È stato un bel sabato pomeriggio, assolato e con una gradevole temperatura, quella che ha accompagnato la riunione di corse all’Ippodromo Snai San Siro di Milano per la 59^ giornata stagionale di galoppo. Nel programma strutturato su sei prove, la corsa più interessante è stata il Premio Basilica San Simpliciano che ha visto Summer Lady protagonista con in monta Walter Gambarota. La maiden sui 1.500 metri riservata ai cavalli di 2 anni, vedeva una lotta che coinvolgeva il favorito Regal Love e la debuttante Summer Lady, con quest’ultima che la risolveva a suo favore senza mai dare la sensazione di poterla perdere. Vittoria non a sorpresa, perché le voci sul suo conto erano incoraggianti e l’autorità, unita ad una logica inesperienza, con cui ha fatto suo il debutto, fa ben sperare per il futuro. Al terzo Hubble’s Law si manteneva in quota su Ride The Lion, un altro autore di un esordio tutt’altro che malvagio.
I 2 anni erano protagonisti anche della nursery sui 1.800 metri intitolata a Lodovico Agosta, che veniva siglata in lungo e in largo da Elegant Drago, alla fine quello più seguito dalla punta e che nell’occasione ha dato prova di due cose da ricordare: fa molto bene la distanza e gradisce i terreni allentati. Emperor Jade riscattava la prova sfortunata del Castello Sforzesco con un buon secondo davanti a Palais Monaco.
L’altra nursery è stata il Premio Montenapoleone, sempre di categoria buona, era quella per i velocisti puri sulla distanza minima, dove Enta Omri vinceva la sua meritatissima prima corsa della carriera controllando in maniera agevole il tentativo di Sopran Akilios, che dal canto suo teneva sul recupero di Sciampagnola. Un Enta Omri in costante miglioramento, che aveva ancora il serbatoio ben lungi dall’essere pieno.
I 3 anni, invece, avevano a disposizione il tradizionale handicap sui 1.800 metri per i maiden in carriera in apertura di giornata per il Premio Inveruno. Il favorito Trillo ha mantenuto le consegne ma in una maniera difficilmente pronosticabile, dal momento che è stato capace di rientrare completamente a Glen Fall che ai 200 scarsi era passata di una lunghezza tonda: alla fine il fotofinish ha decretato e confermato la gagliarda rimonta ottenuta.
In chiusura, invece, per il Premio Rea, l’handicap per le femmine di discreta categoria di 3 anni ed oltre era Greenvalchiria a chiudere i conti, con un reiterato e cattivissimo attacco alla leader Kenji che aveva impostato a piacimento un ritmo blando: bella e meritata vittoria per un elemento sempre molto generoso.
Infine c’è da raccontare la prova per le amazzoni e i cavalieri intitolata ad Aldo Podestà sui 1.800 metri, che veniva siglata di giustezza da Fight And Fight, che pizzicava Careser ad un centinaio di metri dal palo, con in sella la giovane amazzone Sofia Gotti che vinceva così la sua prima corsa della carriera a San Siro.