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Due Italia (A. Farolfi) centra la prima vittoria della carriera alla media-record di 1.13.1 (Foto Dena - Snaitech)
Due Italia, pomeriggio da record
28 Gennaio 2022

Due i protagonisti del venerdì a La Maura: Mauro Baroncini e Marco Stefani. Precedenza al trainer di Divignano, da sempre apprezzato per come sa plasmare i “giovani”, un’abilità che oggi si è manifestata in maniera eclatante grazie soprattutto a Due Italia. Nel Premio SJ’s Image, la prova sul miglio per cavalli di 3 anni a caccia della prima vittoria, la figlia di Adrian Chip e Unique Grif (giubba della W Giovane Italia) si è finalmente tolta l’etichetta di maiden all’ottava corsa dopo una lunga serie di prestazioni positive, e per farlo si è espressa in uno squillante percorso di testa in 1.13.1 che le vale il primato della generazione. La pista oggi era di nuovo scorrevole come nei giorni migliori, ma l’impressione è stata ottima, sia per la chiusa ancora in spinta sia per la semplicità con cui ha rifinito il tutto. Dali Prav ha fatto tesoro della posizione e sino all’ingresso in retta sembrava anche poter tentare l’agguato, Dublin Fi invece ha arrancato nei 400 finali restando comunque al terzo posto, complice l’errore di Denver Roc all’imbocco della curva finale, mentre l’atteso Danilo Spritz si era eliminato nella fase iniziale.

Nel Premio Sj’s Photo Desiderio D’Esi ha provato a emulare la compagna di training ma si è “fermato” ad 1.13.4, una misura comunque sufficiente per disperdere i rivali per la pista: in errore sull’ultima curva cinque giorni fa quando si apprestava a sprintare (e anche lì la sensazione era che fosse pronto), il figlio di Robert Bi che veste la giubba di Roberto Baroncini dopo partenza lenta è avanzato al largo, ha sfondato poco dopo metà corsa e si è isolato progressivamente percorrendo il mezzo miglio finale in 57.4. Doppio, oltre che per Mauro Baroncini, anche per Andrea Farolfi, perfetto “braccio armato” del trainer milanese, mentre Domingo Ors ha vinto il prolungato testa a testa con Doha Ek per il secondo posto.

Come detto, l’altro protagonista del pomeriggio è stato Marco Stefani, autore di un doppio in sediolo ad altrettanti portacolori della scuderia Trio. Ha aperto la serie Anastasia Trio nel Premio Guybo, la maratonina riservata a cavalli di 5 e 6 anni: la cavalla allenata da Marco Azzaroni dalla terza posizione è scattata ai 400 finali aggredendo Abbys Wise As per sopravanzarlo in retta e imporsi a media di 1.15.8 sui 2720 metri, una misura condizionata dalla prima parte di gara lenta ma nella quale vanno estrapolati i 400 finali in 28.1 che attestano lo stato di salute della vincitrice e in parte giustificano la resa di Abbys Wise As, che pure sembrava in una botte di ferro dopo un miglio in 2.03. L’unico avvantaggiato Black di Venere ha concluso terzo: Aldoc Dr aveva sbagliato nella fase iniziale, Bangla D’Esi si è esibita in una bella rincorsa dopo errore iniziale costatole tanti metri, ma logicamente non ha saputo dire la sua per la vittoria.

Nel Premio Sassy Jane il team ha concesso il bis con Baltimora Trio: azzeccatissima la scelta del driver emiliano di non opporsi all’arrembante Aladin Bar, che è sfilato con 400 metri velocissimi (in 28 secchi) e ha proseguito a gran ritmo completando un km in 1.13.2: la figlia di Nad Al Sheba gli è rimasta incollata agli scarichi, poi ai 300 finali ha mosso all’attacco e in retta è passata netta, al nuovo personale di 1.12.4, replicando il successo di metà mese a Treviso. Aladin Bar in calo è rimasto secondo, Zanza Frack ha difeso il terzo dal finale di Zedo Kronos.

Nel Premio Timane Jane, la prova di apertura riservata alle femmine di 4 anni, Canal Grande Rob sapeva imporre l’alt alla favorita Cover Girl Bi con un bel calibrato percorso di testa: la cavalla allenata e guidata da Manuel Geleazzi conquistava senza spesa il comando, poteva gestire liberamente le energie nella prima metà gara, poi teneva testa al pressing della favorita e con una chiusa veloce la precedeva chiaramente, a media di 1.14.8. L’appostata Callas Grif chiudeva terza a contatto.

Due le prove della giornata riservate ai gentlemen, la prima delle quali era il Premio Noble Roc (valido anche come II Tris), riservato a cavalli di proprietà di cat. E/F. Con una prima fila ridotta a sole quattro unità, il favorito All About Bi dal 14 ha provato con successo l’azione di forza sfondando dopo 300 metri ma al prezzo di uno sforzo evidente, pagato a traguardo ancora lontano. Zabul Bi ne ha evidentemente approfittato, ma il cavallo di Pietro Cucinotta è apparso tonico come non si vedeva da tempo, risalendo con vigore dopo essere rimasto forzatamente fuori dallo strappo iniziale (partiva in scia al lento Alcoy dei Greppi), superando l’anticipo di Visto del Nord per sfondare già poco dopo il km, prendere vantaggio e gestirlo nell’arrivo comprensibilmente più lento e chiudere a media di 1.14.6. Visto del Nord ha provato vanamente ad arginarlo, poi a seguirlo nella progressione, in retta è calato subendo il finale di Beatles Boy Treb e Alcoy dei Greppi che sono emersi alle piazze.

Cabalista risolveva di misura ma chiaramente il Premio Iacco Bi, la prova sui 1650 metri per cavalli di 4 anni, piegando in zona traguardo il battistrada Cristal Joyeuse a media di 1.15.2, nuovo personale per l’allievo di Francesco Di Stefano che evidentemente ha un feeling spiccato con Fabio Marchino, con il quale aveva firmato l’unica vittoria della carriera. L’appostata Ines du Beryl conservava la terza moneta, al via aveva sbagliato la favorita (e giocata) Chimera Grif.