NEWS
Baghed (F. Bossa) replica la vittoria romana con la bella affermazione del Premio Dell'Avvenire (Foto Dena - Snaitech)
Baghed, una bella conferma
26 Maggio 2021

A San Siro si è tornati a correre di mercoledì: clou del pomeriggio era il Premio Dell’Avvenire, tradizionale prova sui 1000 metri in dirittura per puledri che possono ambire al Premio Primi Passi. Tra i 2 anni la forma romana continua a confermarsi estremamente probante, e oggi è stato il turno di Baghed, già vincitore al debutto in una “reclamare” alle Capannelle. Con Federico Bossa (che lo aveva già montato nella precedente uscita), l’allievo di Vincenzo Fazio è stato il più veloce all’uscita dalle gabbie, ha retto il pressing di Dandy dei Grif, ai 200 finali ha allungato e ha salutato i rivali vincendo bene e all’apparenza senza aver dato fondo al serbatoio. Impressione estremamente positiva per un soggetto che potremmo rivedere all’appuntamento del 27 giugno. Dandy Dei Grif ha pagato l’attacco al vincitore perdendo anche il secondo posto, superato da Some Respect che ha confermato la buona impressione del debutto.

I tre anni avevano a disposizione due affollate maiden. Nel Premio Razza Spineta, quella sui 1600 metri in pista media, Windy Blade è stata autrice di un debutto davvero interessante. Vincere all’esordio non è da tutti, se poi lo si fa con le modalità mostrate dall’allieva di Diego Dettori allora c’è da drizzare le antenne e appuntarsi il nome di questa erede da Helmet sui taccuini. Interpretata all’estrema attesa da Luca Maniezzi, ancora lontana dalle prime posizioni ai 400 finali, la portacolori della scuderia Sagam ha mosso a centro pista e nell’ultimo furlong ha trovato un’azione travolgente sorvolando Thunder Spirit, che intanto si era sbarazzato del favorito Grand El Chapo, battistrada dal via. La vincitrice è passata facile nei metri finali e ha vinto in maniera più netta di quanto dica il distacco finale: da quanto si è visto, l’esperienza dovrebbe permetterle di compiere un bel passo avanti negli impegni futuri. Thunder Spirit ha corso in netto progresso rispetto alle precedenti uscite, Grand El Chapo è calato nei metri finali subendo anche Sopran Perseo (altro soggetto cresciuto parecchio dalle precedenti uscite) per il terzo posto; Falabrac si è liberato a metà retta ma non é stato particolarmente incisivo nell’azione.

Il Premio Scuderia Briantea, l’altra maiden programmata sui 2000 metri in pista media, era anche la TQQ di giornata. Tanto promettente era stato il debutto quanto deludente è stata la seconda uscita di Amico Speciale: il portacolori della Incolinx è partito bene, ha rilevato al comando Freely prima della curva ma in retta si è ritrovato subito a corto di argomenti, finendo rallentato già ai 300 finali. Non ha invece deluso Cross The Line, che era stata valida quarta con bel finale all’ultima uscita: l’allieva di Ricky Discepolo con Gabriele Malune in sella ha dimostrato di gradire l’allungamento della distanza, ha superato il deludente rivale a inizio dirittura e ha allungato per tutta la retta difendendosi bene sino in fondo, nonostante un allargamento nell’ultimo furlong, respingendo il tentativo di Killer Coffee. Figlia di Camelot ha rimontato la compagna di colori Tagiura per il terzo posto, mentre Freely ha completato il podio del Quinte’.

C’era in programma anche la terza tornata di eliminatorie del circuito San Siro. Nel Classic, l’handicap di minima sui 2000 metri in circolare, Determination, sistemata da Dario Di Tocco nelle prime posizioni sin dal via, ha mosso in retta all’attacco della battistrada La Grande Assente: la cavalla di Fausto Trappolini ha superato la rivale nell’ultimo furlong e ha allungato sicura, mentre più indietro Rocolett e Diabolo James hanno avuto a loro volta ragione della battistrada iniziale relegandola al quarto posto.

L’eliminatoria del San Siro Mile ha invece visto il successo di misura di Katsumoto. Con Fabio Branca “on board”, l’allievo di Giulia Torsiello ha corso coperto in gruppo per muovere in retta su un frettoloso Helegant Man, che aveva provato a giocare d’anticipo scavalcando ai 450 finali il battistrada Nathan Mistery senza però riuscire a staccare. Katsumoto è passato nell’ultimo furlong e nel finale si è salvato dal finalone di Oakville, che per la verità, tra problemi di “traffico” ai 400 finali e il tempo di galoppo a sfavore, ha perso in maniera tragica. La rientrante Lang Toun Lady ha vinto la volata per il terzo posto.

L’apertura della riunione aveva visto i puri impegnati nel Premio delle Patronesse, un handicap per cavalli anziani sui 2000 metri della pista circolare dove le amazzoni che hanno rifilato un “cappotto” ai cavalieri monopolizzando il marcatore. La prova ha visto Barbizon Plaza provare la consueta tattica d’avanguardia andando via a buon ritmo, prestando però il fianco all’agguato di Good Girl: Martina Borghi ha azzeccato alla perfezione i tempi dell’attacco e l’allieva di Daniela Salerno nei metri finali è piombata sul rivale superandolo chiaramente. Sopran Fan (Virginia Tavazzani) ha chiuso al terzo posto mentre il favorito Arvier (Jessica Spampatti) ha faticato a recuperare dalle retrovie terminando quarto.

Nel corso del convegno si è osservato un minuto di silenzio per ricordare Renato Esposito, venuto a mancare lunedì all’età di 71 anni. Nel mondo dell’ippica sin dalla giovane età, Renato è stato fantino in ostacoli e in piano, quindi trainer e assistent trainer per importanti scuderia: una carriera seguita dal figlio Mariolino, apprezzato jockey e che da qualche anno ha appeso la sella al chiodo per intraprende l’attività di allenatore.