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Bambin (A.Farolfi) vince il clou di venerdì con una prestazione stratosferica (Foto Dena - Snaitech)
Come cresce Bambin! All’Ippodromo Snai La Maura fa suo il Premio Erika Bi nel venerdì di corse. In luce anche Daphne Wise L
3 Marzo 2023

Il 2022 è stato un anno “di grazia” per il team di Divignano, con la ciliegina (e che ciliegina!) rappresentata dalla vittoria nel Derby e numeri impressionanti soprattutto con i cavalli di 2 e 3 anni. L’annata in corso sembra confermare l’eccezionale rendimento della scuderia di Mauro Baroncini che si è aggiudicato già tre Gran Premi grazie all’esplosione di Becoming e alla conferma di Desiderio D’Esi. Ma la bontà del lavoro si vede anche nella capacità di migliorare il rendimento di tutti gli effettivi, anche quelli che non sono in copertina negli eventi di cartello. In questo convegno ne abbiamo avuto due esempi, eclatante in particolare quello di Bambin nel Premio Erika Bi, l’handicap a resa di metri per cavalli di cat. C/E/G che rappresentava la prova di cartello. Il figlio di Nesta Effe è sempre stato un buon soggetto, capace di vincere 17 delle 31 corse sin qui disputate ma oggi si è mostrato in una dimensione “diversa”, da cavallo pronto per altre ribalte o, magari, per una trasferta in terra straniera. Reduce dal passo falso di domenica scorsa, il portacolori della Elite Horse confermava che le voci sul suo conto avevano un solido fondamento: Bambin si avviava a 40 metri dallo start ma al km (volato dalla testa in 1.11, quindi per lui una misura “supersonica”) era già prevalente sul malcapitato Ulisse Leo, lo volava via e nell’arrivo comprensibilmente più lento restava in netto vantaggio chiudendo a media di 1.11.7 sui 1690 metri. Una “mostruosità”, semplicemente. Respinto al via da Ulisse Leo, Axe Zack provava a muovere sulle tracce del vincitore nel mezzo giro finale ma non riusciva mai a farsi realmente minaccioso, mentre più indietro, sull’errore all’ingresso in retta di Southern Mazzarati, era terzo Victor Leo.

A rafforzare quanto detto in precedenza c’è stata anche la vittoria di Daphne Wise L nel Premio Zenson Bi. Cavalla di mezzi ma fallosa, reduce da quattro r.p., la figlia di Muscle Massive alla prima uscita per il team tornava a fare percorso netto e ritrovava la vittoria: la portacolori di Leonardo Vastano doveva forzare in avvio per superare l’opposizione di Demetra Gas, ma una volta in testa non era mai impensierita dai rivali e poteva completare tranquillamente il suo percorso di testa a media di 1.14.4, nuovo personale. Demetra Gas correva bene, considerato che per l’allieva di Lorenzo Baldi si trattava di un “piccolo” rientro, e conservava la seconda moneta su Donna Cast, che si industriava al largo nell’ultimo giro e si manteneva in quota sino in fondo.

Che tutto vada a gonfie vele per il trainer milanese lo dimostra anche la vittoria di D’Annunzio Fi nel Premio Toss Out, la prova di apertura riservata ai 4 anni, che il portacolori di Roberto Petriello ha fatto sua grazie all’errore in retta della giocata Delinda Lubi che era lanciata verso la terza vittoria consecutiva. Sfortunata la cavalla di Fausto Barelli, che ha motore notevole ma anche una meccanica delicata: le ultime due vittorie sembravano aver risolto i problemi, ma evidentemente c’è ancora qualcosa da sistemare. D’Annunzio Fi si imponeva a media di 1.13.8, mentre a largo intervallo Donnie Darko Font, unico superstite, chiudeva secondo. In errore sulla prima curva aveva sbagliato Dynamic Flight Lf nel tentativo di contenere Delinda Lubi.

Per Alessandro Gocciadoro c’è invece ancora tanto da fare con Expo Wise As: lo stimato figlio di Ready Cash ancora una volta non ha superato la fase iniziale confermando le difficoltà palesate nelle precedenti uscite. Con il favorito subito fuori gioco, aveva semaforo verde Explosive Bar, che pure non è esattamente una “santarellina”: oggi la cavalla di Fausto Barelli con Pietro Gubellini in sediolo è andata via liscia, si è ritrovata in testa sull’errore di Edin de Daltri, ha completato il km in 1.22 e logicamente non ha avuto difficoltà a portare a casa il risultato, a media di 1.17.8. Insomma, la corsa più facile di così non poteva venire. Al secondo posto l’appostato Edison Vez su Enterprise Wise L.

Alessandro Gocciadoro raddrizzava un pomeriggio sino a quel momento infelice con il successo di Bythebrook nel Premio Pecos Bi: nessun problema per lo svedese di Leonardo Cecchi che ribadiva le doti già messe in mostra a Roma al debutto italiano: il figlio di Googoo Gaagaa è un eccellente partitore, sa farsi graduare come un motorino ma sa anche chiudere forte, e così la corsa ha regalato ben poche emozioni perché l’importato ha controllato comodamente sino in retta dove ha salutato i rivali per vincere a media di 1.12.3: secondo dal via, Cupido Cup ha sfruttato lo schema per salvare il piazzamento dall’affondo finale di Batman Ross, in progresso, mentre Volnik Du Kras si è avventurato all’esterno scoperto ed è calato nel finale.

Il ritiro nell’imminenza della partenza di Elodi’ Mabel (molto giocata) ha cambiato il volto al Premio Darwin Bi, la prova sui 1650 metri per femmine di 3 anni: non sappiamo come sarebbe andata a finire con la presenza della cavalla di Barelli, intanto però va registrata l’ottima ricomparsa di Esterel Gi: l’allieva di Andrea Guzzinati rientrava dalla bella vittoria di due mesi fa e ha risposto subito presente strappando al via per superare Euphobia (28.8 il primo quarto), ricaricando le pile e poi ribattendo al pressing di Ecstasy per svettare a media di 1.14.8 (nuovo personale). L’allieva di Alessandro Gocciadoro è l’altra nota lieta della corsa: annunciata in progresso dal suo preparatore nell’intervista pre corsa, la figlia dei Vitruvio riusciva a completare il suo primo percorso e rimaneva in quota nonostante un ultimo giro all’esterno scoperta. Al terzo posto Eveline Bar.

Stavolta ai gentlemen toccava la prova di chiusura: nel Premio Memory Gams la favorita Castellamzam Sa con Marco Castaldo (per il training del fratello Massimiliano) sapeva onorare il ruolo di favorita, andava subito in testa ma soffriva più del previsto per respingere il pressing di Carlitos Zs, alla fine preceduto di misura a media di 1.14.4: più indietro Chanel Des regolava per il terzo posto Charlize Run Moon.