Il galoppo milanese è ripartito con un convegno di quantità (10 corse) e soprattutto di qualità. Tante le prestazioni di rilievo ammirate nel pomeriggio ma una citazione particolare va a Auyantepui, splendida protagonista nell’Alberto Zanoletti da Rozzano, la condizionata sui 2000 metri per femmine di 3 anni che possono guardare alle Oaks: la grigia, che prende il nome dalla “montagna del diavolo” in Venezuela, si è resa autrice di un debutto davvero fuori dell’ordinario per la facilità con cui ha disposto delle rivali e soprattutto per il modo in cui ha mostrato di saper mulinare le zampe. Con Claudio Colombi in sella, la portacolori della scuderia We Bloodstock ha seguito in coda al gruppo avanzando sorniona in retta e poi, appena richiesta, ha liquidato le rivali in pochi tempi di galoppo: un parziale secco che le ha permesso di chiudere in canter, lasciando a Nicolo’ Simondi e ai suoi proprietari la possibilità di sognare in grande per gli appuntamenti principali della stagione. La compagna di training e favorita Norohna ha faticato a reperire il corridoio libero in retta e non ha insistito più di tanto nell’ultimo furlong ma la prestazione della vincitrice non ammette discussioni. Tra le due si è inserita Fuoriserie, che ha provato vanamente a parare lo scatto di Auyantepui: quarta Tamacris, che sembrava ancora “in mano” ai 400 finali ma non ha saputo cambiare passo, come pure Maeva di Breme (quinta).
Altro numero “da circoletto rosso” lo ha fornito The Conqueror nel Premio Oleggio, la condizionata sui 1200 metri in pista dritta per cavalli d 4 anni e oltre: è mancato l’effetto-stupore, perché da tempo è noto lo status di “principe” tra i velocisti del portacolori della New Age, ma ammirarlo dominare il campo con grande autorità, in barba ai 60 chili e mezzo sul groppone, è stato comunque un bel vedere. Il portacolori della scuderia New Age, training di Alduino Botti e monta di Fabio Branca, con il solito parziale violento ha subito guadagnato un netto margine sui rivali e lo ha mantenuto pressoché invariato sino in fondo. Trust You a oltre quattro lunghezze ha risolto la volata per il secondo posto su Sopran Artemide, mentre Cracking Art ha completato il marcatore.
Fabio Branca era già andato a segno nel Premio Angelo Gardenghi, la prova per debuttanti di 3 anni sui 1800 metri in pista media: l’atteso Rungie ha rispettato le attese che lo vedevano favorito ma il jockey di Dorgali ha dovuto metterci tanto del suo in sella al dormelliano, apparso ancora molto verde. L’allievo di Riccardo Santini era scivolato in breve al comando guadagnando una lunghezza sul gruppo in curva, in retta però ha stentato ad impegnarsi: nell’ultimo furlong, una volta raggiunto da Losak, ha comunque reagito sino in fondo salvando un minimo vantaggio sul rivale. In un arrivo serrato sono terminati a ridosso Nayleaf lungo o steccato e ancora Newlor e Fortunino.
Il Premio Dei Laghi, la condizionata per cavalli di 3 anni, si è disputato sulla distanza (inedita per San Siro) dei 1100 metri in pista dritta. Nettissima la superiorità mostrata da Faccio Io, che tornava a cimentarsi sul tema della velocità dopo il tentativo nel Dormello sul miglio: la portacolori della scuderia Blueberry allenata da Bruno Grizzetti e montata da Carletto Fiocchi è passata già ai 250 finali e si è progressivamente staccata dai rivali. Travelling Well, leader dal via, poco ha potuto sulla progressione della rivale ma ha comunque difeso coriacemente la piazza d’onore prima dal pressing di Sentiero Lucente e poi dall’affondo lungo lo steccato della sorprendente Polar Billy, alla fine emersa al terzo posto.
Scuderia in gran forma, quella di Bruno Grizzetti, che nel pomeriggio ha sellato altri due vincitori: nel Premio Meda, l’handicap sui 2000 metri in pista media, è arrivato il successo di Siang, con Ivan Rossi in sella, che si è liberato dalle maglie del gruppo ai 300 finali e nei metri finali ha infine domato Allimac, che ha opposto una strenua resistenza dopo essere andato a traguardo lontano all’attacco della battistrada La Grande Assente passando già ai 400 finali. Terzo a contatto ha concluso Dimmi su Universo Sprite.
Bruno Grizzetti ha calato il Tris nel Premio Germignaga, non con Lapulced’acqua, che rientrava dalla vittoria nel Premio Del Giubileo, bensì con Cima Fire: con in sella Marcello Belli, la portacolori della scuderia Cocktail ha lasciato presto strada a Musa D’Oriente, ne ha sfruttato la scia preziosa per muovere all’attacco ai 350 finali passando netta nell’ultimo furlong. Musa D’Oriente a 9 anni suonati ha saputo tirar fuori un’altra prestazione notevole e ha difeso il secondo posto da Alienor, con Santa Rita quarta a contatto e Lapulced’acqua quinta dopo partenza poco brillante, mentre l’attesa Agnes ha avuto un leggero intralcio ai 300 finali ma non è sembrata troppo competitiva.
C’era poi il Premio d’Apertura, la tradizionale prova che segna l’inizio della stagione del galoppo milanese, valida anche come TQQ della giornata. Najmuddin ha scandito un’andatura brillante che di fatto ha spianato la strada agli attendisti: impiegato in una inusuale tattica d’attesa, è stato Aspettatemi ad emergere nella volata finale, regalando la vittoria a Devis Grilli e a Carletto Fiocchi il secondo successo del pomeriggio. Secondo un valido Soul Hunter, che ha confermato i progressi palesati durante l’inverno a Pisa, quindi Torna a Surriento e Najmuddin, mentre il campione in carica Affirmative Reply (oggi alla prima uscita per il team Gonnelli) non ha avuto percorso pulito in retta terminando quinto.
Al tris di Grizzetti ha risposto Nicolo’ Simondi con altrettante vittorie. La prima vittoria era arrivata subito in apertura nel Premio Razza di Besnate, la maiden sui 2000 metri in pista media per maschi e castroni di 3 anni, con il colpaccio di Masterwin. Piuttosto anonimo nelle due uscite invernali, il sauro della scuderia Allegria ha mostrato tutto un altro volto in questa ricomparsa: con Giulio Chioffi in sella, si è prodotto in una bella progressione a centro pista passando prepotente nell’ultimo furlong. Ottimo secondo posto per il debuttante Star of Pisa, tornato bene da fondo gruppo dopo avvio incerto a battere per la piazza d’onore l’altro inedito Bogogno e Lucechericama, calato progressivamente a metà retta dopo gara d’avanguardia. Il favorito Torquato ha corso sui primi, si è presentato n retta ma non ha cambiato marcia chiudendo quinto.
E dopo il centro di Auyantepui, Nicolo’ Simondi ha poi siglato il Premio Porta Genova, la condizionata sui 1800 metri in pista grande: corsa tirata via a buon ritmo per la lotta iniziale tra Jighen e Artistic Rifles: quest’ultimo è passato ai 400 finali e ha provato la difesa, ma alla fine si è dovuto arrendere sotto il duplice attacco di Brasilian Man e Dulciboy, con il portacolori della Incolinx che è emerso chiaramente nei 100 finali sull’atteso rivale della Blueberry superando bene l’esame-distanza. Artistic Rifles è rimasto ottimo terzo, Siberius ha capeggiato il resto del gruppo.
Nel Premio Razza Dormello Olgiata, la maiden per le femmine di 3 anni sui 2000 metri in pista media, Petra Rooer ha provato ad onorare la giubba che dava il nome alla corsa e il ruolo di favorita ma si è imbattuta in un’avversaria sorprendentemente tosta come Moorland Spirit: importata dall’Inghilterra per il training di Angelo Mattei e montata con fiducia da Luca Maniezzi, la portacolori del signor Enrico Zibellini ha guadagnato il comando respingendo il pressing della rivale e in retta si è prodotta in una brillante progressione con cui ha tenuto a bada le rivali, senza cedere mai un metro. Petra Rooer si è arresa ai 400 finali, mentre Salutatutti ha vinto la lotta per il secondo posto sull’altra ex inglese Presidential Sweet.