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Il netto primo piano di Deep Purple Grif (C. Ferranti) nel Premio Isle of Tino (Foto Rosellini . Snaitech)
Deep Purple Grif, che musica!
18 Giugno 2022

Otto le corse in programma nel sabato al Sesana di Montecatini. Clou della serata il Premio Isle of Tino, una prova a resa di metri per cavalli di 3anni che nei preventivi della vigilia vedeva Juan Carlos Gifont allo start nel ruolo di possibile lepre e il penalizzato Deep Purple Grif in quella di “cacciatore”. Una partenza un pò caotica vedeva però il francese di Francesco Alessandrini brevemente incerto nella giravolta, il che induceva il suo inteprete Edoardo Baldi ad agire con prudenza sistemandosi a centro gruppo: Deep Purple Grif invece partiva molto bene dal secondo nastro e già dopo 250 metri era ai lati della battistrada Dakota Fanning: al cavallo di Enrico Fiaschi guidato da Cesare Ferranti bastava pigiare sull’acceleratore sul penultimo rettilineo per liquidare in breve la labile battistrada, passare in testa e allungare sicuro verso il traguardo, tagliato a media di 1.17.1 sui 2060 metri, confermando la spiccata propensione per questo genere di gare. Juan Carlos Gifont si lanciava sulle tracce del vincitore nel mezzo giro finale ma non riusciva a farsi pericoloso e si doveva accontentare del secondo posto davanti alla compagna di nastro Dessie dei Grif.

Gentlemen in apertura impegnati nelle due prove del Trofeo delle Regioni. Nella prima batteria Rebecca Dami metteva nel sacco i rivali con un perfetto percorso di testa in sediolo a Vento del Pino: il cavallo di Riccardo Pezzatini era il più veloce nella giravolta, addormentava il ritmo permettendosi un primo km sul piede dell’1.23, poi naturalmente cambiava marcia sul penultimo rettilineo e con 600 finali in 43 non si faceva minacciare. Successo a media di 1.18.9 sui 2040 metri e pugno al cielo per la brava amazzone toscana, che a Montecatini è già al quarto successo stagionale (con uno strike rate del 50%). Blancka subiva uno svolgimento tattico contrario, anche a causa dell’anticipo dell’appostato Really Dl, ma con caparbietà emergeva al secondo posto sopravanzando nel finale il citato rivale.

Nella seconda batteria Urbe del Ronco e Matteo Angeloni provavano a emulare Vento del Pino: il cavallo di Felice Facci andava ancora più piano del vincitore della prima prova (primo km in 1.24) e chiudeva anche più forte, ma per sua sfortuna acquattata in scia c’era una Aurora Key reattiva come nei giorni migliori: la cavalla di Salvatore Mattera affidata a Stefano Baldi non perdeva la scia del battistrada neppure nella brusca accelerazione sul penultimo rettilineo e poi in retta, sfruttando la preferenziale, lo “impallinava” proprio in zona traguardo, in 1.20.1 sui 2040 metri, media condizionata dal ritmo soporifero della prima parte di gara. Super Op nonostante un coraggioso percorso esterno si manteneva in quota e chiudeva terzo.

Gentlemen protagonisti anche nel Premio intitolato a Soberania e grande prestazione di Athena Grif: affidata a Guido Gnoffo, la cavalla allenata da Enrico Fiaschi (due successi nel pomeriggio) strappava il comando a Zax Club dopo 500 metri violenti ma nonostante la spesa non indifferente, nei 600 finali era capace di ribattere agli attacchi di Tajari e di scrollarsi di dosso il rivale in retta per vincere a media di 1.15.1. Tajari arrivava un pò in affanno ma salvava il secondo posto dal buon finale di Brezza Grad, mentre Volo Rivarco Op sbagliava nei metri finali gettando al vento il quarto posto.

Altro percorso d’avanguardia portato a compimento era quello di Demetrio Ama nel Premio Looney Tunes: il cavallo di Holger Ehlert guidato da Alessandro Muretti sfruttava il numero per rientrare al via ai rivali, completava un km in 1.12 e poi allungava sicuro per vincere netto a media di 1.18.2, anche perchè il più immediato inseguitore, Dante dell’Est, si gettava di galoppo a metà dell’ultima curva: restava così secondo Dumas Lg, che si era fatto avanti dopo 600 metri, mentre Duca Petral completava il podio.

La scuderia di Antonio Velotti attraversa un ottimo momento di forma, l’ennesima dimostrazione è arrivata da Catone Rishow nel Prremio Lotar Bi: nelle mani sicure del suo preparatore, il figlio di Exploit Caf ha anticipato nella fase iniziale le mosse di Cezanne Grif sfilando su Cloney Grad e confinando al largo il rivale guidato da Cesare Ferranti: Catone Rishow ha poi gestito sicuro sino in fondo, vincendo in assoluto controllo e senza pigiare sull’acceleratore, a media di 1.15.2. Cezanne Grif si è dovuto sobbarcare un percorso costantemente all’esterno scoperto ma ha saputo chiudere secondo sfuggendo di poco a Chris del Ronco, fattosi sotto per corsie esterne sull’ultima curva.

L’ennesimo coast to coast della giornata riusciva pure a Crisallen nel Premio Sugar Rey: la cavalla allenata e guidata da Roberto Biagini si esprimeva a media di 1.16.5, sciorinando un bello scatto in retta che le permetteva di fare passerella nei metri finali centrando il sospirato primo successo della carriera: Clark Cable Olm sfruttava la scia della vincitrice per emergere al secondo posto rientrando a Chanel dei Colli, invece impiegata per linee esterne.

Tutto facile per il favorito Belgique Best nel Premio Tedo Fks, l’invito sui 1640 metri per cavalli di 5 e 6 anni: corsa messa in cassaforte dopo mezzo giro, il tempo necessario al cavallo di Alessandro e Edo Baldi per sfilare al comando: il resto era ordinaria amministrazione, portata a termine a media di 1.16.0. Bilu’ Leo lasciava strada al rivale e ne teneva la scia più a lungo possibile, gestendo poi il secondo posto davanti a Bimba Capar.