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All'Ippodromo Snai San Siro di Milano mercoledì di corse con in risalto il Premio Lura vinto dall'11enne Harlem Shake che ha sbaragliato la concorrenza, anche degli antagonisti di 3 anni (Foto Dena - Snaitech)
Il ‘vecchio’ Harlem Shake non tradisce e vince il Premio Lura anche contro i giovani di 3 anni
11 Maggio 2022

All’Ippodromo Snai San Siro è stata una riunione infrasettimanale intensa in attesa degli appuntamenti del fine settimana in cui l’impianto ippico milanese si anima grazie al programma di sabato, che presenta due prove per debuttanti sulla distanza di 1200 metri, e quello di domenica che appare di buon livello tecnico con protagoniste le femmine con ben quattro prove a loro riservate. Questo mercoledì, però, hanno attirato più l’attenzione sotto il profilo tecnico il Premio Lura e, in chiusura, il Premio Arosio, mentre ha avuto un valore emozionale la prova dedicata a Luigi Gianoli, cronista e autore ippico che ha lavorato nella redazione de La Gazzetta dello Sport per ben 40 anni. E proprio le amazzoni e i cavalieri che si sono affrontati per questa reclamare in cui è emersa Angel Spring che, da favorita netta, non tradiva le attese anche se Siang ci ha provato per davvero a sbarrarle la strada. Un buon rientro per quest’ultimo, che non si vedeva in pista da nove mesi e che da qui ritrovare la strada giusta.

L’handicap di miglior livello del pomeriggio è stato il Premio Lura sulla distanza di 1.200 metri aperto anche ai giovani di 3 anni, ma che invece veniva griffato da un vecchio leone di 11 anni, Harlem Shake, assolutamente e sempre sulla braccia, che chiudeva la partita con una rasoiata secca al primo traguardo partendo dalla seconda linea e tenendo con estrema risolutezza sotto l’attacco di Sopran Marte, mentre poco più dietro Irish Girl vinceva lo sprint per il terzo posto su un nutrito gruppetto di guerrieri.

In chiusura, invece, era programmato il Quintè per il Premio Arosio che si confermava una corsa dura e difficile, con lo schema tattico perfetto per far rendere al meglio Raysmarina, che riusciva a trovare lo spazio giusto per vie interne arrivando dalle ultime posizioni in retta. Non troppo lontani Heartfield, che ad un certo punto sembrava che l’avesse in tasca, e Losak, ancora una volta in grande forma, mentre Immense Dream e Queen Met occupavano i posti di Quartè e Quintè.

I due handicap per i 3 anni di discreta categoria erano divisi per distanza: quello sul doppio chilometro, Premio Gessate, era caratterizzato dal ritmo forsennato imposto da Maori dopo aver lottato duramente contro Cowardly Lion, con Sopran Tokyo che ringraziava partendo in contropiede alle loro spalle e soprattutto mantenendosi bene in quota sul riorno dalle retrovie di Cross Road.

In apertura di convegno il Premio Fiumelatte, handicap di ordinaria amministrazione per i velocisti di 3 anni, che registrava il colpetto a parziale sorpresa di Bagliore, che con una bella fiondata al largo di tutti aveva ragione dell’atteso Global Island, che nulla poteva se non adeguarsi al secondo posto.

Anche in quello sul miglio, Premio Masate, si è andati ad un ritmo forsennato con la favorita Plouvien che ha provato la fuga, ma senza andare in porto essendo risucchiata a traguardo lontano, e anche i n questo caso ha colpito un altro Sopran, Pulcinella, pure lui in grado di giocare in maniera perfetta in contropiede, anche se ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie, respingendo prima Greenvalchiria e poi Bionda Bella, finita fortissimo.