Giornata riservata alle corse di routine, quella di sabato a San Siro, con prove particolarmente affollate e molto incerte. Da registrare il successo di due jockette, fatto non consueto nelle prove per i professionisti ma che non può che fare piacere. Proprio una di queste, Sara del Fabbro, è stata protagonista della “fuga per la vittoria” di Sopran Nausicaa nel Premio Missaglia, l’handicap sui 1600 metri in pista circolare abbinato alla scommessa Tris/Quartè/Quintè che ha chiuso il pomeriggio. Al debutto in handicap, la portacolori di Leonardo Ciampoli ha sfruttato il pesino per conquistare il comando tirando via a buon ritmo e guadagnando un paio di lunghezze di vantaggio: in retta i rivali hanno provato a colmare il gap con la battistrada, che però non ha mollato un metro e non si è mai fatta avvicinare, centrando una netta quanto inattesa affermazione per la gioia della sua interprete. E un bravo naturalmente anche a Bruno Grizzetti (protagonista di un doppio nel pomeriggio con due soggetti di quota). Ariadeno avanzando lungo lo steccato ha concluso al secondo posto su My Next Guest, mentre Colourinside con bella progressione a centro pista si è aggiudicato la quarta moneta su Il Ginodellecacce, eletto favorito al betting a chiusura di contrattazioni.
In precedenza c’era stata la vittoria di Sara Spampatti con il fido Still In Time nel Premio Nova Milanese, l’handicap per anziani sui 2000 metri in pista circolare: l’estroso allievo di Natalino Urracci ha centrato la terza vittoria della carriera, la seconda dell’annata, una frequenza inconsueta per i suoi standard il che potrebbe essere un segnale di una raggiunta maturità, anche se è probabilmente presto per dirlo. Still In Time si è avviato regolarmente, ha atteso in coda come da caratteristiche e poi, aiutato anche dal treno elevato di corsa della prima parte di gara, ha messo in mostra il pezzo forte del suo repertorio, una progressione a centro pista che non ha dato scampo ai rivali: felicissima in sella al vincitore Sara Spampatti, che sa come assecondarne il “carattere”. King Umbert è avanzato in retta ma non è riuscito a parare lo scatto del vincitore, come anche Voluntary, l’unica tra quelli che hanno corso nelle prime posizioni a restare in quota chiudendo terza, mentre gli animatori La Grande Assente e Katsumoto si sono spenti progressivamente.
Apertura di convegno con il tradizionale Premio Il Cavallo e L’Uomo, la prima prova della stagione milanese riservata ai cavalieri e alle amazzoni, con il bel successo di Haughmond: coperto in pancia al gruppo, il cavallo allenato da Giuliana Foglia ha mosso a inizio dirittura portandosi in prima linea ai lati di Rosatello e Agent Zero, ha atteso i 250 finali per piazzare l’allungo e passare in vantaggio e, ben sostenuto dal bravo Carlo Sanna, ha respinto di misura ma chiaramente i tentativi di Mati Megabyte e Heartfield. Bella conferma del figlio di Kheleyf, che già a Pisa aveva mostrato brillante condizione, e bella monta del proprietario. Mati Megabyte è avanzato bene all’interno e ci ha provato sino in fondo, idem Heartfield che ha avuto qualche problema di traffico ai 300 finali.
Non esattamente una vincente nata (una sola vittoria nelle precedenti 29 uscite), Accidental Love ha trovato il secondo successo della carriera nel Premio Oggiono, l’handicap sui 1500 metri in circolare per cavalli anziani: con in sella Andrea Fele, l’allieva di Gorgia Lamberti si è mossa a inizio dirittura avvicinando il battistrada Sharkattack, lo ha impegnato ed è passata di forza nell’ultimo furlong. Fine Dream si è mantenuto in quota e nel finale ha rimontato per il secondo posto Sharkattack, in leggero calo ma ancora terzo.
Bel colpo di Nerone nel Premio Staffora, l’handicap di minima sui 1000 metri in pista dritta: mai più vincitore dopo l’esordio, il cavallo di Bruno Grizzetti con in sella Fabio Branca è apparso nettamente migliorato al ritorno in dirittura dopo le prestazioni varesine non proprio esaltanti, regolando i rivali di giornata certamente non irresistibili ma con un piglio che potrebbe far pensare ad un possibile salto in categorie più impegnative. Tekedici lungo lo steccato è emerso al secondo posto, mentre Onnessa De Nurra con una progressione al largo di tutti ha chiuso terza.
Global Hero ha cambiato faccia da quando è passato alle periziate: dopo tre maiden infruttuose, il cavallo allenato da Federico De Paola era andato a segno l’ultima volta a Pisa al primo handicap e si è prontamente ripetuto nel Premio Macherio, l’handicap sui 2000 metri per i cavalli di tre anni segnando un ulteriore, netto progresso sulla pista di San Siro: con in sella Nicola Pinna (poi disarcionato da September Morn nella corsa successiva e trasportato in ospedale), il portacolori di Marco Capoquadri ha inscenato sulla dirittura della circolare una lunga ed efficace progressione con la quale ha recuperato sui primi per passare netto nel finale. Secondo posto per Gaeta, capace di rimontare nei 100 finali Careser che era stato l’animatore della prova insieme a Tiara, invece calata in retta.