La penultima riunione del 2020 all’ippodromo San Siro proponeva il festival dei salti, accorpando in una sola giornata ben cinque prove di gruppo riservate agli specialisti degli ostacoli. Reduce dal secondo posto nel G.P. Merano, Northerly Wind era la star del Grande Steeple Chase di Milano Gr.1, sui 5000 metri: chi pensava che la prova di Maia potesse avere lasciato strascichi sul fisico dell’allievo di Pavel Tuma, è stato seccamente smentito dal responso della pista: l’8 anni da Saint des Saints è un cavallo d’acciaio che si trova benissimo sul tracciato milanese (qui vi aveva vinto tre anni fa il Lainate) e oggi ha centrato il successo più prestigioso della carriera, a coronamento di un’annata i cui i tempi sono stati forzatamente dettati dalla pandemia ma che il portacolori ceco ha interpretato senza la minima sbavatura, centrando, oltre al prestigioso piazzamento nel big event meranese, anche le vittorie nel Premio Lunedì di Pentecoste e nel Creme Angalise, sempre sulla pista altoatesina. Un campione, il ceco, che ha trovato in Jan Faltejsek un perfetto interprete: il jockey ceco ha marcato stretto Notti Magiche alternandosi con il rivale in prima linea. Al termine dell’ultimo passaggio sulla diagonale lunga i due hanno impresso un’accelerazione al ritmo che, complice anche l’errore al salto da parte dell’altra ospite Dallina, ha sgranato il gruppo: hanno provato a restare agganciati Cosmic Magic e Capivari, ma il polacco già in curva ha perso qualche lunghezza mentre l’altro portacolori di Josef Aichner ha faticato a tenere il contatto. Così la vittoria è diventata un discorso a due: almeno sino all’ultimo salto, affrontato quasi in sincronia da Notti Magiche e Northerly Wind, ma nell’ultimo tratto in piano il ceco ha mostrato maggiore freschezza spiccando il volo verso la vittoria. L’ottimo Notti Magiche a 10 anni ha corso ancora da protagonista precedendo il compagno di colori Capivari e Cosmic Magic che con coraggio ha recuperato qualcosa nel finale.
Anche la Gran Corsa Siepi di Milano, Gr. 1 sui 4000 metri, ha preso la via della Repubblica Ceca, per merito di Skins Rock, colori di Aryman Divoky, training di Zdenek Semenka e la monta di Pavel Slozil: eppure, forte di un tridente affilato che aveva in Beau Sanois il principale alfiere, la scuderia Aichner sembrava avere un’opzione pesante. Lo schema di corsa, con l’altro alleato Laldann leader deciso a guidare il gruppo con un paio di lunghezze di vantaggio, lasciava pensare ad un’azione di forza della punta di scuderia, che però saltava male un paio di ostacoli perdendo posizioni ed era così costretto ad inseguire nel momento topico della gara. Non sbagliava nulla, invece Skins Rock: galoppando largo, il ceco gradualmente avvicinava il battistrada Laldann e a inizio dirittura passava in vantaggio, seguito da Namoum che nell’ultimo tratto tentava l’agguato: Skins Rock però si difendeva bene e sfuggiva all’allievo di Raf Romano mentre lo stanco Laldann cadeva sull’ultimo ostacolo lasciando il terzo posto a Beau Sanois, con Piton des Neiges quarto staccato.
Monopolizzata dal giallo-nero della giubba di Josef Aichner la parte iniziale della riunione. Come da pronostico, si risolveva in una lotta in famiglia la Corsa Siepi dei 4 Anni, il Gruppo 2 sui 3600 metri con Gangster de Coddes, con in sella Josef Bartos, e No Pasaran (Jan Kratochvil) che si staccavano in lotta sulla diagonale breve: il figlio di Secret Singer affrontava meglio l’ultimo salto e lì probabilmente risolveva la partita, firmando la terza vittoria di fila a conferma dei progressi costanti, mentre a intervallo rimaneva terzo Normandy de la Vega, che a lungo si era incaricato di dettare il ritmo.
Annunciato en plein di scuderia anche nel Premio Staffe D’Oro, il Gruppo 3 in steeple per cavalli di 4 anni: tranquillo in coda per larga parte del percorso, Pour Vous Et Nous rompeva gli indugi al termine della diagonale lunga raggiungendo in poche battute l’alleato Lord Dragon, che aveva dettato il ritmo dal via: i due allungavano, seguiti dal solo Dorian Tango, ma poi il vincitore del Criterium di Primavera piazzava l’allungo decisivo e andava a imporsi chiaramente, con Jan Kratochvil in sella, lasciando a qualche lunghezza l’alleato Lord Dragon mentre Dorian Tango, in calo, veniva battuto per il terzo posto da Avestan.
Prima del successo di Northertly Wind, la connection Charvat-Tuma-Fatlejsek aveva già colpito nel Premio Giulio Berlingieri, il Gr. 3 in siepi sui 3600 metri riservato ai tre anni, grazie all’attteso Roncal: il figlio di Amaron aveva già fatto vedere di possedere potenziale notevole nelle precedenti sortite italiane a Merano, e arrivava all’appuntamento milanese dopo un bel successo a Pardubice. Presa l’iniziativa a metà percorso, Roncal si è mantenuto saldamente davanti, rischiando soltanto qualcosa negli ultimi salti ma legittimando la superiorità nell’ultimo tratto in piano, volato in piena spinta dimostrando di avere ancora tanta benzina in corpo. Può crescere, e tanto, il ceco, soprattutto se sarà più fluido nei salti, perché il motore è fuori dall’ordinario. Il polacco Ever Soleado e l’altra ceca Theresie hanno completato un podio tutto straniero, con Urus quarto e migliore degli italiani.
Il pomeriggio milanese proponeva un programma in piano interessante, aperto dal Premio Naviglio Grande, l’handicap sui 1200 metri in dirittura che Zaltron siglava facendo felici i bene informati che lo avevano appoggiato in mattinata ad una quota bella sostanziosa: dopo tre prove in cui aveva fatto vedere poco, il cavallo allenato da Bruno Grizzetti e con in sella Marcello Belli cambiava volto in questo debutto in handicap correndo sin dal via nelle prime posizioni e allungando ai 300 finali nonpermettendo ai rivali di avvicinarlo, mentre Alessia Jet emergeva al secondo posto su Tarhun e Maisimileaquesta.
Con uno spunto di classe, nel Premio Dark Horse Sanctuary Sprint, Affirmative Reply regalava a Edgard Andre Toulier Crevoisier il primo successo a San Siro: sui 1200 metri della dirittura, il portacolori del signor Massimo Soldati in allenamento al team Gonnelli correva costantemente nelle prime posizioni, ai 400 finali allungava seguito dal solo Al Berto Back e diceva di no sino in fondo al rivale. Sui due piombavano nel finale Enigma Code e Harlem Shake, finendo a bomba ma tardi nell’ordine rispettivamente al terzo e quarto posto.
Bruno Grizzetti e Marcello Belli raddoppiavano, e alla grandissima, con Amazing Lady nel Premio Lodovico Agosta, l’handicap sui 2000 metri in pista media per la generazione più giovane: la figlia di Ramonti era protagonista di un nitido coast to coast, guidando sul gruppo con un paio di lunghezze che poi nel finale riusciva addirittura ad incrementare. Il compagno di training Sopran Brigida provava l’inseguimento alla rivale ma non guadagnava un metro, alla fine pagava lo sforzo ed era superato da You Ballade e Isabel di Breme.
Il trainer di Viggiu’ piazzava il tris con Sopran Fernanda nel Premio Palazzo Reale, l’handicap sui 1500 metri in pista media sempre per cavalli di 2 anni. Dopo la vittoria ottenuta in una vendere, la portacolori di Leonardo Ciampoli sapeva replicare, sempre con Sara del Fabbro in sella, disponendo a metà retta della battistrada Borgatella che restava seconda, mentre Balla Balla superava per il terzo posto Careser.