Una bellissima domenica da San Siro per l’ultima riunione della stagione in ostacoli. Ed è stata una giornata di conferme. Northerly Wind, anzitutto: il cavallo di Pavel Tuma era il campione in carica del Grande Steeple Chase di Milano avendo siglato l’edizione 2020 disputata a novembre e si è ripetuto nel Gr. 1 ribadendo tutte le sue qualità, d’altronde messe in mostra anche al Maia dove è stato secondo di L’Estran nell’ultimo Gran Premio Merano. Soggetto solidissimo, il figlio di Saint des Saints si è incaricato senza paura di fare l’andatura affrontando da leader praticamente tutti i 5000 metri del percorso: ha scandito il ritmo controllando le mosse dei rivali, ha allungato sulla diagonale breve, ha saputo reagire quando Lodgian Whistle si è profilato minaccioso e nell’ultimo tratto ha tenuto in rispetto il rivale. Lodgian Whistle ha confermato la bontà delle linee prodotte in Patria mentre Notti Magiche non ha saputo replicare il secondo posto conquistato sei mesi fa: il portacolori della scuderia Aichner ha provato a rimediare a qualche errore nei salti ma nell’ultimo tratto ha mollato la presa chiudendo al terzo posto, avanti all’altro ospite Haad Rin. Shent invece è caduto nell’ultimo ostacolo della diagonale lunga provando ad avvicinare le prime posizioni: l’allievo di Lubos Urbanek aveva dato avvisaglie già durante il percorso, superando un paio di salti in maniera non proprio impeccabile.
L’altra conferma arrivata da questa giornata è quella che premia la passione del proprietario Jiri Charvat e la bravura del trainer Pavel Tuma: già in occasione della giornata del 25 aprile il team aveva fatto il pieno siglando la Corsa Siepi dei 4 anni con Roncal e la Gran Corsa Siepi di Milano con Dominique, e oggi si è ripetuto aggiungendo alla vittoria di Northerly Wind quella della favoritissima Honey Sexy nel Premio Staffe D’Oro, il Gruppo 3 sui 3600 metri del percorso in steeple per cavalli di 4 anni: la figlia di Martaline è entrata in azione al termine della diagonale lunga dove è passata in vantaggio, ha allungato e ha staccato ulteriormente i rivali nell’ultimo tratto. Esame superato a pieni voti anche sulla pista di San Siro dopo aver fatto suo il Neni da Zara Gr. 3 a Pisa. Tancarville dopo gara d’attesa ha provato a tenere sull’accelerazione della rivale, ma poi in dirittura ha dovuto impegnarsi per salvare il secondo posto dal finale di Baltic Wolve.
Non abbiamo volutamente nominato chi era in sella ai due vincitori perché Jan Faltejsek merita una menzione speciale: il jockey ceco non regala nulla nè al caso nè ai rivali, e quando commette un errore è capace di rimediare come in occasione del primo dei tre successi di giornata, quello ottenuto nel Premio Martesana, la bella condizionata sui 3600 metri del percorso in siepi, quando si è esibito in un “numero da rodeo” per restare in sella a Ivo sul grave errore commesso al penultimo ostacolo: l’allievo di Pavlina Bastova è stato prontamente rimesso in carreggiata dal suo interprete conservando il comando che aveva conquistato sulla piegata di fondo, ha allungato affrontando senza titubanze l’ultimo ostacolo e ha respinto sino in fondo gli attacchi di Linovsky: molto vibrante il duello tra i due, all’altezza di quelle che erano le aspettative della vigilia, e ottimo il terzo posto di Azonto, finito fortissimo in retta dopo gara d’estrema attesa rimontando Gap Pierji e Sea Sculpture.
Sfortunato all’ultima uscita quando era finito fuori percorso (intralciato da un rivale), Mentore si è rifatto con gli interessi nel Premio Paolo Solaroli di Briona, il cross country sui 3000 metri riservato ai cavalieri che ha aperto il pomeriggio: in sella all’allievo di Gianluca Bastianelli, Lorenzo Chieregati ha lasciato spago a Vanessa del Cardo nella prima parte di gara ma senza perdere di vista la rivale, poi sulla diagonale lunga è partito in contropiede sorvolando la battistrada in calo. Ha provato a seguirlo Big Magoo, che però ha avuto un contatto con Vanessa del Cardo ed è finito fuori percorso, e così Mentore ha potuto proseguire indisturbato verso il traguardo, mentre Vanessa del Cardo è ripartita una volta che Zubiena si è avvicinata e ha conservato il secondo posto.
Anche il programma in piano proponeva corse molto interessanti e che hanno regalato spettacolo: esemplare in tal senso il vibrante testa a testa che ha visto protagonisti I Am Magnetic e Collinsbay nel Premio Iseo, la condizionata per cavalli di 3 anni sui 1200 metri in pista dritta: i due si sono staccati negli ultimi 450 finali in un duello a fruste alzate che sul palo ha visto il cavallo di Diego Dettori montato da Luca Maniezzi, spuntarla in foto sul palo per il classico “baffo”. A lunghezze è terminato al terzo posto Centuron, fresco vincitore di maiden e brillante anche al salto di categoria, e buon quarto Raifan, tornato bene dopo aver regalato metri in avvio.
Già vincitore all’ultima uscita, Torch Lit si è confermato brillantemente nel Premio Trebbia, la condizionata sui 1200 metri in pista dritta che offriva l’ultimo test di preparazione per il Tudini. Il cavallo di Luciano Vitabile montato da Claudio Colombi ha sfruttato a dovere il gran ritmo scaturito dalla diatriba tra Elaire Noire e Directory: è scattato ai 300 finali passando di slancio nell’ultimo furlong e nel finale si è salvato dall’agguato di Crushing Power, finita fortissimo lungo lo steccato. Terzo posto per linee esterne per l’altro ospite Whelans Way, mentre in linea per il quarto sono terminati Miss Rouge, una sfortunata Atacama e Siculi.
Rientro coi fiocchi di Angelthunder nel Premio Porta Genova, la condizionata sui 1800 metri in pista media per cavalli anziani: assente dalla vittoria dello scorso giugno nel Premio Bruno Agriformi a Capannelle ma ripresentato benissimo da Alduino Botti, il portacolori dell’Allevamento dei Lagoni è andato davanti a dettare il ritmo, è stato gestito benissimo da Sergio Urru, e in retta è partito in lunga progressione non permettendo ai rivali di avvicinarlo. Cool And Dry ci ha provato ma si è dovuto adeguare al secondo posto, mentre Silver Mission con bel recupero ha chiuso al terzo. L’altro rientrante Frutireu, ai lati del vincitore dal via, non ha saputo cambiare passo in retta e ha chiuso quarto in linea con Centa.