Due condizionate sui 1400 metri in pista media per i giovanissimi, divisi per sesso, al centro del convegno di martedì a San Siro. La miglior impressione l’ha prodotta Amalaura nel Premio Boffalora, la prova riservata alle femmine: già al debutto la portacolori della scuderia Incolinx aveva fato intendere di poter essere un interessante prospetto e oggi, con il netto progresso dettato dall’esperienza, ha confermato di poter pensare in grande. Con Fabio Branca in sella, l’allieva di Alduino e Stefano Botti ha seguito tranquilla Lethal Effusive, si è presentata facile in retta ai lati della rivale e si è poi staccata con un allungo perentorio ai 350 finali. Nonostante i chili da rendere, Sofy Bell ha risolto la volata per il secondo posto su Lethal Effusive e Raven’s Love.
Tra i maschi nel Premio Tramuschio il favorito Che Pazienza si è visto imporre l’alt da Mohawk Warrior, ennesimo brillante 2 anni presentato da Antonio Marcialis quest’anno. In quarta posizione, il portacolori della signora Barbara Dondero montato da Gabriele Malune ha pizzato lo scatto a metà retta e nei 100 finali ha disposto chiaramente del rivale, in testa dal via. Tra i due ha lottato sino in fondo Miracle of Love, chiudendo terzo.
I 2 anni era protagonisti anche nel Premio Canobbio, una “maiden” sui 1000 metri che l’ospite Cioe ha risolto con una bella interpretazione di Luca Maniezzi: il “presidente” in sella al cavallo di Antonio Peraino ha mosso ai 400 finali passando in vantaggio insieme a La Fata Silente, si è sbarazzato della rivale e ha eluso la ricorsa di Dafne dei Grif e Luke Skywalker, entrambi con qualcosa da recriminare: la femmina per un percorso poco pulito nei 300 finali, il maschio di Luciano Vitabile per un leggero cross subito al via. Quarta e con qualche recriminazione anche la giocata Rugiada Preziosa, pure lei senza troppo spazio nei 200 finali.
En plein dei portacolori di Francesca Turri (e naturalmente di Marco Gasparini come trainer) nel Premio Giussano, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni e oltre. Unica 3 anni al via, Papaveri Rossi (Mario Sanna in sella) ha confermato i progressi centrando la prima vittoria della carriera dopo due valida piazze d’onore: la figlia di French Navy con Mario Sanna in sella ha mosso dalle retrovie a centro pista e ha proposto le battute migliori sorvolando nei 100 finali il battistrada Benazzi, in netto calo nell’ultimo furlong. Chitarrista è sbucato tra i cavalli risolvendo di misura la volata per il secondo posto sull’ottimo Heartofthesea.
Sentiero Lucente per un attimo ha dimenticato i tanti problemi che lo condizionano e ha siglato la quarta eliminatoria del San Siro Sprint, sui 1200 metri: con Federico Bossa in sella, l’allievo di Pierluigi Giannotti (per i colori della scuderia Wave nota agli appassionati di trotto) ha piazzato lo scatto risolutore ai 300 finali sorvolando Galpo, che aveva animato la prova dal via prima ai lati di Diavolaccia, poi passando in vantaggio a metà corsa: l’allievo di Mario Migheli ha comunque salvato il secondo posto da Happty Queen.
Seconda vittoria nelle ultime tre uscite per Jar Jar Binks, e ancora in una prova abbinata alla scorsa Tris Quarte’/Quintè: Dopo il recente successo fiorentino, l’allieva di Camila Trapassi ha concesso il bis nel Premio Fine Stagione, l’handicap sui 1600 metri in pista media che ha concluso la riunione. Appostata subito dietro il battistrada Baffonero, Jar Jar Binks (con Maikol Arras in cabina di regia) ai 400 finali ha trovato un comodo varco e nell’ultimo furlong è passata allungando sicura verso il traguardo. Mr Gualano si è aggiudicato la seconda moneta finendo forte al largo di tutti, mentre Checkmark ha rimontato per il terzo posto Baffonero, in calo nei 200 finali. A completare il podio del Quintè Folki, che ha avuto problemi di “traffico” mentre avanzava lungo lo steccato.