Un solo cavallo, Timone Ek, e un grandissimo driver, Bjorn Goop: il Gran Premio D’Europa 2016 è marchiato a fuoco dai nomi della coppia protagonista. Che fosse un campione, Timone Ek lo aveva fatto intendere già la scorsa stagione a suon di vittorie, ma con il training di Fabrice Souloy ha compiuto un ulteriore, notevolissimo miglioramento: la vittoria nel Città di Torino (al rientro) lo aveva annunciato, qui è arrivata una conferma, netta e inequivocabile. Timone Ek ha dominato la classica milanese col piglio del fuoriclasse e con una prestazione cronometrica di assoluto rilievo (1.11.3 sui 2.250 metri) relegando ad ampio distacco i rivali. E il driver svedese ha completato un doppio prestigioso, aggiungendo alla “perla” ottenuta nel Filly con Tenerife la vittoria nella prova principale del pomeriggio. Il portacolori del signor Luigi Lettieri è partito prudente, lasciando che le posizioni al comando si definissero: è partito velocissimo Turno di Azzurra scavalcando Testimonial Ok che poi l’ha rilevato al comando, mentre Totoo del Ronco ha ripiegato in terza posizione. Ad un giro dal termine Goop ha rotto gli indugi i tempi e con un parziale secco ha strappato il comando a Testimonial, lasciando il “cerino” della scomoda posizione allo scoperto a Tesoro degli Dei: per Pippo Gubellini, che a questa corsa intitolata a papà Edoardo teneva in in maniera particolare, la corsa è diventata impossibile e a metà retta il suo cavallo ha detto basta, aggirato da Traders (che alla fine aveva chiuso da favorito) che però non era centratissimo di meccanica e appena in dirittura è sbottato di galoppo. Intanto, mentre Timone Ek e Goop salutavano la compagnia trasformando la retta in una passerella trionfale, Totoo del Ronco si avventava su Testimonial Ok precedendolo per il secondo posto. Quarto posto a Tuono di Azzurra, che ha così regalato alla scuderia Incolinx dell’ingegner Diego Romeo un’altra grande soddisfazione a pochi minuti dal trionfo di Saent nel Derby romano di Galoppo. Troja D’Asolo è terminata al quinto posto, con tante recriminazioni per uno schema che non l’ha certamente favorita: ancora dietro sull’ultima curva, la cavalla allenata da Holger Ehlert ha dovuto spostare a centro pista e ha finito in piena spinta, recuperando tante posizioni.