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Annina si salva da Terrible Gso e fa suo il Premio Giant Victory (Foto Dena - Snaitech)
Che grinta questa Annina!
5 Febbraio 2021

Un bel venerdì di corse all’ippodromo La Maura, chiuso dalla corsa principale del pomeriggio, il Premio Giant Victory, una prova sul miglio per anziani di cat. D che è risultata estremamente combattuta e spettacolare. Al via Uragano dei Lady coglieva un gran lancio dal lembo esterno della prima fila e conquistava il comando al prezzo però di una spesa notevole (400 iniziali in 27.6): la cavalla di Sandro Miraglia provava a rifiatare, ma sul penultimo rettilineo era costretta a riallungare sull’avanzata di Thiago Three e di Annina, quest’ultima protesa in terza ruota anticipando le mosse di Volnik du Kras. Con la battistrada che alzava bandiera bianca ai 400 finali e con Thiago Three che dava segni di cedimento, era Annina a passare sull’ultima curva: l’allieva di Andrea Sarzetto nonostante il percorso durissimo trovava ancora le energie per allungare e sottrarsi al ritorno dei rivali cogliendo una bella e meritata vittoria a media di 1.13.3, eguagliando il proprio personale: misura notevole, considerato che la pista si prestava poco a fare velocità. La lotta per il secondo posto vedeva Terrible Gso rimontare nei metri finali Volnik du Kras, entrambi piaciuti nei rispettivi percorsi (il maschio aveva sbagliato brevemente al via ritrovandosi in ultima posizione).

Apertura con i cavalli di 3 anni impegnati nel Premio Here Comes Herbie, sui 2250 metri, e bel colpo di Cocacola As, una debuttante presentata da Vincenzo Castiglia e affidata alle mani esperte di Roberto Vecchione: la figlia di Mineiro As respingeva al via Ciliberti, poteva gestire il ritmo e nel finale, pur senza rubare l’occhio, portava in salvo il risultato chiudendo a media complessiva 1.19. Terzo dal via, Cordobes era il più incisivo in retta avvicinando sensibilmente la vincitrice che comunque manteneva un minimo vantaggio: non altrettanto brillante l’appostato Ciliberti che chiudeva al terzo posto.

Arrivo al rallentatore nel Premio Artic Hanover, la maratona sui 2700 metri a resa di metri per soggetti di cat. F/G: dopo un km tranquillissimo in 1.21, la corsa si è improvvisamente infiammata nella parte intermedia quando Paco Rabanne ha provato a sorprendere  il battistrada Zirconio Cr, che però conteneva il rivale. Sul penultimo rettilineo muoveva dalla coda del gruppo il penalizzato Simpaty Trio trovando l’anticipo della compagna di nastro Aida Vdo e poi quello dell’avvantaggiato Zedo Kronos: i tre affiancavano il battistrada e percorrevano in linea l’ultima curva, poi in retta le battute migliori le produceva Aida Vdo, che con il suo preparatore Max Castaldo in sediolo passava a media di 1.18 sui 2720 metri contenendo Simpaty Trio, mentre Zedo Kronos di misura batteva Zirconio Cr per il terzo posto.

Pregi e difetti di Badgirl Fi sono ormai noti agli appassionati: l’allieva di Andrea Guzzinati è cavalla estremamente fallosa ma in possesso di un motore niente male quando evita l’errore:  la conferma si è avuta nel Premio Robinson Ok, la prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni con i gentlemen in sediolo nella quale la figlia Mago D’Amore ha speso parecchio nella fase iniziale per superare l’opposizione di Barni Lenny e sfilare al comando su Hariba (600 in 43.8), ma nonostante lo sforzo ha proseguito di slancio, vanamente inseguita dalla rivale, mantenuta sino in fondo a distanza di sicurezza. Vittoria a media di 1.15. con in sulky il proprietario Vittorio Bosia, che l’ha già portata al traguardo in più occasioni. Barny Lenny ha vanamente provato a lanciarsi sulle tracce della rivale ma non ha recuperato nulla e si è dovuta adeguare alla piazza d’onore, mentre lontanissima Blu Moon ha concluso al terzo posto anche perché gli altri erano tutti finiti sul tabellone degli squalificati.

Dopo una lunga serie di piazzamenti, un primo piano Briseide Pal se lo meritava tutto: e il successo è arrivato nel Premio Donato Hanover, la prova sul miglio per femmine di 4 anni che l’allieva di Maurizio Milani ha dominato dal primo all’ultimo metro. Veloce lungo lo steccato, la figlia di Trixton si è potuta permettere una prima parte di corsa tranquilla in 1.02, poi sul penultimo rettilineo Andrea Farolfi ha pigiato sull’acceleratore e la portacolori della Divinabombolotta ha allungato in progressione non permettendo alle rivali di minacciarla, tagliando il traguardo a media di 1.14.8. Ottima impressione davvero. L’appostata Babylonia Baba l’ha pedinata sin dalla partenza e ha conquistato la seconda moneta, mentre Bye Bye Fili Effe, subito terza dal via, ha trovato tardi lo spazio per sprintare e non ha fatto in tempo ad ingambarsi chiudendo terza.

Altra prova per sole femmine, il Premio D Train, riservato a cavalle di 5 e 6 anni: dopo prestazioni non troppo convincenti, ritrovava la vittoria Acquamarina Ross regalando ad Andrea Guzzinati il secondo successo del pomeriggio da allenatore e il primo da driver: la portacolori di Francesco Rosselli avanzava gradualmente su Andrea Spritz, liquidava la deludente rivale sull’ultima curva e allungava, salvandosi a media di 1.14.8 dal finalone a centro pista di Abigail, mentre Atena Risaia Trgf si liberava in retta e batteva per il terzo posto Alquirana, calata nei 100 finali dopo aver seguito sull’ultima curva la vincitrice.

Nel Premio Aldyth Hanover era il turno delle 3 anni. Celine di Celle confermava in pieno il recente successo milanese con un altro limpido percorso d’avanguardia: la portacolori della scuderia Wave, sempre con il suo preparatore Erik Bondo in sulky, difendeva il comando, gestiva tranquillamente le operazioni (km in 1.17.6) e nei 300 finali allungava per staccare le rivali e imporsi a media di 1.15.3. Cambogia si avventurava in un percorso esterno, soffriva sull’accelerazione conclusiva ma salvava il secondo posto da Canadian Kronos, che finiva forte al largo di tutte, con Cardenas Baba e Corral Arc Italia a ridosso.