le foto dei momenti più esaltanti delle edizioni del ‘Gran Premio Città di Montecatini’. Ampio omaggio è offerto ai più noti drivers toscani e non solo; e così per gli allenatori e i proprietari di cavalli che, grazie al loro carisma e passione, hanno reso speciale ogni stagione nell’ippodromo toscano.
Nel museo sono presenti dei totem che raccontano gli appuntamenti più importanti di trotto della stagione: tra questi spiccano il ‘Gran Premio Nello Bellei’, il ‘Gran Premio Società Terme – Memorial Vivaldo Baldi’, le corse delle Pariglie e della specialità del Trotto Montato e, ovviamente, il gran premio cittadino di Ferragosto. In aggiunta, esiste un’area riservata ai cimeli dell’ippica e dell’Ippodromo, come ad esempio le macchine per il fotofinish e le punzonatrici, mentre fa bella presenza di sé una carrozza d’epoca che viene utilizzata per il tour #scoprisesana che offre al pubblico la possibilità di visitare l’impianto durante le giornate di corse.
Varenne è il più noto cavallo trottatore al mondo. Nato in Italia presso l’allevamento di Zenzalino a Copparo (Ferrara) nel maggio 1995, è da sempre considerato uno dei migliori trottatori di tutti i tempi. Nella sua carriera ha totalizzato vincite pari ad una somma di 6.035.665 Euro. Il nome Varenne deriva dalla via di Parigi in cui si trova l’ambasciata italiana di Francia. La sua incredibile facilità di corsa ha impressionato tutto il mondo del trotto. Con driver Giampaolo Minnucci dal 2001, il figlio di Waikiki Beach e Ialmaz si è imposto come migliore trottatore della storia.
Dopo l’esordio a tre anni, nel 1998, il suo primo sigillo l’ha conquistato nel Derby del Trotto, la corsa più importante per un trottatore indigeno, battendo Viking Kronos, che all’epoca dominava il palcoscenico. Nella stagione successiva ha vinto quasi tutti i Gran Premi del circuito per i quattro anni indigeni per poi esordire sul palcoscenico internazionale al Gran Premio delle Nazioni all’Ippodromo ex trotto di San Siro. In quell’occasione ha sconfitto la campionessa del mondo Moni Maker. In quella stagione ha chiuso da imbattuto, con quattordici vittorie su altrettante corse disputate.
Gli anni Duemila sono quelli della consacrazione. Inizia a fare sul serio confrontandosi con i trottatori più forti al mondo e nel 2000 il bilancio stagionale lo vede partecipare a diciotto corse vincendone tredici. Nel 2001, guidato da Minnucci, dimostra una prova di forza incredibile nel Grand Slam del trotto europeo (Amerique, Lotteria, Elitloppet), per poi consacrarsi re del trotto nella corsa più importante, la Breeders Crown, negli Stati Uniti d’America. Nel 2002 è il trottatore più ricco e veloce di tutti i tempi, e si ripete nel Grand Slam per poi chiudere la carriera siglando tutti i record delle piste in cui è tra i partenti. La notorietà di Varenne non è solo per meriti sportivi anche se, unico nella storia, si aggiudica il titolo di “cavallo dell’anno” in tre differenti nazioni: Italia (2000, 2001, 2002), Francia (2001, 2002) e Stati Uniti (2001). E poi perché rappresenta l’unico trottatore ad avere vinto le corse più importanti del mondo nello stesso anno (2001). Ma anche perché è stato immortalato sulla copertina del settimanale della Gazzetta Sportweek attirando la curiosità dei media tanto da farlo diventare un mito vivente.
Oggi Varenne pensa alla prole. Il 28 settembre del 2002 ha concluso la carriera agonistica e viene impiegato come stallone. La sua casa è l’allevamento Il Grifone, a Vigone (Torino), luogo in cui ogni anno sono organizzate delle manifestazioni a lui dedicate. Curiosità: il primogenito di Varenne, Icaro del Ronco, è stato venduto all’asta a 150.000 euro, valore decuplicato rispetto ad un comune puledro, anche se poi non è mai sceso in pista causa infortunio. La prima discendente a scendere in pista è stata Ira del Rio, una femmina giunta terza alla sua prima esperienza. Il primo figlio a vincere, invece, è stato Loggia in una corsa programmata negli Stati Uniti d’America.
Da stallone ha prodotto le cavalle classiche Lana del Rio e Lisa America, entrambe vincitrici di oltre un milione d’euro sulle piste italiane ed internazionali. Altri figli di Varenne sono: Miele d’Alfa, Mustang Grif, Incendio, Idole di Poggio, Impeto Grif, Lord Capar, Lancillotto Car, Illusion Dany, Lily Kronos, Lou Kronos, Laurel America,Like di Poggio, Nemo Grif, Image of Sf, Langdon Grif, Leonida Grif, Legend Kronos, Lie Detector, Isadora dei Fiori, Nadir Kronos, Olona Ok, Pascià Lest. Senza contare chi verrà ancora…
Le più importanti vittorie:
– Roma – Derby italiano di trotto (1998)
– Milano – Gran Premio delle Nazioni (1999)
– Milano – Premio ENCAT (2001 e 2002)
– Parigi – Prix d’Amerique (2001 e 2002)
– Napoli – Gran Premio Lotteria di Agnano (2000, 2001 e 2002)
– Stoccolma – Elitloppet (2001 e 2002)
– Meadowlands – Breeders Crown (2001)