Era intitolata a Sari Del Rosso e ad alcuni dei più celebri cavalli legati al suo allevamento la serata gentlemen andata in scena sabato sera all’ippodromo Sesana. E ad onorarne la memoria nel migliore dei modi ci hanno pensato il figlio Nicola, gentleman sempre più apprezzato, aggiudicandosi all’ultimo tuffo la classifica di serata.
Nicola Del Rosso ha aperto e chiuso il convegno: la prova di apertura era il Premio Darfo Sol, una reclamare sul miglio per cavalli di 4 anni di proprietà che cambiava subito volto con l’errore al via del netto favorito Dunhill Wise As, che d’altronde aveva raccolto poche attenzioni anche al betting. Per Dawson dei Greppi diventava allora un gioco da ragazzi imporre la sua legge ai “superstiti”, sbarazzandosi già al km della labilissima battistrada Dono di Fata per isolarsi a media di 1.16. Dorothy Moon emergeva netta al secondo posto su Dylan Grad.
Il bis arrivava in chiusura nel Premio Biolun, grazie al fido Chames dei Greppi che regalava così i punti utili a apparigliare in graduatoria Sandro Gori, preceduto per il minor numero di corse disputate. Partito prudente ed evitato il caos creatosi sulla prima curva sull’agganciamento di due concorrenti, Chames dei Greppi risaliva gradualmente raggiungendo il battistrada Zollo Jet per sbarazzarsene in retta e controllare l’agguato di Bel Gnaro Lucy, a media di 1.15.8, mentre Zoccolo Jet restava terzo.
La prova di cartello della riunione era però il miglio per soggetti di cat. C/D guidati dai proprietari che aveva nel ruolo di favorito Buzz Stecca, nonostante qualche preoccupazione per il numero al largo della fila. Il portacolori di Massimiliano Collalti nel suo repertorio ha anche uno scatto iniziale da “yankee” con il quale ha subito fugato i dubbi mettendo una ipoteca pesantissima sul discorso vittoria: al resto ha pensato la condizione al top dell’allievo di Warner Martellini, che dopo lo strappo comunque notevole si è fatto graduare per poi ripartire come una molla in retta e vincere netto a media di 1.13.5, con il suo interprete tranquillo e sorridente all’uso dei fotografi e del pubblico. L’appostato Barron Tav ha accusato la fatica già ai 600 finali, scavalcato da Bounty Roc che ha poi difeso il secondo posto dal bel finale di Zeno del Ronco, molto incisivo nella progressione nel mezzo giro finale.
Nel Premio Pacha dei Greppi centrava un autorevole successo il promettente Endrigo: con il giovane Massimiliano Michelotto, il figlio di Maharajah affrontava senza paura il percorso esterno, si staccava in lotta con Emenel (che ad onta della seconda fila era passata al comando in mezzo giro), poi sull’errore della rivale al termine dell’ultima curva poteva gestire tranquillamente il vantaggio in retta centrando il terzo successo della carriera a media di 1.15.9. Ecchebel Jet emergeva secondo mentre più indietro chiudeva terza Enya delle Badie sul distanziamento di Etoile Stecca (rea di essere passata all’interno dei paletti sulla penultima curva).
Anche Filippo Monti timbrava il cartellino imponendosi nel Premio Mauna Kea con la netta favorita Bokonella Run: la cavalla di Lorenzo Baldi come Buzz Stecca volava in un amen in testa nonostante il numero al largo della fila e poi non aveva problemi a controllare la situazione sino in fondo, a media di 1.15. Alle spalle della vincitrice, Chiquitita con un bello speed vinceva la volata per il secondo posto bruciando Coriolano Pel e l’appostata Classica Matto.
Già stringato nel numero di partenti, il Premio Battery Point vedeva passare indenni la prima curva i soli Drenalina e Donald Spav: trasformatasi così in una sorta di race-off, la prova vedeva l’allievo di Marjo Natynki con Sandro Gori in sulky andare in pressing costante sulla cavalla guidata da Filippo Monti e alla fine piegarla a media di 1.16.
Sandro Gori bissava poi Premio Tome De Sousa, la prova ad handicap per soggetti di cat. E/F/G con Zarina D’Amore, ma solo a tavolino grazie alla squalifica di Sugar Bred, che dopo averla seguita dal via, la dominava appena trovava l’aria in retta ma veniva squalificato dopo revisione del filmato per essere passato all’interno dei paletti: un fallo che costava caro a Graziano Tacconi e soprattutto a chi aveva appoggiato il cavallo in apertura di gioco. Zarina D’Amore e il suo interprete raccoglievano il regalo resistendo al finale di Anouk Grad, con Spritz Holz e Allocco Jet a ridosso.
Prossimo appuntamento all’Ippodromo Snai Sesana per giovedì 29 e poi un super luglio con il Gran Premio Nello Bellei il 15 e il Gran Premio Società Terme – Memorial Vivaldo Baldi il 22.