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Larmar (Mario Sanna) imprendibile nel Premio Karla Willer HL (Foto Dena - Snaitech)
Larmar non si prende
19 Giugno 2021

Una giornata di prove “micidiali”, questa di sabato a Milano galoppo. Corse affollate e incertissime, con un paio di handicap di tradizione per la pista milanese e le due finali del circuito San Siro a comporre un programma complicatissimo, da mettere a dura prova l’abilità degli appassionati più scafati ed esperti.

Third time lucky, come dicono gli inglesi: alla terza uscita della carriera, Some Respect ha trovato la prima vittoria imponendosi con grande autorità nel Premio Stresa, la maiden sui 1400 metri in pista media per i giovanissimi che ha aperto il pomeriggio. Subito davanti, ben cadenzato da Fabio Branca, l’allievo di Bruno Grizzetti ha allungato a traguardo lontano staccandosi dai rivali e si è permesso il lusso di rallentare nei metri finali. Promettente il debutto di Caron Dimonio, che non ha saputo replicare all’allungo del vincitore ma ha difeso il secondo posto precedendo Night Hero e Like Cotai, terminati vicini in lotta per il terzo posto.

Ci ha messo di più (nove corse) Il Ginodellecacce, ma anche per lui l’attesa prima vittoria è finalmente arrivata nel Premio Trecate, l’handicap di minima sui 1700 metri in pista media per cavalli di 3 anni: con Dario Vargiu in sella per il training di Aldo Tavazzani, il portacolori di Nicola Casati in barba ai 65 chili ha capitalizzato al meglio il buon numero di steccato per guadagnare subito il comando, in retta ha lanciato la volata lunga e ha fatto valere il suo passo senza mai flettere. Dal gruppo è uscito bene Sopran Ares, che dopo aver provato ad avvicinare il rivale si è dovuto adeguare al secondo posto. Più indietro Beautiful Lioness (giocata) ha preceduto Gerolamo per il terzo posto.

Il Dario Nazionale ha concesso il bis nella Finale del San Siro Classic, sui 2000 metri in pista media in sella a King Winker, che aveva strappato il pass per questa prova attraverso l’eliminatoria di Firenze: netta l’affermazione del cavallo di Silvia Casati, che si è avvicinato ai primi temporeggiando in scia a Total Euphoria e nell’ultimo furlong ha fatto un sol boccone del rivale, alla fine prevalente per il secondo posto su Clean Sweep. Per il cavallo di Devis Grilli sesta piazza d’onore consecutiva (quasi un record) con una evidente idiosincrasia alla vittoria. Rocolett ha chiuso al quarto posto, La Grande Assente aveva disarcionato il suo interprete all’apertura delle gabbie ma poi, scossa, da naturale front-runner ha offerto punto di riferimento ai rivali.

Fabio Branca ha pareggiato i conti con l’amico-nemico Dario Vargiu portando al traguardo Sopran Nausicaa in un altro appuntamento di tradizione per San Siro, il Premio Virginio Lamberti per i 3 anni sui 1500 metri: cavalla dal rendimento eccezionale, la portacolori di Leonardo Ciampoli si è esibita nel più classico dei “catch me if you can”, ma per la verità sull’allungo prodotto dalla cavalla di Bruno Grizzetti, di pericoli veri non ne sono mai arrivati. Buon secondo posto per l’ospite Khorgos, terzo in bel recupero a centro pista Air Bud lasciando in lotta Jo Condor e Cayodama per il quarto.

Non è soggetto semplice da interpretare, Ariadeno, ma proprio Ivan Rossi un mese fa era riuscito a trovato la “chiave” giusta portandolo alla prima vittoria: «deve correre “a perdere” – ha dichiarato il suo interprete nel dopocorsa – altrimenti non arriva a casa». E così il portacolori della scuderia Fert ha corso anche nel Premio Mario Cipolloni, altro tradizionale handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni: l’allievo di Gianluca Verricelli ha sfruttato una serie di varchi in retta esibendosi in una rimonta rabbiosa al termine della quale ha agganciato Capotempesta nei metri finali: terzo a ridosso ha concluso Global Hero, con Ragout quarto.

Nel Premio Karla Willer, l’HL sui 1600 metri in pista media per le femmine di tre anni e oltre, la punta ci ha visto giusto appoggiando con convinzione Larmar: al comando senza trovare opposizione, la cavalla di Marco Gasparini si è esibita in un perfetto coast to coast, allungando secca ai 500 finali e poi amministrando abbastanza tranquillamente il vantaggio acquisito. A centro pista Moorland Spirit ha regolato per il secondo posto Alma Hera, un pò disturbata da una deviazione ai 250 finali.

La scelta di correre la finale del San Siro Mile invece di quella del Classic (il cavallo era qualificato per entrambe) si è rivelata vincente: Katsumoto aveva dimostrato nelle ultime uscite di essere sulla strada del pieno recupero e oggi lo ha confermato: Fabio Branca (al terzo centro del pomeriggio) in sella all’allievo di Giulia Torsiello non ha sbagliato una mossa, conquistandosi e difendendo una posizione in seconda linea dietro il battistrada Helegant Man, presentandosi sul rivale a metà retta, quindi passando in vantaggio nell’ultimo furlong. Pepita di Breme avanzando lungo lo steccato è emersa al secondo posto, Helegant Man (in progresso) ha retto al terzo. A ridosso sono terminati Yes We Can, Elysees Mumtaza, Belkhab e Rosadele, tutti molto vicini.