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L'arrivo in beata solitudine di Elisa Again nel Premio Zanoletti (Foto Dena - Snaitech)
Elisa Again con stile
27 Aprile 2019

Sabato da San Siro dedicato totalmente alle corse in piano. Sei le corse in programma, con riflettori puntati sul Premio Alberto Zanoletti da Rozzano, una condizionata per femmine di 3 anni sui 2000 metri in pista media: sfortunata nel Premio Alberto Chantre, Elisa Again si è rifatta con gli interessi guadagnandosi con buona probabilità il pass per le Oaks. Per evitare i problemi di “traffico” che ne avevano condizionato la prova di rientro, Andrea Mezzatesta ha mantenuto l’allieva di Raffaele Biondi in ultima posizione per poi iniziare una lunga progressione al largo dello sparuto gruppetto di partecipanti: Elisa Again ha risposto piazzando una progressione notevole ed è passata netta ai 250 finali scavando alla fine un solco di ben sei lunghezze su quella Cima Fire che l’aveva preceduta  nel precedente confronto: la portacolori della scuderia Cocktail, superata nella fase iniziale da Sweet Chili, si è riproposta in retta ma non è riuscita ad arginare la progressione imperiosa della vincitrice, restando comunque seconda a largo intervallo sull’altra Dioscuri Rose And Crown.

Perfetto percorso d’avanguardia di Sugar Beat nel Premio Lady M, la maiden sui 1700 metri in pista media per femmine di 3 anni: conquistato subito il comando delle operazioni, Dario Vargiu ha gestito al meglio le energie della portacolori della scuderia Effevi che in retta si è distesa sfuggendo chiaramente alla compagna di training Dragalma, finita bene a centro pista davanti a Perfectly, un pò calata dopo aver provato l’aggancio alla battistrada. Poco incisiva invece l’attesa Neolitica.

Alla settima corsa della carriera, Ser Geims si è tolto la qualifica di maiden imponendosi nel Premio dei 3 anni, l’handicap sui 1700 metri in pista media. Cavallo di mezzi ma ancora piuttosto acerbo – d’altronde lo si era già visto all’ultima uscita e lo ha confermato nell’intervista nel dopocorsa il suo interprete Ivan Rossi – l’allievo di Ridha Haboubi ha però un potenziale più che discreto: sfruttando un  varco interno, Ser Geims è progredito lungo lo steccato in retta per guadagnare la scia di Picedo e dominarlo nell’ultimo furlong. Picedo (che al via dopo breve lotta si era dovuto adeguare al secondo posto dietro No Boarding) era passato ai 450 finali ma nelle ultima battute ha accusato lo sforzo subendo, oltre al vincitore, anche il bel finale di Sopran Dante. Male Askill e Star Fruit, calate a traguardo lontano.

Le linee parlavano chiaro, e alla fine No Pasaran ha meritatamente trovato la sua corsa siglando il Premio Razza Ticino, la maiden sui 1600 metri in pista media per cavalli di 3 anni: montato con fiducia da Silvano Mulas, il cavallo allenato da Bruno Grizzetti si è mantenuto sempre sui primi e ha poi allungato deciso ai 250 finali, sfuggendo chiaramente ai rivali. Tra questi è emerso buon secondo Number One Run, venuto in progressione da fondo gruppo, mentre Happy Wind con bel recupero finale ha stampato sul filo di lana la novità Machell Place (molto seguito al betting) per il terzo posto.

Su un terreno ideale, Amintore si è esibito in un sicuro percorso di testa dominando da cima a fondo il Premio Desio, l’handicap sui 1600 metri in pista media per cavalli di 4 anni: Claudio Colombi ha assecondato il cavallo allenato da Maria Moneta che, libero di impostare il ritmo, ha subito preso qualche lunghezza dai rivali e con un ulteriore allungo in dirittura non si è mai fatto minacciare. Anacleto e Lord Of Rome, i più immediati inseguitori dal via, hanno accusato lo sforzo in retta, così alle piazze sono andati il solito regolarissimo Streetcore e un Roman Spectrum con qualcosa da recriminare perché ha faticato parecchio prima di trovare il varco.

Nel Premio Bovisio Masciago, l’handicap di chiusura sui 2000 metri in pista media riservato a cavalli di 4 anni e oltre, Giausar e Fabio Branca hanno difeso il successo con le unghie e con i denti dall’assalto finale di Linder, presentatori “cattivo” all’attacco del portacolori della scuderia Incolinx: ben gestito da Fabio Branca, Giausar ha temporeggiato sino ai 300 finali ai lati del battistrada Capo San Martino e poi ha saputo tenere testa all’assalto del rivale salvando un minimo vantaggio, mentre Universo Sprite ha concluso terzo, un pò sacrificato tra i due nella fase finale.