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City Lux con Riccardo Pezzatini vince a sorpresa il Premio Nello Bellei 2022 (Foto Rosellini - Snaitech)
Nella 17^ edizione del Gran Premio Nello Bellei la favola di City Lux e Riccardo Pezzatini incantano l’Ippodromo Snai Sesana
10 Settembre 2022

Riccardo Pezzatini non dimenticherà facilmente la serata incentrata sul Gran Premio intitolato a Nello Bellei, ultimo del trittico di grandi eventi proposti dalla stagione estiva al Sesana, e non solo perché questa è stata la prima vittoria della carriera in una prova di Gruppo: City Lux, il cavallo che gli ha regalato il successo, è infatti un soggetto che il bravo Riccardo ha domato, cresciuto, rispettato e che allena e guida personalmente con grande passione e cura. Il figlio di Wishing Stone si è rivelato nel tempo un esemplare soldatino, in corsa dà sempre il massimo e soprattutto in questo ultimo scorcio di stagione aveva mostrato condizione al top. Immaginare che tagliasse per primo il traguardo contro i rivali odierni però era francamente difficile, e d’altronde la quota di 100/1 è eloquente, e invece la “favola” si è avverata: cavallo e driver hanno tirato fuori il meglio, approfittando di ogni centimetro della pista. Pezzatini sul penultimo rettilineo ci ha creduto, al mezzo giro finale ha spostato dalla terza posizione in anticipo su Conan Op, con il favore della curva è riuscito ad arginare la progressione del rivale in terza ruota e in retta si è ritrovato in vantaggio sull’errore di Croizeross (che intanto aveva debellato la resistenza della battistrada Collier). Mano a mano che il traguardo si avvicinava, il sogno di City Lux diventava sempre più concreto e alla fine il successo è arrivato, salutato dall’urlo liberatorio del suo interprete con tanto di frustino lanciato al cielo, a media di 1.14.3. Enrico Bellei ci teneva logicamente a vincere per l’ennesima volta la prova intitolata al padre: probabilmente sul penultimo rettilineo il figlio del vento, che con Conan Op si trovava in terza pariglia all’esterno, avrà pensato di avere i rivali più pericolosi alle sue spalle, ma come tutti non aveva fatto i conti con la sorprendente prestazione del vincitore. Conan Op ha affrontato in terza ruota i 500 finali avvicinando i primi, in retta ci ha provato ma si è scontrato con la grinta del vincitore e si è dovuto accontentare dell’ennesimo piazzamento in una prova di Gruppo (il quinto consecutivo se si considera anche il quarto posto di Torino). Cherie Vit ha seguito le orme di Conan Op ed è finita bene tra i cavalli in retta al quarto posto, mentre Cralgido Sm dall’ultima posizione ha provato a progredire in quarta ruota sull’ultima curva e in retta è ancora finito bene, quarto su Canarino Jet all’interno. Scoperto dal via, prima a scortare Collier poi aumentando il pressing sulla battistrada sul penultimo rettilineo, Croizeross si è gettato di galoppo al termine della curva finale quando era passato al comando ma con City Lux e gli altri ormai incombenti al suo esterno. Il favorito Corsaronero Font è partito piano e ha rotto improvvisamente al km.

Enrico Bellei si può consolare con il ritorno al successo di Ursus Caf nel Memorial intitolato a Davide Baldi, la prova sui 1640 metri per anziani di cat. C/D. Vincitore solo lo scorso marzo del triestino Premio Giorgio Jegher, il cavallo allenato e guidato da EB è tornato a mostrare la sua classe dopo periodo non esaltante: sicuramente agevolato dagli errori nella fase iniziale di Volnik du Kras, Zimmy Cub e Ambra Matto, il portacolori del signor Salvatore Giannusa ha solo dovuto badare ad anticipare le mosse di Burraio Op e a gestire bene i tempi dell’attacco alla battistrada Zenyatia Lux, cosa che naturalmente Bellei ha fatto nel migliore dei modi: in retta Ursus Caf è passato e ha controllato l’agguato del rivale di Matteini, respinto a media di 1.14.

Quasi tutte le corse della riunione erano intitolate a cavalli legati al nome di Nello Bellei. Nel Premio Sperlak, la condizionata sui 2040 metri per i 2 anni, il favorito Enea Tav ha saputo rispettare il pronostico dominando dal primo all’ultimo metro: in testa il cavallo di Gennaro Casillo guidato da Antonio Di Nardo ha potuto gestire a piacimento il ritmo completando un primo km in 1.23, ha allungato sul penultimo rettilineo e nel finale ha controllato senza problemi i rivali svettando in un complessivo 1.20.1 Al secondo posto è emerso Eolo Op, che sull’ultima curva ha approfittato dell’allargamento di Eastwood Bi per rimontarlo all’interno: Ellington Treb ha provato ad avventurarsi all’esterno ma è calato a traguardo lontano.

Gennaro Casillo e Antonio Di Nardo si sono poi ripetuti nel Premio Sem, la condizionata sui 1640 metri per cavalli di 3 anni. Dal suo arrivo nelle scuderie del trainer campano, Demon si è trasformato in una gioiosa macchina da guerra: stasera ha centrato il quinto successo nelle ultime sette uscite, sfondando dopo 700 metri su Diva delle Badie e poi imponendo il suo passo ai rivali per vincere netto a media di 1.14.2. Diva delle Badie probabilmente non era al top, ha faticato a tenere la scia del vincitore ma ha provato almeno a difendere il piazzamento, in retta però è stata superata all’interno da un sorprendente Dagru’ di Meletro ma soprattutto da Dirty Dancing, che è finita forte a centro pista in retta emergendo al secondo posto.

Altro arrivo a sorpresa si è avuto nel Premio Valpiana-Irma Ciacalli, l’handicap ad invito valido come Tris/Quartè/Quintè che la regolarissima Zefanina ha saputo far suo: abile interprete di queste corse come pure il suo trainer/guidatore Orlando Orlandi, la figlia di Algiers Hall dalla terza posizione in corda ha assistito da spettatrice interessata ad uno svolgimento piuttosto movimentato, poi è entrata in azione al mezzo giro finale scattando in anticipo su Blasco Real e in retta è passata resistendo al rivale a media di 1.16.1 sui 2040 metri. Blasco Real si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre l’animatore Ubi Boko Sm ha sbagliato in retta gettando alle ortiche il terzo. Baldi Star e Abramo Petral hanno così completato la combinazione Quintè che ha visto mancare i favoriti: Albachiara Dipa si è gettata di galoppo nella fase iniziale, il penalizzato Attenti Al Lupo ha provato l’azione di forza passando al comando dopo 400 metri velocissimi ma ai 500 finali ha detto basta.

Continua a vincere e convincere l’interessante Emma dei Veltri: nel Premio Scellino la puledra di Tiberio Cecere affidata a Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata ha centrato il terzo successo in altrettante uscite, passando facilissima in retta dopo partenza prudente. Quarto finale in 29.8 e media complessiva di 1.16, ma finendo in piena spinta, segno che nel motore c’era ancora tanta benzina. Eagle Prav (giocato) ha provato a far pesare la risalita alla rivale ma in retta è calato, battuto da Elsa Cap per il secondo posto e avvicinato da un Ete Jet piaciuto nel recupero dopo errore.

A chiudere la serata erano le femmine di 4 anni impegnate sul miglio nel Premio Steno. Certezza Grim ce l’ha messa tutta per rendere dura la vita alla netta favorita Chili Pepper: la cavalla allenata e guidata da Orlando Orlandi è andata di pacca al comando, ha gestito il ritmo e ha poi provato a darsela a gambe levate sul penultimo rettilineo; Chili Pepper Fi si è solo assicurata di non lasciare troppo spago alla rivale, si è tenuta in quarta posizione ai lati di Cabras di Casei, ha mosso con maggiore decisione al mezzo giro finale affiancando la battistrada sull’ultima curva e l’ha poi sopravanzata nettamente in retta, nonostante un breve agganciamento che l’ha costretta a rallentare e a spostare al largo. Insomma, l’impressione è che la figlia di Norton Ans abbia un pò giocato al gatto col topo con la coetanea, svettando a media di 1.13.7, regalando a Gennaro Casillo e Antonio Di Nardo il terzo successo della serata. Cabras di Casei si è mantenuta in quota e ha chiuso terza. 

Gentlemen protagonisti nel Premio Memorial Fedi Piera in sediolo a cavalli di cat. E/F: dopo qualche turno di “digiuno” tornava alla vittoria Rebecca Dami in sediolo a Vulcan Rodi per Michela Racca, quindi una connection tutta al femminile: il figlio di Exploit Caf seguiva all’esterno Vortice D’Amore (che già al km debellava la resistenza di un deludente Quincy Frontline) e in retta prendeva il sopravvento sul rivale. Media di 1.13.6 per entrambi, ma il successo del vincitore è stato più netto di quanto espresso dal distacco finale: terzo posto per Beatrice Matto.