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Boccadamo (R.Vecchione) sul traguardo del Premio Barbetta 2024 (Foto Dena - Snaitech)
Gran Premio Ettore e Mario Barbetta: Boccadamo concede il bis nel bel giovedì 25 aprile all’Ippodromo Snai La Maura. Ora la pausa e poi grandi novità dall’11 luglio
25 Aprile 2024

Una giornata importante per l’Ippodromo Snai La Maura, quella di giovedì 25 aprile. Il trotter di via Lampugnano 95 ha aperto i cancelli agli appassionati per l’ultima giornata prima della pausa che poi vedrà la ripresa l’11 luglio con la 20^ stagionale.

In scena un convegno di grande livello, con in copertina ovviamente il Gran Premio Ettore e Mario Barbetta, Gruppo III sula distanza “francese” dei 2700 metri. Vista l’importanza della giornata, la vittoria di Boccadamo è forse l’ideale “ciliegina”, perché il figlio di Ideale Luis questa corsa l’aveva vinta dodici mesi fa ed è riuscito nell’impresa di concedere  il bis confermando per l’ennesima volta che questi schemi e soprattutto queste distanze sono il suo “habitat” preferito. Ma alle lodi sulle comprovate qualità di passista del cavallo di Holger Ehlert vanno aggiunte quelle per il suo interprete Roberto Vecchione: il driver campano è stato perfetto, come già lo era stato a Bologna in occasione del successo nel Gp Vittoria e ancor più a Firenze, quando a sorpresa aveva portato il suo allievo a svettare nel Premio Ponte Vecchio. Veloce dal secondo nastro, Boccadamo ha avvicinato il battistrada Cardoso Dr concedendogli comunque di impostare il ritmo e aumentando il pressing solo nei 600 finali: Boccadamo dava l’impressione di poter passare già sull’ultima curva, ma con una freddezza da giocatore di poker Vecchione ha temporeggiato, lasciando così in terza ruota Vaprio e soprattutto tenendo chiusi i cavalli alla corda: appena in retta, il driver aversano ha sollecitato il suo allievo che ha risposto alla perfezione, involandosi verso il traguardo per imporsi a media di 1.14.5 sui 2700 metri. Chapeau al driver, al cavallo e naturalmente a Holger Ehlert, che con il portacolori di Raffaele Chiaro sa sempre arrivare al top negli appuntamenti che contano e in quest’annata strepitosa ha già collezionato tre vittorie di Gr.3. Ottimo anche Vaprio, al rientro e al ritorno in sulky dopo essersi cimentato al montato nel meeting d’hiver. Caronte Trebi’ non è stato agevolato dallo svolgimento: dopo aver concesso strada al compagno di training Cardoso Dr, l’allievo di Fausto Barelli ha dovuto attendere la retta per trovare il varco ed è finito forte, in linea per il secondo posto con Vaprio. Bene è finita per varchi anche Dilva Jet al quarto posto mentre l’unico penalizzato Desiderio D’Esi si è estromesso nella fase iniziale. 

La giornata si era aperta con la vittoria di Furioso Bar nel Premio Homer: alla prima uscita per il training di Fausto Barelli, il portacolori della scuderia Regina Horses sfilava al comando dopo 600 metri e proseguiva tranquillo sino alla meta, anche perché molti avversari si eliminavano di galoppo. Per il vincitore nuovo personale di 1.14.5, mentre alle piazze terminavano Farfuglia Gnafa’ e Furtivo Prav, gli unici a completare il percorso.

Che corsa il Premio Selleria Gavioli! Merito principalmente di Danielino, unico avvantaggiato, che in barba alla distanza selettiva dei 2700 metri decideva di darsela a gambe provando a sfruttare il vantaggio di 20 metri sui rivali: il cavallo di Manuele Matteini sparava parziali tagliagambe (600 in 43, km in 1.12.8, miglio in 1.56.5) e vendeva carissima la pelle anche nel quarto finale più lento, ma doveva arrendersi ad un superlativo Demetrio, supportato da una condizione allo zenith già apprezzata nelle ultime uscite e dalla guida energica di Santino Mollo: l’allievo di Mauro Baroncini doveva comunque dar fondo a tutte le sue energie per portare a compimento la rimonta sul generosissimo rivale, raggiunto e superato solo in zona traguardo a media di 1.13.6 sui 2720 metri. Onore delle armi per Danielino, terzo posto per Downtown As, mentre Cesare Amg si era eliminato nella giravolta.

Vittoria in chiave tattica della favorita (giocata) Flicka Star Ferm, che regalava l’immediato bis a Mauro Baroncini nel Premio Palla: di pacca al comando, la figlia di Maharajah guidata da Marco Stefani poteva giostrare a piacimento i parziali, al mezzo giro finale si faceva avvicinare da Flor de Canela e in retta allungava quel tanto che bastava per controllare la situazione e soprattutto impedire all’appostata Fergie di liberarsi dalla sua scia. Media di 1.16, con Flor de Canela al terzo posto.

Il Premio Zambesi Bi, la prova per soggetti di categoria C/E/G affidati ai gentlemen, vedeva il successo della doppiamente penalizzata Cannes dei Greppi con Matteo Zaccherini: quinta dal via, la cavalla di Enrico Stefani scattava come una molla sul penultimo rettilineo, non aveva difficoltà a liquidare il battistrada e una Dalila Bar spossata dal percorso esterno e filava sicura verso la vittoria a media di 1.13.9 sui 1690 metri. La volata per il secondo posto era risolta da Zar dei Baba su Diva Ferm e Catwalk Pink.

Lo stimato Far West Bi era l’osservato speciale nel Premio Bravur Sund, la prova sui 2250 metri per ottimi cavalli di 3 anni: al rientro dalla prova del 29 dicembre, il figlio di Muscle Hill dopo aver preso il comando crollava di schianto agli 800 finali. Prestazione davvero brutta, ma evidentemente condizionata da qualche problema fisico. Dalla sua scia usciva prontamente Follia D’Esi tentando l’allungo, ma l’allieva di Mauro Baroncini in retta nulla poteva sullo scatto di Fakir Roc, che pure sul calo di Far West Bi aveva perso l’attimo e anche qualche posizione ma poi, ben sostenuto da Santo Mollo (al secondo successo), sapeva ben riproporsi nel finale. Media di 1.13.7 per il cavallo di Filippo Rocca, che ritrovava la vittoria dopo una serie di validi piazzamenti. Correva in netto progresso alla prima uscita per il training di Gennaro Casillo Francesco Grif: buon finale di Follow Me D’Arc e Fidelis Dance, che si disputavano il quarto posto, mentre Flash Np, recente vincitore del Premio Italia Maschi, calava in retta dopo percorso esterno. 

Nel Premio Infant du Bossis tornava al successo Espresso Italia: piaciuto a Torino nell’inseguimento dopo errore, il cavallo di Fausto Barelli se la meritava tutta reggendo nei 600 finali velocissimi (in meno di 42) l’assalto di Enzo Jet: nonostante la spesa, il figlio di Maharajah procedeva sicuro, completava il km in 1.11.5 e si manteneva chiaramente davanti sino in fondo, a media di 1.11.7, precedente personale demolito. Buon secondo Edison Veez, che anticipava costantemente nei 400 finali Equipe della Casa, mentre Enea Sl finiva buon quarto in spinta.

Fausto Barelli centrava il terzo successo del pomeriggio nel Premio Moni Maker grazie alla favorita Eletra Alky Di No: nelle mani sicure di Andrea Farolfi, la portacolori della My Horse al comando si esprimeva a media di 1.13.9, mai seriamente minacciata dai rivali. L’appostata England As dopo un’impasse ai 400 finali tornava bene al secondo posto rimontando Eleonora Wind, che nei 250 finali accusava la risalita esterna.

Ora maggio e giugno senza corse, ma da giovedì 11 luglio si riprende con la 20^ giornata stagionale e con tante novità!