Equamente diviso tra piano e ostacoli il programma del convegno infrasettimanale da San Siro. Stavolta partiamo proprio dalla prova conclusiva, la prima eliminatoria del San Siro Sprint, sui 1200 metri in pista dritta che era anche valida come Tris/Quartè/Quintè del giorno. E il San Siro Sprint evidentemente è un circuito che “galvanizza” Onnessa De Nurra, la cui ultima vittoria risaliva proprio alla finale dell’edizione 2020 disputata a novembre. Il ritmo velocissimo (con sei cavalli in prima linea) ha servito a dovere la cavalla allenata da Eugenio Goldin e oggi montata da Alessandro Fiori, la quale ha avuto solo il problema di reperire il varco: appena ai 200 finali ha “visto la luce”, la portacolori dei signori Demelas ha piazzato uno scatto “terrificante” e ha lasciato sul posto i rivali. Stessi problemi di traffico ha avuto Saielah, che ha corso benissimo dopo avvio non felice ed è emersa seconda mentre Tekedici lungo lo steccato è rimasto in quota al terzo posto dopo essere stato in prima linea sin dal via. Al largo, L’Idea e Vibrant Spirit hanno completato il podio del Quintè.
Un remake di “fuga per la vittoria” per Gaeta nel Premio Afrodite, l’handicap per sole femmine di 3 anni sui 1700 metri in pista media. La portacolori della Grizzetti Galoppo ha fedelmente ripetuto lo schema vittorioso dell’ultima uscita, è andata davanti prendendo subito un buon vantaggio e con Sara del Fabbro in sella non si è mai fatta avvicinare. Larmar ci ha provato vanamente in retta ma senza recuperare granché sulla vincitrice, mentre Bilandy ha vinto la volata per il terzo posto su Dove e Quando e Lady Badolat.
Buona la seconda italiana per Centuron nel Premio Duca di Marino, la maiden sui 1200 metri per cavalli di tre anni: già giocato la volta precedente quando aveva fornito il debutto sulle nostre piste, l’allievo di Devis Grilli con Dario Di Tocco in sella ha capitalizzato al meglio il miglior numero di gabbia difendendo lo steccato, ha gestito il ritmo e ha poi allungato nei 200 finali resistendo al ritorno di Stella di Breme. mentre Funny Version dopo essere stata nel vivo sin dalla fase iniziale, ha perso qualche battuta nell’ultimo furlong ma ha difeso il terzo posto.
Ad aprire le ostilità erano stati i saltatori anziani impegnati nel Premio Toirano, un ascendente sul percorso breve dello steeple, dunque sui 3600 metri e senza il salto dell’oxer, dove a svettare è stata la giubba giallo-nera della scuderia Aichner grazie alla prima vittoria italiana di Colpo di Stato. In gruppo, il figlio di Stormy River ha provato l’allungo sulla diagonale breve ma al termine della stessa è stato raggiunto da Silver Tango che, almeno visivamente, sembrava averne di più: a quel punto però, ben sostenuto da Josef Bartos, l’allievo di Josef Vana jr ha tirato fuori la grinta e si è svincolato dal rivale nell’ultimo tratto in piano. A lunghezze, Poet’s Shadow ha chiuso al terzo posto.
Nel Premio Vizzola, la vendere sui 3200 metri del percorso in siepi, Chateaudemalmaison ha riscattato la sconfitta incassata da netto favorito all’ultima uscita: stavolta il portacolori di Christian Troger allenato da Raffaele Romano e con in sella Gabriele Agus ha potuto impostare l’andatura, lo ha fatto in maniera brillante senza permettere ai rivali di “disturbarlo”, e dopo aver rifiatato un attimo sulla piegata di fondo, è ripartito sulla diagonale breve e seppure non perfettissimo sui salti si è difeso bene sino in fondo, sfuggendo ad Aventus che alla fine è risultato il più pericoloso dei rivali. Precision Prince ha provato a farsi vedere sulla diagonale breve ma si è dovuto adeguare al terzo posto in retta, mentre l’atteso Portorikos si è avvicinato ai primi sulla diagonale breve ma è calato presto.
Il team Vana a segno anche nel Premio Vera Spezia, la vendere sui 3200 metri del percorso in siepi grazie a Vinci Per Noi, per il training di papà Josef. Ancora impreciso nei salti, il portacolori della scuderia Tania Vana ha confermato di avere un discreto potenziale: Pavel Slozil lo ha gestito a dovere nel percorso in avanti, e il figlio di Sidestep ha acquisito sempre più sicurezza lungo il percorso e nel tratto finale si è disteso cogliendo una nettissima affermazione. Consensus ha provato a tastare il polso al rivale sulla piegata di fondo ma si è presto dovuto adeguare al secondo posto, controllando comunque il ritorno di Crossdream.