Dopo il trotto martedì, ecco che anche il galoppo milanese si è rimesso in marcia per una stagione autunnale che si annuncia molto intensa. Subito un programma interessante per questa giornata inaugurale. Oltre a essere la prova più ricca, il Premio Emilio Trenta, la condizionata sui 2200 metri in pista grande per le femmine di 3 anni e oltre, ha regalato un arrivo a fruste alzate di grande intensità tra quelle che erano le due preventivate protagoniste della vigilia e dunque si aggiudica a buon diritto la “copertina”. Elisa Again, la splendida portacolori del signor Luigi Roveda, ancora una volta ha confermato tutta la solidità di rendimento che ne ha sin qui caratterizzato la carriera. Merito delle qualità della cavalla, certamente, ma anche del team Biondi che ne cura meticolosamente la preparazione e di Andrea Mezzatesta, che sa come tirarne fuori il meglio. Al rientro dal secondo posto nel Giubileo Gr. 3 dietro l’invader Stex, Elisa Again trovava un’avversaria dalla condizione più avanzata come Cima Fire: la portacolori della scuderia Coktail ha provato a sfruttare questo vantaggio giocando d’anticipo sulla favorita: a metà dirittura ha superato all’interno la battistrada Agnes e ha organizzato la difesa lungo lo steccato. Elisa non ha perso tempo ed è così cominciato un bellissimo duello tra le due, vibrante e incerto almeno sino ai 50 finali dove infine la figlia di Champs Elysees è passata di forza sulla rivale che pure ha venduto cara la pelle. E questo potrebbe essere solo il primo episodio di una rivalità che potrebbe animare il prosieguo della stagione. Agnes ha esaurito presto il ruolo di pacemaker, Sugar Beat ha provato sinché ha potuto a restare agganciata alle prime due e ha poi badato al terzo posto.
La prova gemella era il Premio Riccardo Zanocchio, un appuntamento di tradizione che, seppure stringato nel numero di partenti, era reso particolarmente interessante dal rientro di Agente Segreto direttamente dal Derby 2019. Il portacolori della Incolinx ha corso bene, considerata la lunghissima inattività: dopo aver tenuto nel mirino la coppia di testa formata da Full of Lying e Aurelius In Love, l’allievo di Nicolo’ Simondi ha mosso deciso all’attacco ai 400 finali ed è passato, ma nell’ultimo furlong l’altro rientrante Keep And Love lo ha liquidato con estrema facilità e si è preso tutta la scena. Vittoria netta, quella del portacolori della Scuderia New Age, che non correva da secondo posto nel Felice Scheibler dello scorso ottobre: già a metà retta si vedeva che galoppava facilissimo nella scia del rivale, e appena richiesto da Fabio Branca il cavallo di Alduino e Stefano Botti è passato netto vincendo con il minimo sforzo. Per il terzo posto Full of Lying si è salvato da Giausar, finito forte dopo aver faticato a reperire lo spazio per sprintare.
Altra prova di tradizione era il Premio Nico e Vittorio Castellini, l’handicap sui 1800 metri in pista media per i cavalli di 3 anni e oltre. I titoli migliori li aveva Zio Reginaldo, che nonostante il top weight si è assunto l’onere di fare l’andatura: il cavallo di Alduino Botti ha potuto impostare tranquillamente il ritmo nella prima parte di gara, poi in retta si è lanciato in una lunga progressione senza riuscire a scrollarsi di dosso gli immediati inseguitori ma a sua volta senza cedere di un metro, sostenuto con la consueta energia da Dario Vargiu, e alla fine ha mantenuto una testa di vantaggio su Rock Tango che anche al betting era considerato la principale alternativa. All’interno, con un percorso non troppo pulito, ha chiuso terzo a contatto Gavila su Passerotto.
Se n’erano perse le tracce dopo il tentativo francese nel Miesque Gr. 3 dello scorso ottobre a Maisons-Laffitte, dopo essere balzata agli onori delle cronache autunnali con la vittoria in una condizionata milanese e la conferma nell’Ubaldo Pandolfi Listed a Roma. Rieccola, Sopran Ival, a reclamare un ruolo di primo piano tra gli sprinter di 3 anni e, in prospettiva, anche tra gli anziani. La portacolori di Leonardo Ciampoli è stata autrice di rientro molto brillante nel Premio Blue Carillon, la condizionata sui 1100 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni: con in sella Marcello Belli (che l’aveva già montata nel precedente successo milanese), la figlia di Iwawood ai 400 finali si è portata in prima linea, è passata nell’ultimo furlong allungando bene e mettendosi fuori dalla portata di Sentiero Lucente. Merito a Bruno Grizzetti di averla ripresentata in ottima condizione dopo la lunga assenza. Ottima impressione ha destato anche Sentiero Lucente: l’allievo di Nicolo Simondi è rimasto invischiato nelle posizioni di coda liberandosi solo ai 400 finali, e quando si è ingambato ha recuperato tantissimo sulla vincitrice cogliendo il secondo posto su Limited Edition, a sua volta positivo visto che aveva dato vita al parziale iniziale con Lakshman ed è rimasto nel vivo della corsa sino alla fine. Note positive per Grizzetti anche dall’altro rientrante Agiato, confortante quarto al traguardo, mentre la delusione è arrivata dal favorito AIr Comfort, che pure aveva trovato le attenzioni degli scommettitori: sudato al tondino, poco brillante alla sgabbiata, il portacolori dei Borsani ha provato a recuperare ma è apparso presto in difficoltà.
Pesino+Mario Sanna, un’equazione molto spesso vincente: così è stato anche nell’Handicap Limitato sui 1500 metri in pista grande intitolato alla memoria di Mirko Marcialis, dove il jockey sardo ha condotto ad un perfetto percorso d’avanguardia lo scarico Najmuddin: il portacolori della Nathan City allenato da Maria Moneta ha imposto ritmo selettivo tenendo il gruppo in fila indiana e in retta non ha mai mollato di un metro controllando tutti i tentativi dell’appostato Amyntas, che ci ha provato vanamente nei 300 finali. Tempus Iggannadu e il favorito Dulciboy hanno un pò fatto a spallate in retta, alla fine il grigio ha preso il sopravvento sul rivale e ha chiuso al terzo posto mentre il portacolori della Bluebery ha mollato nei 100 finali.
C’erano poi da vedere due prove per debuttanti di 2 anni sui 1500 metri in pista media. Nel Premio Marentino, la prova riservata ai maschi e castroni, il favorito Air Bud ha provato la corsa di testa respingendo la puntata di Calaloo e poi tentando la lunga progressione in dirittura. Tutto bene sino ai 400 finali, poi sono cominciate le “magagne” dovute alla giustificabilissima inesperienza con il figlio di Helmet che ha cominciato a sbandare verso l’esterno. Inutili sono stati i tentativi di Gerard Mosse di rimetterlo in riga, alla fine è arrivata inesorabile la rimonta di Sopran Poseidone, ben sostenuto da Ivan Rossi, che ha regalato a Leonardo Ciampoli e Bruno Grizzetti il primo dei due successi del pomeriggio. Una vittoria sicuramente maturata per evenienze favorevoli, ma comunque da valutare in prospettiva visto che il fratellastro di Sopran Artemide era annunciato ancora indietro di condizione e dunque potrebbe avere margini di progresso anche consistenti. Terzo Calaloo, più indietro September Morn e Ariadeno, staccato Avalest.
Sicuramente più appariscente è stata la vittoria della favorita Rainbow Bright nel Premio Ceserio, la prova gemella per le femmine: a centro gruppo, la portacolori di Stefano Botti ha atteso i 350 finali per piazzare la progressione, e quando Dario Vargiu l’ha sollecitata ha mostrato di saper mulinare davvero bene le gambe raggiungendo in pochi tempi di galoppo Bias Power sorvolandola nei 100 finali. Ottima impressione per questa figlia di Awtaad e Shanooan, da attendere alla controprova già alla prossima uscita. Bias Power aveva provato a pungolare la battistrada Many Kisses, è tornata alla carica in retta ed è passata di slancio ai 300 finali ma poco ha potuto contro la progressione superiore della vincitrice. A qualche lunghezze Sister Night ha concluso al terzo posto sul calo drastico di Many Kisses.
In chiusura infine il Premio Dezzo, un incerto handicap sui 1400 metri in pista dritta valido come TQQ: a ridosso delle prime posizioni, Value (con Sergio Urru in sella per il training di Michelino Bebbu) ha sfruttato a dovere la buona sistemazione ponderale piazzando lo scatto ai 400 finali, passando in breve e tenendo bene sino in fondo. Buono il recupero finale di Kigalia, emersa al secondo posto mentre Sun Sea Bar ha salvato la terza moneta da Rosetta O’Hara e Augeval ha completato la combinazione del Quinte’.