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All ABout Bi, con Francesco Di Stefano, controlla i rivali sul traguardo del Premio Giant Cat (Foto Dena - Snaitech)
All About… Bis
30 Aprile 2019

Ultimo convegno del mese all’ippodromo La Maura, in programma sette corse con le due monete più ricche riservate ai cavalli di tre anni. Il Premio Giant Cat, la sfida sui 1650 metri per cavalli di 3 anni con partenza tra i nastri, non è sfuggita al favorito All About Bi, reduce da un convincente successo torinese ottenuto con chiusa notevole: il cavallo allenato da Paolo Mirabello e improvvisato da Francesco Di Stefano ha preso il comando delle operazioni in 300 metri e, ben cadenzato dal suo interprete, si è mantenuto sicuro in avanti sino in fondo, completando la sua fatica  a media di 1.16.3. Alonso, soggetto macchinoso ma non privo di mezzi, si è impegnato costantemente all’esterno ed è rimasto generosamente in quota salvando di stretta misura il secondo posto dall’affondo conclusivo di Apple Time, con Alfa Wise As quarto a contatto e Admiral Grif più attardato dopo incertezza iniziale, mentre al via aveva sbagliato irrimediabilmente Anayti D’Asti.

A togliersi la qualifica di maiden nel Premio Coming Up Cash è stato Armstrong Luis: il cavallo allenato da Matteo Restelli e guidato da Cesare Ferranti (una connection che funziona davvero bene) ha aggredito ai 400 finali Aleph Lux, che si era sbarazzato forse un pò troppo frettolosamente della battistrada Ambaraba Cc Gnafa, e ne ha disposto facilmente in retta, a media di 1.14.2: terza al traguardo, Angola Jet è stata distanziata dall’ordine di arrivo per aver danneggiato ai 500 finali Anna Grif: al terzo posto è così rimasta Ambaraba Cc Gnafa.

Tra i due litiganti… Il proverbio calza a pennello per la vittoria di Zalabar Men nel Premio Workaholic, l’handicap ad invito per cavalli di 4 anni che dopo il ritiro di Zenobia Font, ha perso per errore iniziale anche Zodiac Dany Grif e Zute Holz: sono rimasti così in tre, con Zairon dall’ultima posizione ha attaccato duramente dopo 600 metri il battistrada Zeus Ross, costringendolo a 800 metri intermedi (dal 400 ai 1200) “feroci” senza però riuscire a completare il sorpasso, complice la curva che ha permesso al rivale di rientrare. Zalabar Men dopo aver assistito spettatore interessato alla diatriba, in retta ha spostato ed è passato a redini basse, a media di 1.14.6, mentre Zeus Ross alla fine ha vinto il suo duello con Zairon.

A segno lunedì ad Albenga con Zio Roc, Stefano Manzato si è prontamente ripetuto nel Premio Etico Gual, la “gentlemen” di giornata rieravate a cavalli di cat. F, sempre in sediolo ad un portacolori della scuderia Sant’Eusebio: nonostante il percorso esterno, Vida Loca Roc si è impegnata in una graduale risalita esterna, avvicinando il battistrada Un Grande Ido per passare facilmente in retta sul labile rivale e svettare a media di 1.14.2. Con bel finale a centro pista, Unuk Bi è emerso al secondo posto su Un Grande Ido, mentre la favorita Valeriass ha subito il calo drastico di Triglav ai 400 finali e non è riuscita a recuperare.

Piuttosto tirato lo svolgimento del Premio Mistic Love, la condizionata sui 1650 metri per cavalli di 4 anni valida come II Tris, con Zimarra che ha speso per sfilare in testa e ha completato il primo km in un veloce 1.13.9 sotto il pungolo di Zibellino: la corsa è così venuta al bacio per l’attendista Zedo Kronos, che con Andrea Guzzinati in sediolo è risalito in terza ruota sul penultimo rettilineo sfruttando la schiena di Zinia Mow e poi in retta ha prodotto le battute migliori passando a media di 1.14.6. Si è presentato bene sulle piste italiane il francese Flash D’Arzal, che dopo errore nella fase iniziale è finito forte in retta a bruciare sul filo di lana Zar Parlante per il secondo posto. Zarina York, seconda dal via, ha spostato ai 400 finali ed è entrata in vantaggio in retta ma nel tentativo di difendersi si è disunita sbagliando brevemente e finendo squalificata.

Bis per la connection Cristian Rizzo-Andrea Guzzinati nel Premio Italiano grazie al favorito Uramaki Lux: in testa dopo aver scambiato la posizione con Something, il portacolori della Fast Horse dopo un primo km in 1.15.1 ha allungato sicuro nel finale svettando a media di 1.12.8: sfruttando un paio di varchi interni, Uncle Nico è emerso al secondo posto su Something.

Dopo una serie di ottimi piazzamenti, nel Premio Working Gal, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. G, è arrivato il meritato turno di Rene’ D’Orio: con Flavio Martinelli in sediolo, l’anziano allievo di Antonio De Felice ha risolto la prova di forza con una notevole progressione che neppure la curva affrontata per corsie proibitive (a causa degli anticipi di un paio di rivali) ha smorzato: Rene’ è passato netto in retta a media di 1.14.7 precedendo Ubaldo Jet e la novità per le piste italiane Ayral de Bougy, ancora in quota malgrado il percorso costantemente allo scoperto ai lati di Sisco Gan.