Serata interamente dedicata ai gentlemen, quella di giovedì al Sesana, e giustamente dedicata alla memoria di Cesare Meli, che per la categoria (e non solo) è stato un faro per tantissimi anni. Al Presidentissimo era intitolata la prova di cartello, un handicap per soggetti di categoria C/D/E/F su tre nastri che aveva in Zeus di Girifalco il soggetto più atteso dagli scommettitori: l’alfiere di Caterina Dami solo dopo 800 metri riusciva a conquistare il comando delle operazioni, doveva poi ribattere all’attacco di Zanzibar di Grana sul penultimo rettilineo e così in retta si ritrovava esposto all’agguato dell’appostato Valpicetto Jet, che dal canto suo sapeva prodursi in un rush molto ficcante e con Enrico Cuglini passava a media di 1.16 sui 2040 metri. Il gentleman umbro non è nuovo a incursioni vincenti sulla pista della Valdinievole: qui la sua interpretazione è stata precisa, come notevole è stato il cambio di marcia del figlio di Naglo. Terzo posto per Zaira dei Veltri; in errore all’imbocco in retta Zanzibar di Grana, quando però sembrava già in calo, mai nel vivo il doppiamente penalizzato Bluff dei Grepi, costretto ad inseguire dopo una giravolta non troppo brillante.
L’altro mattatore della serata è stato Filippo Monti, che ha dominato la classifica di giornata firmando addirittura un triplo, al quale si aggiunge il terzo posto nell’altro ingaggio. Il primo successo arrivava con l’atteso Elomar nel Premio Soberania 1998: Monti interpretava con calma olimpica e grande senso del traguardo il 3 anni allenato da Gabriele Ballotta, non si faceva prendere dalla frenesia benchè Ermes Gar avesse acquisito un bel vantaggio: si lanciava sulle tracce del rivale ai 600 finali, rimontando metro su metro e passando chiaramente nelle battute finali a media di 1.15.5. Molto più indietro Erbaluce Si salvava il terzo posto da Edith del Ronco.
Il finale di serata era tutto per il gentleman emiliano. Nel Premio Glow di Jesolo, con Explosive Jump Lf era lesto a sfruttare l’errore sulla prima curva del favorito Espresso Grif per muovere e andare a rilevare al comando Eva dei Greppi: respinta la puntata di Eva Doctor, la cavalla di Gianni Targhetta controllava fino all’ingresso in retta dove poi allungava secca per svettare a media di 1.16.6. L’appostata Eva dei Greppi difendeva la seconda moneta dal finalone a centro pista di Eclipse degli Dei.
In chiusura arrivava la “ciliegina” con la vittoria di Diablo D’Asti nel Premio Zigfield 2004: chiuso in corda, ancora ultimo ai 350 finali, il figlio di Turno di Azzurra (oggi alla prima uscita per il training di Warner Martellini) muoveva deciso in terza ruota sull’ultima curva e in retta metteva in campo un rush travolgente che non lasciava scampo ai rivali, ritrovando la via della vittoria a media di 1.14.4. Seconda una valida Dakota Delong, che affrontava in terza ruota i 600 finali, mentre per linee interne l’appostato Doritos Bi in zona traguardo batteva per il terzo posto il volenteroso battistrada Dribbling Op.
In gran forma, Matteo Angeloni timbrava il cartellino firmando il Premio Lando Correvo 2015 con Delacruis: l’allievo di Felice Facci scivolava in testa senza colpo ferire sull’errore della favorita Delmonica Matto, acquisiva subito un paio di lunghezze di vantaggio che poi non aveva difficoltà a conservare sino in fondo, emergendo a media di 1.16.3. Dubbio seguiva il vincitore senza riuscire a farsi minaccioso, Delta Leonis chiudeva al terzo posto.
Anziani di cat. F/G con i proprietari in sediolo nel premio Hello Boy 1980: trovava molte attenzioni al betting Albachiara Dipa, che però trovava anche un Ubi Mayor Regal estremamente determinato a correre al comando: con Michelangelo Franzese ai comandi, l’allievo di Gennaro Riccio andava via a ritmo brillante completando il km in 1.15.9 e, pur soffrendo nei 250 finali, sapeva stringere i denti e portava a casa il successo a media di 1.15.3 sottraendosi di misura all’assalto finale della rivale. Terza Blancka, costretta ad agire allo scoperto nel primo km.
La firma di Matteo Zaccherini con General Job nel Premio Sicolone 1696, la reclamare sui 1640 metri per cavalli anziani: l’importato di Afrim Shmidra seguiva nel percorso esterno Tajari, lasciava al rivale il compito di demolire già al mezzo giro finale la labile battistrada Cara stella, poi in retta si produceva in un bel rush passando chiaramente nelle battute finali a media di 1.13.8. Più veloce del solito al via, Tajari correva con la consueta generosità e salvava il secondo posto: ottima anche la prestazione di Bel Gnaro Lucy (con Filippo Monti), che dopo un’incertezza prima dello stacco sapeva proporsi efficacemente in terza ruota nei 600 finali e chiudeva a ridosso dei primi due.