Ad aprire il penultimo convegno della stagione era il Premio Ettore Bocconi, handicap ad invito sui 2400 metri in pista grande riservato ai cavalieri e alle amazzoni. In ottima condizione da diversi mesi, Legat ha trovato un meritato primo piano sulla pista milanese. In assenza di un battistrada naturale, è stato proprio il cavallo allenato da Graziano Verricelli ad assumersi il compito di indicare la via: Giovanni Parri ne ha dosato alla perfezione le energie e in dirittura, con i rivali schierati a ventaglio nella volata finale, il portacolori del signor Riccardo Giuliani ha piazzato progressione lunga ed efficace e negli ultimi 100 metri si è finalmente staccato dagli inseguitori. Il grigio Zurbaran ha approfittato del ritmo blando per portarsi ai fianchi del battistrada, in dirittura per un attimo ha pure dato l’impressione di poter prevalere, poi quando Legat ha trovato la migliore azione e si è staccato, ha difeso con grinta il secondo posto dall’affondo di Twilight Zone, che non ha trovato nel terreno buono il miglior alleato. Atomic Law e Bibock si sono lanciati per le linee interne ma non sono riusciti ad agganciare i primi.