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Gran Premio di Milano, l'edizione 2016 all'ippodromo SNAI San Siro è stato vinto da Dylan Mouth con in sella Lanfranco Dettori (Foto Dena - Società Trenno)
Gran Premio Milano, otto corse da non perdere
17 Giugno 2017

La grande attesa è terminata all’ippodromo SNAI San Siro. Mancano poche ore per godersi il Gran Premio di Milano e un convegno tutto da vivere perché pieno di emozioni. Si parte alle 12:30 con i cancelli aperti per l’ingresso gratuito del pubblico che potrà attendere fino alle ore 15:00, inizio prima corsa, per una colazione al Ristorante la Bouvette di Leonardo oppure un frugale pasto ai bar dell’ippodromo o alle postazioni Food Truck dislocati ai bordi della fontana. Chi avesse con sé i bambini, invece, può farli partecipare nell’area animazione ai giochi creati dalla Fondazione Francesca Rava.

Ma il cuore pulsante della giornata sono le corse. Si inizia alle ore 15:00 con la generazione più giovane, impegnata in una condizionata sui 1.400 metri di pista media per le femmine che puntano al Mantovani. BRUTAL FORCE ha subito fatto centro al debutto dimostrando una buona tempra da lottatrice nonostante un atteggiamento comprensibilmente verde, e sul progresso cui è attesa può chiudere i conti. Fine Dream e Red Impact hanno già provato la listed correndo in maniera dignitosa, mentre sarà il betting a dirci quanto possano essere pericolose le inedite Intello Kiss e Briateke.

Dopo le femmine di 2 anni è il turno dei maschi, per la condizionata gemella sui 1.400 metri in teorica preparazione del De Montel. Gruppo più numeroso rispetto alle femmine, con tre elementi che hanno vinto al primo e che meritano un ovvio rispetto e con Ebenezer Scrooge che piace un filo di più rispetto a Infinity Dreamer e Summer Festival, ma con la scelta finale che premia PIER CESAR, che ha fornito a sua volta una prestazione molto valida nella sua introduzione con relative promesse di poter offrire molto di più. Puck Di Breme può fare bene e il mercato ci dirà molto riguardo l’inedito Davanti San Guido.

Si comincia a fare sul serio dalla 3^ corsa con il Premio Giubileo, gruppo 3 sulla distanza intermedia dei 1.800 metri di pista grande per i 3 anni ed oltre. È una specie di rivincita generale del Vittadini, ma con un furlong in più e soprattutto con una situazione tattica presumibilmente differente,e di parecchio. In ogni caso CIRCUS COUTURE nella circostanza ha rispolverato il suo migliore standard e resta il logico punto di riferimento della contesa. Il compagno di colori Voice Of Love è il suo avversario più pericoloso rafforzando le chance di parecchio le chance di scuderia, e se il ceco Father Frost non mancherà di proporsi all’attacco, il vero terzo incomodo può essere Justice Well, a patto di un ritmo quanto meno dignitoso. 

Tutta da vedere l’edizione numero trentanove delle Royal Mares, listed sul miglio di pista grande riservata alle femmine di 3 anni ed oltre. La tedesca Dalila è uno spauracchio decisamente rilevante e il suo rientro in listed a Dusseldorf incute timore, ma stuzzica parecchio la giovane ALAMBRA, coraggiosa terza nelle Oaks e con lo speed giusto per essere altrettanto efficace su questa distanza. In ovvia prima linea c’è Mamma Ela, in una forma a dir poco terrificante che paga rendendo i chili, con Sadalmelik che dal canto suo verrà avanti dall’incoraggiante ricomparsa. Page One e Mooves sono altre due che meritano una citazione a parte.

E poi il clou di tutta la stagione, il Gran Premio di Milano, gruppo 2 sul miglio e mezzo di pista grande per i 3 anni ed oltre. Nessun giovane ha accettato l’ingaggio in una prova dal livello più che buono che, carta alla mano, vede FULL DRAGO e Way To Paris un gradino sopra il resto del gruppo. Sottilissima la scelta tra i due con Full Drago che è atteso in cospicuo progresso dal vittorioso D’Alessio e che era davvero piaciuto tantissimo quando arrivò secondo nel Jockey Club lo scorso autunno, meritandosi la nomination su quella impressione. Way To Paris dal canto suo arriva da un terzo posto con qualche recriminazione nell’Hedouville, una linea solidissima, con il franco-tedesco Moonshiner più dietro ma con mezzi e curriculum per pendersi la rivincita. L’inglese Wild Hacked è in progresso, ma gli serve un altro passo avanti per essere competitivo qui, e nessuno si dimentica di Time To Choose, sette volte a segno nelle dieci corse della carriera e con il sigillo del Presidente della Repubblica da mettere sul piatto. 

Questa è una delle due corse che l’Ippodromo di San Siro allestisce per i purosangue arabi, la President Of The UAE Cup, listed sul doppi chilometro per i 4 anni ed oltre. LIGHTNING BOLT deve rendere parecchi chili ma forma e riferimenti sono tutti dalla sua e lo collocano in una logica pole position. Il francese Worood non deve dimostrare niente a nessuno ed è l’avversario diretto, con a ruota Ramiz Al Aziz, che arriva da una sorprendente piazza d’onore dove ha chiarito di gradire i test di stamina più severi e in questo senso la pista di San Siro la servirà a dovere. Attenzione anche a Sudilesu, che ha vinto la condizionata di preparazione battendo qualcuno degli avversari odierni.

Tornano le femmine per il Paolo Mezzanotte, listed per le sole femmine anziane sui 2.200 metri di pista grande. Se non sarà match poco ci manca tra PLEIN AIR e la tedesca Night Music, con quest’ultima che ha vinto molto bene l’ultima mostrando un bel progresso, ma con la prima citata che in questo momento ha una struttura tecnica superiore che fa pendere dalla sua parte. Aury Touch ed Extremely Vintage seguono nella valutazione rimanendo inseparabili tra loro alla vigilia, mentre la vita sembra dura per le altre tre.

La super domenica all’ippodromo SNAI San Siro si chiude con un handicap di buona categoria per i velocisti di 3 anni ed oltre sulla distanza minima. La presenza di due schegge in avvio come Road Warrior e Cracking Choice assicurerà alla corsa un ritmo serrato, ovvero la situazione tattica perfetta per MUNFARRID, che può fare fronte al top weight che deve sopportare. Ilnassa e Diagon Drive hanno corso con lui nel comune ultimo ingaggio in una prova in cui è capitato un po’ di tutto, e attenzione a non sottovalutare Half Way, che prova ad alzare il tiro dopo un successo assolutamente perentorio.