All0insegna della qualità l’ultimo convegno infrasettimanale da San Siro prima della pausa estiva, con un cartellone che proponeva ben quattro Listed che avevano come protagonisti i giovani di 3 anni i e giovanissimi. Tutte e quattro le prove hanno dato esiti inattesi, e la cosa poteva essere messa nei preventivi essendo alla fine di un stagione che per molti dei protagonisti è stata particolarmente intensa.
La serie si è aperta con le femmine di 2 anni impegnate nel Premio Gino e Luciano Mantovani, sui 1500 metri in pista media. A imporsi è stata Little O’ Kelly, terza nel Premio Crespi, che ha indubbiamente beneficiato dell’allungamento della distanza e probabilmente – correndo all’attesa – ancor di più ha gradito l’andatura brillante imposta in avanti da Amalaura: quest’ultima (alla prima uscita con il paraocchi) ha imposto ritmo selettivo nel tentativo di togliere lo spunto alle rivali e in particolare a Freccia, l’altra principale candidata alla vittoria, che ne aveva preso la scia sin dal via e che in retta non è riuscita ad avvicinarla. Ci è riuscita invece l’allieva di Vincenzo Fazio, che sotto la regia di un preciso Federico Bossa, ha trovato una bella pedalata in dirittura avanzando gradualmente lungo lo steccato e poi cogliendo in comprensibile affanno la battistrada, della quale ha disposto chiaramente nei 100 metri finali. Freccia si è mantenuta in quota e ha chiuso al terzo posto su Donna di Stelle: Sofy Bell è calata alla distanza, Is Arutas è apparsa ancora parecchio disordinata come pure Daisy dei Grif, in evidente difficoltà in curva dove ha perso terreno.
Intitolato ad Arturo Brambilla, il Premio Estate vedeva in azione i cavalli di 3 anni sui 1600 metri in pista grande. Emergeva in bello stile Cantocorale, per i colori della scuderia Blueberry, il training di Bruno Grizzetti e l’ottima monta di Silvano Mulas: il jockey azzeccava le mosse giuste sistemandosi nelle prime posizioni per passare in vantaggio ai 300 finali ed eludere la ricorsa dei rivali, in particolare di Mordimi che era il più incisivo terminando al secondo posto davanti a Carrobbio e Convivio. L’attesa Memo de L’Alguer dopo avvio poco brillante provava ad avanzare tra i cavalli in retta e ancora lungo lo steccato ma non trovava mai il varco e alla fine desisteva nei 200 finali: peccato, la portacolori della San Giuliano dava l’idea di avere molte energie da spendere.
Toccava poi ai maschi e castroni di 2 anni cimentarsi nel Premio Giuseppe De Montel, sempre sui 1500 metri in pista media. Vincitore del Premio Gaetano Turilli appena ventiquattr’ore prima a Capannelle con Amon You Sm, Luigi Colasanti si toglieva una grande soddisfazione anche al galoppo grazie a Don Chicco: ben montato da Claudio Colombi, l’allievo di Agostino Affe’ muoveva in retta e nei 100 finali dominava Some Respect e Filmet, con il primo che aveva qualcosa da recriminare essendo stato coinvolto in curva dallo scarto del battistrada iniziale Il SIndacalista, che terminava fuori dai giochi.
Nel Premio D’Italia, l’ultima delle Listed del pomeriggio, riservata ai 3 anni sui 2400 metri, Brigante Sabino centrava la quarta vittoria della carriera (su sei uscite) riscattando così la prestazione poco brillante del Premio Botticelli: in sella al portacolori del signor Mario Sansoni, Antonio Fresu guadagnava la scia del compagno di training Glenearn, muoveva a metà retta, passava e ripartiva sull’avanzata di Atzeco controllando bene il rivale. Mooney Love rimontava per il terzo posto Glenearn per un marcatore tutto di marca “Alduino Botti” con l’eccezione proprio del soggetto più atteso, quel Flag’s Up che dalla coda del gruppo non riusciva ad avvicinare i primi.
Buona la seconda per Be Strong: seguito al betting scalando subito a vedere dopo il discreto esordio, il portacolori del signor Andrea Lo Presti si imponeva nel Premio Angera, in apertura di convegno, sui 1400 metri in pista media: l’allievo di Davide Viola con Federico Bossa (due successi nel pomeriggio) si sistemava subito in scia al battistrada Maori, passava ai 500 finali e con sicurezza respingeva il tentativo dell’ospite Verba Volant, con Brando’s Power terzo su Corphorus, ancora molto verde.
Nel Premio Terrazzano, l’handicap sui 1700 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre, Papaghena provava la corsa di testa seguita da vicino da Criminal Grey: quest’ultimo muoveva all’attacco in retta e dopo prolungato testa a testa aveva ragione della battistrada regalando la vittoria a Carlo Fiocchi (jockey) e a Mario Migheli (trainer). Angels Tread e She Looks Like Fun non riuscivano ad agganciare i duellanti nei 300 finali e salivano sui gradini più bassi del marcatore.