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Breila di Casei (R.Ruvolo) conclude una super-performance dominando la maratonina-TQQ di venerdì 26 a La Maura (Foto Dena - Snaitech)
Breila di Casei, che numero nel bel venerdì all’Ippodromo Snai La Maura. Intanto sale l’attesa per il nazionale e il nazionale filly del 9 giugno
26 Maggio 2023

Un bel pomeriggio di corse all’ippodromo La Maura, chiuso da una spettacolare maratonina, il Premio TFP Trasporti e Logistica Srl, valido come TQQ del venerdì. Una Super-Tris spiccatamente a trazione posteriore ma sulla carta aperta a svariate soluzioni, che però alla fine Breila di Casei ha vinto con pieno merito al termine di una prestazione maiuscola. La figlia di Exploit Caf ha confermato la spiccata attitudine per questo genere di gare e soprattutto una condizione superlativa vincendo nettamente nonostante un percorso molto dispendioso: e, si sa, i 2700 metri a La Maura non fanno sconti a nessuno. Con il suo preparatore Roberto Ruvolo in sediolo, Breila ha girato benissimo puntando subito in avanti e sfondando poco prima di un km molto sostenuto: il tempo di rifiatare un attimo, poi il driver siciliano è tornato a pigiare sull’acceleratore e la sua allieva ha risposto ancora alla grande, prendendo vantaggio sul penultimo rettilineo e tenendo bene sino in fondo per tagliare il traguardo a media di 1.15 sui 2720 metri. Ha corso alla grande anche Becoming, unico estremo penalizzato della contesa: ben gestito nella risalita da Andrea Farolfi, l’allievo di Baroncini sull’ultima curva ha pure dato l’impressione di poter “agguantare” la rivale, ma poi in retta le energie gli sono mancate e si è dovuto accontentarsi di un comunque onorevole posto d’onore. Terzo a sorpresa l’avvantaggiato Call Ek del Ronco, che pure si era ritrovato a fondo gruppo dopo 600 metri ma ha saputo recuperare alla grande nel mezzo miglio finale e ha rimontato per il terzo posto Capiroska Font. A completare il podio del Quinte’ Voltaire Gifont, che ha un pò esaurito lo spunto ai 300 finali dopo essere progredito bene sul penultimo rettilineo. Falloso a 1200 metri all’arrivo Capitano Pi quando guidava il treno esterno e stava provando ad avvicinare Breila di Casei.

Femmine di 4 anni protagoniste nel Premio Cadmio, un invito sui 1650 metri che la favorita Damaris Grif ha dominato da cima a fondo. L’allieva di Mauro Baroncini ha la “faccia” di una cavalla ancora lontana dall’aver mostrato i propri limiti, e d’altronde oggi ha trottato il miglio al comando al nuovo personale di 1.12.2 con estrema disinvoltura, con Andrea Farolfi comodo passeggero in sulky. Dei Marmi Dr ha seguito a qualche lunghezza la vincitrice mentre più indietro Dahlia Bud ha completato il podio.

Con altrettanta naturalezza sono arrivate le attese vittorie di Fiorano e Vincent Ferm grazie alle quali la connection Holger Ehlert- Roberto Vecchione ha realizzato un doppio per la felicità della punta. Sconfitto all’ultima uscita da Dilva Jet (che poi avrebbe vinto il Regione Campania Femmine), il tedesco ha ripreso prontamente la sua marcia centrando la quarta vittoria italiana dominando dal primo all’ultimo metro il Premio Bareggio Team, a media di 1.12.5 sui 1650 metri, misura notevole considerata la partenza da fermo. L’appostato Dukez ha conservato diligentemente il secondo posto mentre la penalizzata Daytona di Cecco pur trottando al record di 1.11.6 non è andata al di là del terzo posto.

L’errore iniziale di Cobra Killer Gar gli ha sicuramente facilitato la vita, ma Vincent Ferm ha fatto corsa per proprio conto nel Premio Owen’s Club imponendosi per distacco a media di 1.12.8, seguito da lontano dall’appostato Zero Gravity, mentre a intervallo Vacanza Jet ha concluso al terzo posto sulla squalifica di Amore Stecca, reo di danneggiamento a Becker Grif al termine dell’ultima curva.

Tra i migliori gentlemen del panorama nazionale, Filippo Monti si è tolto lo “sfizio” di dare la paga ai professionisti nel Premio Potenza Om, grazie alla prestazione maiuscola del pupillo Cosmos del Ronco: con il cavallo di Lorenzo Baldi il gentleman emiliano aveva mancato la vittoria all’ultima uscita a Modena per una questione di centimetri, e qui il figlio di Iulius del Ronco ha dimostrato ancora una volta di avere cuore e polmoni d’acciaio affrontando senza batter ciglio il percorso allo scoperto per debellare la resistenza di un rivale in forma come Click Starlight (che arrivava da tre vittorie consecutive), liquidato in retta a media di 1.13.6. Il cavallo di Jonathan Benfenati stavolta ha trovato un rivale più forte ma ha comunque inanellato l’ennesimo risultato utile, mentre Country Girl ha concluso al terzo posto.

Due le prove del pomeriggio riservate ai cavalli di 3 anni. Il Premio Vallecchia Dr, la maiden sui 1650 metri, vedeva il meritato primo piano di Ear Da: il portacolori della scuderia Incolinx, Erik Bondo al training e Federico Esposito in sulky, sfruttava il lavoro sporco di Entrapment Col (che con percorso esterno induceva alla resa Easy Quite Fbs) e in retta sopravanzava chiaramente il rivale a media di 1.14.8. Entrapment Col correva bene ma vedeva rimandato l’appuntamento con la vittoria, mentre Edy Vdo terminava bene tra i cavalli (dopo aver partecipato allo strappo per il comando) chiudendo terzo sul calo netto di Easy Quite Fbs.

Nel Premio Crown’s Invitation c’erano i gentlemen in sediolo ai cavalli della leva 2020. Ivan Oronzo Convertini guida poco, ma quasi sempre con ottimi risultati. Con il netto favorito Epicureo Jet che trovava l’opposizione iniziale di Elodie Stecca e finiva con lo sbagliare sulla prima curva, il gentleman milanese era bravo a leggere la situazione, portando Elusive Ferm (dopo aver “bisticciato un pò con Ecchebel Jet) ai lati di Elodie Stecca per “cucinarla a fuoco lento: in retta l’allieva di Mauro Baroncini (al terzo successo da allenatore nel pomeriggio) passava netta a media di 1.16.8 mentre Ecchebel Jet batteva Elodie Stecca per il secondo posto.