La domenica all’Ippodromo Snai San Siro galoppo di Milano si è confermata come dalle aspettative: avvincente, appassionante e sorprendente. Ad una settimana dall’appuntamento con il Jockey Club, le due corse più importanti delle sette nel programma del 9 ottobre hanno dato spettacolo: il Premio Verziere in memoria di Aldo Cirla e il Premio Monterosa dedicato a John Dunlop.
Partiamo dal Verziere – Trofeo Arqana: Atomic Blonde di nome e anche di fatto perché la giovane tedesca si è imposta in questa prova in grande stile. Classico esempio di una 3 anni che viene fuori nel suo massimo splendore in autunno, vincendo senza ‘se’ e senza ‘ma’, con una progressione finale irresistibile messa in moto dalle posizioni di retroguardia. Gagliarda anche la difesa nel sostenere la minaccia di Sopran Basilea, che è finalmente tornata lei, guarda caso nello stesso periodo dell’anno in cui era esplosa a 3 anni. Lyrical si manteneva terza in quota confermando la sua crescita, mentre Stella esce con un pizzico di rammarico dopo una prestazione molto valida. Niente da fare per l’attesissima Sippinsoda, mai della partita e arenatasi presto.
Il Monterosa è stato tutto da vedere: il tradizionalissimo Handicap Principale per i fondisti sui 3.000 metri, corsa da sempre sinonimo di fascino e spettacolo; un’edizione bella tosta che si portava a casa Iskanderhon, in una corsa venuta come neppure nei migliori sogni, con il peso basso, il terreno perfetto e uno schema tattico che ha agevolato in pieno le sue caratteristiche. L’unico che ha provato a togliergli lo scettro è stato Igazgato, che ha fatto tutto bene ma che ha avuto la sola sfortuna di imbattersi in uno più forte.
Un’altra corsa che ha offerto grandi emozioni è stata quella intitolata a Maria Sacco. L’ottima categoria per un Handicap Limitato valido per le femmine di 3 anni ed oltre sulla distanza di 1.800 metri, ha visto il dominio di Sadalsuud che sul terreno amico, e dopo una selezione massima in corsa, prendeva in mano la situazione ai 300, spaziando a piacimento in seguito, e non concedendo nessun tipo di replica a Lady Argento e Burattina che completavano il podio.
Nello stesso programma, come detto, tre corse sono state dedicate alla generazione più giovane: un paio di nursery di buona categoria e una a ‘vendere’; nella nursery per i velocisti, per il Premio Piazza Mercanti, il favorito Blu Agenda ha concesso il bis, ma solo dopo aver sudato le sette camice per pizzicare a fil di palo la compagna di allenamento Finisterra, che tirava fuori una prestazione ottima all’avanguardia. In quello di chiusura sul miglio, per il Premio Duomo di Milano, non è mancata qualche sportellata tra i contendenti Lacrima D’Amore e Palais Monaco, con la prima che è stata confermata vincente solo dopo l’intervento dei commissari.
Nella ‘vendere’ per il Premio Doncaster, il migliore in campo si è rivelato Elegant Drago, molto sicuro nella sua azione finale e senza dare la sensazione di poterla perdere nonostante l’attacco serio di Qui Gon Jinn, mentre la favorita Optically non riusciva a tenere la distanza. Nella prova di apertura di giornata, per il Premio Lucio e Ludovica Albertoni, con impegnati le amazzoni e i cavalieri sui 2.200 metri, il grigio Agent Zero che si prendeva la rivincita su Paperone, con i due che andavano a giocarsela all’ultimo furlong ai lati opposti della pista.