All’Ippodromo Snai San Siro è stata una domenica di corse che ha offerto molto spazio ai puledri di 2 anni, con tre maiden ed una condizionata, anche se la prova di maggior livello è stata il Premio Riccardo Zanocchio, tradizionale condizionata sul miglio e mezzo di pista grande per cavalli di 3 anni ed oltre in vista del Jockey Club. Passo indietro per il giovane Cime Tempestose, passo normale per Cima Star, seconda sul palo, e passo avanti per il vincitore Clarenzio Fan, che non lo si scopre certo oggi essendo un soggetto di incredibile consistenza, ma che qui si è fregiato di qualche scalpo importante; finora gli è mancato quel quid in più per poter battagliare nelle categorie super top, e chissà che il successo di oggi non lo abbia portato verso quella dimensione.
Per i puledri il Premio intitolato a Eteocle Bassi, dedicato ai velocisti che hanno il Criterium Nazionale del 1° ottobre nel mirino, è stata una prova molto entusiasmante: sulla pista, infatti, le aspettative non sono state vane con un incandescente testa a testa che, alla fin fine, ha premiato una femmina, Terdal, che all’ultimo tuffo riusciva a pizzicare Capoliveri, a sua volta promosso a pieni voti; due elementi senza dubbio molto promettenti che hanno un futuro molto interessante davanti a sé.
Stesso futuro interessante anche per Charme De Chat nel Premio Arcimboldi in apertura di convegno che ha colpito durissimo al debutto vincendo a 40\1; ma occhio, perché non ha rubato niente, anzi, ha tirato fuori uno scatto micidiale al primo traguardo che gli ha permesso di prendere il largo su Sinalunga, mostrando grande autorevolezza.
Le altre due maiden del programma erano sui 1.600 metri e divise per sesso; tra i maschi, per il Premio Planetario, è stato Hunter Max il migliore, con una bella progressione finale che diventava sempre più efficace, contro la quale nulla poteva Taipan Kill, a sua volta comunque molto positivo, e nulla poteva neppure Certaldo, che però teneva il terzo contro Beau Shadow. La divisione al femminile, per il Premio Pinacoteca di Brera, veniva risolta da Beirut, la favorita, che non faceva soffrire i suoi sostenitori, chiudendo i conti in assoluta tranquillità e ribadendo di essere un elemento di un certo calibro; per lei il Coolmore è certamente un’opzione molto calda. Signa faceva il suo dovere con un discreto secondo posto, davanti alla debuttante Glory Of Sky, autrice di una promettente introduzione.
La giornata ha prevosto anche un paio di handicap di buona categoria, uno per le femmine di tutte le età sui 1.800 metri, e l’altro per i 3 anni sui 1.400 metri in dirittura. Tra questi il guizzo giusto nel Premio Dezzo è stato quello di Soffio, che ha vinto dopo aver ben seguito i due litiganti After Effect e Luke Skywalker, per batterli in contropiede al largo di tutti. Tra le femmine, per il Premio Nemesi in chiusura di giornata, andava a segno a la top weight Love Shots dopo una clamorosa lotta contro Amola, risolta solo da un fotofinish strettissimo; il tutto con Kraram che era lì pure lei a strettissimo contatto.