Sabato di belle corse a San Siro: al centro del programma le due Listed per i tre anni sulla distanza dei 2000 metri, ottimi Trial di preparazione in vista di Oaks e Derby. Ha fatto la parte del leone Nicolo’ Simondi che quest’anno può contare su un paio di soggetti con cui sognare in grande per gli appuntamenti classici. Nel Mario Incisa della Rocchetta c’era grande attesa per rivedere in azione Auyantepui, autrice di un debutto fuori dall’ordinario: la grigia della We Bloodstock si è espressa sullo standard dell’esordio, ovvero con un’altra prestazione strabiliante confermando di avere uno spessore “diverso” dalle coetanee: sicura nelle mani di Claudio Colombi, la grigia ha seguito tranquilla in coda al gruppo sparuto per muovere in retta, liquidare le rivali in pochi tempi di galoppo e isolarsi nei 400 finali. La candidatura all’appuntamento del 5 luglio è lanciata a gran voce. Sfortunata al rientro, Norohna ha vinto la corsa delle “altre” precedendo Napule e Fuoriserie.
Se il successo della grigia da Night of Thunder era abbastanza prevedibile, non altrettanto scontata era la conferma di Masterwin, che pure aveva vinto in stile estremamente promettente la sua maiden: il portacolori della scuderia Allegria ha confermato di essere in crescita esponenziale dominando i coetanei nel Premio Emanuele Filiberto al termine di una progressione a centro pista da fondo gruppo che ne ha esaltato il motore e l’attitudine alla distanza. In sella Giulio Chioffi (autore di un bel triplo nel pomeriggio). Aurelius In Love era annunciato non al top dopo l’inconveniente che aveva costretto il team a ritirarlo a fine maggio: il vincitore del Guido Berardelli è piaciuto, trovando l’azione migliore nel finale dopo essere stato superato dal vincitore e chiudendo secondo su
Aldrodovar, che aveva mosso sul battistrada Kocomouth ma si è dovuto arrendere nei 200 finali ai due rivali. Zio Reginaldo ha chiuso quarto su un Gerardino Jet che non ha saputo cambiare marcia in retta.
Nicolo’ Simondi centrava un altro successo interessante nel pomeriggio con il progredito Callistemon nel Premio Bormio, la maiden sui 1200 metri in pista dritta per i giovanissimi. Il portacolori di Christian Troger probabilmente beneficiava dei 200 metri in più ma segnava anche un consistente progresso rispetto all’esordio: a centro gruppo, il figlio di Fast Company muoveva a metà percorso sui primi, passava senza colpo ferire ai 300 finali e si imponeva in bello stile, con Giulio Chioffi on board. Sopran Vesuvio, leader dal via, agiva sul passo e restava secondo a qualche lunghezza dal vincitore, che probabilmente potrebbe puntare a qualche traguardo più ambizioso visto lo stile con cui si è imposto. Foto stretta per il terzo posto, con You Ballade che regolava Sopran Brigida.
I due anni avevano a disposizione anche il Premio del’Avvenire, la prima condizionata della stagione con un occhio rivolto al Primi Passi. Seconda all’esordio dietro Aria Importante (una delle puledre che più hanno impressionato finora), Wakanaka ha ribadito di saper muovere bene le zampe: veloce lungo lo steccato, la cavalla di Diego Dettori ha allungato ai 400 finali staccando i rivali così da chiudere in totale souplesse. Davie’s Spirit ha provato a seguire le orme della rivale ma ha pagato dazio nell’ultimo furlong, rimontato da Pulsing Heart e da Fulgentia che sono terminati alle piazze.
Dario Di Tocco disegnava un percorso perfetto per Win The Best nel Premio La Montagnetta, l’handicap Limitato sui 1500 metri in pista grande per cavalli di 4 anni e oltre: secondo in scia a Ali’s Legend, il cavallo di Endo Botti e Cristiana Brivio muoveva in retta per passare prepotente ai 250 finali e controllare il finale di Soul Hunter, ancora una volta incisivo nella progressione a centro pista, Zoman correva costantemente sui primi e chiudeva terzo.
Nel Premio Il Cavallo di Leonardo, l’altro Handicap Limitato del pomeriggio riservato agli anziani sui 2000 metri in pista, Allimac trovava l’opposizione di Meyandi al via: il grigio si adeguava in scia al rivale ma ad inizio dirittura partiva in contropiede: mossa vincente, quella del portacolori del team Migheli, Mario al training e Antonio Domenico in sella, che prendeva vantaggio e teneva a distanza di sicurezza i rivali. Being Alive tentava la rimonta ma doveva adeguarsi al secondo posto su Siang.
Purosangue di 3 anni impegnati nel Premio Milano Due, l’handicap sui 2000 metri: lotta a fruste alzate in retta tra Lexington Quest e Crooked Face che si staccavano in dibattito aperto nei 400 finali e con Heartofthesea da fondo gruppo lanciato sulle tracce dei due rivali: con in sella Federico Bossa per il training di Noemi Pulcini, dopo aspra lotta Crooked Face riusciva a vincere la resistenza del rivale nelle ultime battute e a passare, mentre Heartofthesea finiva forte al secondo posto.
Il terzo successo personale della giornata, Giulio Chioffi lo otteneva con Time Leon nel Premio delle Scuderia, l’handicap sui 1600 metri in pista media per i cavalli di 3 anni nel classico “from last to first”: ultimo a qualche lunghezza nella prima parte di gara, il cavallo di Antonio Marcialis si ricongiungeva al gruppo sulla curva e poi si metteva in azione al largo di tutti in retta per passare e resistere al ritorno di Folki, mentre Duke of Brandon vinceva la volata per il terzo posto.
Ci ha preso gusto, Van Winkle: rotto il ghiaccio al diciassettesimo tentativo, il cavallo di Cristiana Signorelli ha immediatamente concesso il bis, sempre con in sella Fabrizio Perego, nel Premio Ettore Bocconi – Memorial Pinuccio Molteni, l’handicap sui 2400 metri in pista grande riservato ai cavalieri e alle amazzoni. Van Winkle ha pedinato il battistrada Jolly Jack per spostare in retta, passare ai 200 finali e mantenersi in vantaggio sino in fondo. Jolly Jack ha imposto ritmo brillante ma ha esposto il fianco all’agguato del vincitore. Voluntary si è sistemata terza e terza è rimasta, mentre Battle Commence ha faticato a tenere il ritmo recuperando qualcosa nei metri finali.