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Il tedesco Lazio, con straordinaria potenza ed autorità, vince l'edizione 2024 del Gran Criterium all'Ippodromo Snai San Siro nella riunione di domenica 20 ottobre (Foto Dena - Snaitech)
ALL’IPPODROMO SNAI SAN SIRO BELLISSIMA DOMENICA DI GALOPPO CON IL TEDESCO LAZIO CHE VINCE IL GRAN CRITERIUM, MENTRE NEL DORMELLO IL SIGILLO è DI KLAYNN
20 Ottobre 2024

All’Ippodromo Snai San Siro un’altra domenica da incorniciare per lo spettacolo mostrato in pista e per la buona affluenza di pubblico, circa 1500 spettatori. Dopo quella del 13 scorso con il Gran Premio Enel Jockey Club e il Premio del Piazzale, questa volta nella 43^ giornata stagionale di galoppo hanno tenuto banco le due prove di Gruppo II, riservate ai cavalli di 2 anni divisi per sesso e sulla distanza dei 1.600 metri, per il Gran Criterium e per il Premio Dormello, ma spiccavano anche la listed valida per il Premio Campobello, riservato ai cavalli di 2 anni sui 1.800 metri, e le nuove edizioni del super-handicap per il Premio Carlo Porta, con in pista i cavalli di 3 anni ed oltre sui 2.000 metri, e l’handicap principale A per il Premio Madonnina riservato alle femmine di 3 anni ed oltre impegnate sui 1.800 metri.

La riunione del 20 ottobre è stata impreziosita da una buona presenza di pubblico, circa in 1.500, che ha potuto ammirare le sette corse dalla tribuna e a bordo pista e divertirsi con l’animazione e l’intrattenimento per tutte le fasce d’età. Presente anche la troupe di EQUtv che ha seguito in diretta tutto l’evento e replicherà anche domenica 27 in occasione del Gran Premio delle Nazioni all’Ippodromo Snai San Siro Trotto.

Ma partiamo con la cronaca di questo 20 ottobre andando in ordine cronologico con il Premio Dormello per le femmine di 2 anni. Corsa top ed edizione super affascinante, ma la cosa più bella è che la corsa ha confermato in pieno tutte le premesse della vigilia con un arrivo spettacolare e molto poco adatto ai deboli di cuore tra le compagne di allenamento Klaynn e Nigrum Regina, finite nell’ordine di un’incollatura dopo essersele date di santa ragione, in senso assolutamente sportivo e tecnicamente di grande rilievo; davvero una gran bella corsa e un risultato importantissimo per il galoppo italiano. Al terzo finiva Fast Spirit, che teneva di un pelo su Lips Vega e Selfish.

In quando a spettacolo ed emozioni non era da meno il Gran Criterium, gemello del precedente ma per i maschi, ma in maniera totalmente differente perché in questo caso si è trattato di un assolo dalla straordinaria potenza ed autorità, quello del tedesco Lazio, che dalle ultime posizioni in dirittura in due tempi di galoppo era già passato in vantaggio dominando la situazione a traguardo lontano con un’impressione di straordinaria superiorità. Niente da fare per il runner-up Bridge Ashi Kun, che qui aveva vinto il De Montel per poi deludere in seguito, ma di certo di nuovo al suo top. Buon terzo per Monello Sabino, che dal canto suo confermava la sua potenzialità in ascesa e sarà certamente un futuro 3 anni tutto da seguire.

Per i cavalli di 2 anni c’era un’altra corsa top, il Premio Campobello per elementi potenzialmente da Derby; innanzitutto va detto di uno schema eccessivamente tattico, che di fatto ha privato molta delle selettività del percorso, tant’è che sono arrivati tutti vicini, con il tedesco Zunder che alla fine aveva le battute migliori per battere poco prima del palo Zibibbo, che aveva provato da leader. Questi due hanno comunque lasciato un’impressione favorevole in prospettiva, con lo stesso Gray Chance che ha dato la nettissima sensazione che avrebbe gradito un test più severo.

Tutti da vedere anche i due Handicap Principali di grande tradizione e con spiccato sapore d’autunno, il Carlo Porta e il Madonnina. Nella prima, edizione al sopra del suo standard sempre d’elezione, con il 3 anni No Further Comment che faceva valere tutte le sue doti di passista rientrando sull’eterno Rainmaker e chiudendo bene i conti sulle ali di un’evidente parabola ascendente. Terzo non troppo lontano Last Born, finito bene dalle retrovie, con Passerotto e Friedrich a completare i buchi del Quintè.

Tra le femmine del Premio Madonnina, che ha chiuso la riunione milanese, è stata una sontuosa Sopran Brescia a vincere, risalendo gradualmente e tenendo a bada il tentativo estremo di Aquila Reale, mentre Ersilia finiva bene per il terzo.

Non era un Handicap Principale ma solo di nome e non di fatto il Premio Gianni Crotti, canonico appuntamento sul miglio che vedeva il successo dell’estremo outsider del gruppo, il 3 anni Burrobirra, che andava subito in testa e respingeva tutto quello che poteva respingere, compreso il grigio Bridge Dino che ci provava in tutti i modi.

In una domenica speciale, trovava spazio anche una corsa speciale, quella per le amazzoni e i cavalieri, con una hunter intitolata a Paolo Reinach, che si risolveva in un avvincente testa a testa tra il favorito Conte Attilio e l’importato Alcanor, con quest’ultimo che prevaleva a fil di palo all’ultimo tuffo.

Il mese di ottobre si conclude con le riunioni di mercoledì 23, venerdì 25 ed infine mercoledì 30.