Infrasettimanale da San Siro ricco di spunti di qualità: reggevano il cartellone due condizionate di pari dotazione riservate alla generazione più giovane. Partiamo dal Premio Boffalora, la prova sui 1400 metri in pista media riservata alle sole femmine di 2 anni: debuttare direttamente in una condizionata e vincere – correndo in testa dal primo metro all’ultimo metro – non è cosa di tutti i giorni, Havana Love lo ha fatto e con stile, e per la portacolori di Stefano Botti quello del Mantovani sembra un target probabile. Tra l’altro la figlia di Kodiac e Galmalea montata da Dario Di Tocco, al rientro sembrava avesse ancora energie da spendere: mettiamoci pure l’inesperienza, evidente nell’affrontare la curva, e allora è un nome che va appuntato nei taccuini a prescindere dai futuri obiettivi. Favorita dopo il debutto vittorioso, la più attesa compagna di colori Palabra ha completato l’en plein di scuderia regolando per il secondo posto Andromaca.
L’altra condizionata era il Premio Tramuschio, sui 1400 metri in pista media. Wealth of Love confermava il debutto promettente con una autorevole affermazione: con Sergio Urru in sella, il cavallo di Michelino Bebbu marcava stretto Bell’Imbusto, che aveva mosso in curva avvicinando il battistrada Brazen Air sbarazzandosene ai 250 finali, e nell’ultimo furlong ne disponeva con autorità. Onore delle armi per il debuttante presentato da Alduino Botti, mentre per il terzo posto The King Geremia precedeva a sua volta Brazen Air, rimasto sul passo in retta.
Dopo Havana Gold, Alduino e Stefano Botti (quest’ultimo ancora in veste di proprietario) andavano a segno nel Premio Dei Tre anni, handicap di ottima categoria sui 1700 metri in pista media: Bella Livorno dopo il debutto vittorioso a Pisa aveva affrontato senza gloria un paio di condizionate per sole femmine molto ben frequentate, e appena ha abbassato il tiro ha subito ritrovato la vittoria in maniera netta: quarta dal via mentre Sopran Pegaso imponeva ritmo brillante, la figlia di Dandy Man e Lady Conway è avanzata in retta superando facilmente l’opposizione di Multiple Choice , che ha poi conservato il secondo posto dal finale efficace ma tardivo di Arvier.
I colori di Davide Livermore svettavano nel Premio Cieffedi, la maiden sui 2200 metri in pista media per cavalli di 3 anni, per merito di Fortunino. La prova, condotta da El Bulli pungolato da Black Shelter, si risolveva in una volata a tre nei 300 finali: il primo a passare era stato Cecino di Mamma, sul quale si avventavano Newlor all’esterno e Fortunino, che Gerard Mosse lanciava all’interno: era proprio l’allievo di Bruno Grizzetti a piazzare lo spunto più affilato prendendosi la rivincita sul coetaneo di Luciano Vitabile che lo aveva preceduto nel recente confronto diretto. Cecino di Mamma rimaneva al terzo posto davanti a Peace Mission, con qualche recriminazione per aver dovuto manovrare in retta per trovare il corridoio libero.
Amazzoni e cavalieri protagonisti della Coppa della Sire, sui 1800 metri in pista circolare: il glorioso Greg Pass con Alberto Carrassi del Villar se la giocava nella preferita tattica di testa, ma al dunque non riusciva a cambiare marcia. Piazzava invece lo scatto vincente Artistic Rifles, con Antonio Ferramosca in sella: l’allievo di Roberto Biondi teneva nel mirino il battistrada, scattava ai 250 finali e passava chiaramente in vantaggio controllando il finish altrettanto brillante di Northsea Star, a sua volta prevalente su Greg Pass per il secondo posto mentre Matey chiudeva quarto.
La giornata proponeva le ultime due eliminatorie del circuito di San Siro. Nel Mile è arrivato l’acuto di Grand Moff Tarkin, cavalla non facile e spesso poco “sincera”: con Fabio Branca (che già l’aveva portata alla vittoria in passato), l’allieva di Gerardo Castelli l’ha spuntata, di misura ma più chiaramente di quanto dica il distacco finale, sul redivivo Polo Sud, con il quale si era staccata in lotta nei 250 finali. La volata per il terzo posto vedeva Hervilly spuntarla su Pizzo Carbonara, con Brillante Blu quinto a contatto mentre il battistrada Helegant Man calava progressivamente.
Tornato nelle mani del “prof”, Redinger siglava l’eliminatoria del Classic, sui 2000 metri. C’è voluta la “spinta” di Andrea Mezzatesta per far impegnare il portacolori della Shosholoza, che alla fine riusciva a piegare Principessa Aisha con la quale aveva ingaggiato vibrante testa a testa nell’ultimo furlong. Terzo posto per Worth My Time, che in retta si era sbarazzato per prima della battistrada Star Fruit, deludente nonostante la discesa di livello.
Sfortunato all’ultima uscita, Chill Gioffry si rifaceva brillantemente nel Premio Borleza, l’handicap sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni e oltre che ha chiuso il pomeriggio. Con Antonio Domenico Migheli in sella, il cavallo del team Lamberti è scattato veloce all’apertura delle gabbie conquistando testa e steccato, ai 250 finali ha allungato tenendo costantemente in rispetto Blury che lo ha seguito sino in fondo. Swallow Street ha provato ad avvicinarsi ai primi ma non è andato al di là del terzo posto.