Un bel mercoledì all’Ippodromo Snai San Siro in cui è andata in scena la 26^ giornata stagionale di galoppo e che vedeva, dal punto di vista tecnico, la corsa più attesa: il Premio Milano UAE President Cup, prova di Gruppo II per i purosangue arabi di 4 anni ed oltre sul doppio chilometro di pista media. Una corsa molto tranquilla dal punto di vista tattico ma che all’ultimo furlong diventava incandescente, visto che Jarif e Gahzi Al Zaman si staccavano in lotta non risparmiandosi qualche colpo al limite, tanto da convincere i commissari ad azionare la sirena; alla fine però veniva confermato il risultato sul palo, storico certamente, visto che Jarif concedeva il bis del successo dello scorso anno, ritrovando una verve che per qualcuno cominciava ad essere un po’ offuscata. Ghazi Al Zaman torna a casa con un secondo posto beffardo, che in ogni caso conferma il suo status internazionale. Da rivedere Aunar De Pine, rimasto in quota fino ai 100 finali, ma senza l’ultimo guizzo.
Per i purosangue inglese, invece, c’era da vedere l’Handicap Limitato per le femmine sul miglio, molto intricato ed intrigante alla vigilia. Nel Premio Karla Willer, la pista non ha fatto altro che ribadire tutto, con un terrificante arrivo risolto in maniera incredibile da Lucirex, ultima all’ingresso in retta ma capace di tirare fuori una progressione micidiale per vie interne andando a pizzicare a fil di palo Aristovic e Beautiful Bay, finite addirittura terza e quarta, perché il secondo se lo prendeva Gingi Life, a sua volta finita forte e non senza recriminazioni.
In apertura di giornata era posta la maiden per i 2 anni sui 1.200 metri per il Premio Golden Titus, dove Sopran Adda ribaltava il pronostico battendo senza troppe sofferenze il favoritissimo Ilovemyjob; un miglioramento netto per la figlia di Zarak, che in realtà al debutto aveva suggerito di avere dei mezzi interessanti, come ha prontamente ribadito ora.
Altri tre handicap completavano la giornata milanese: il primo di categoria buona sui 1.800 metri di pista grande per il Premio Lui Re, prova che, in barba allo schema ridotto, risultava molto combattuta per il ritmo imposto da Artena, che tuttavia calava ai 300 lasciando in lotta aperta Moorland Spirit e Terry De L’Alguer, protagoniste di una lotta intensa risolta dalla prima citata, che confermava ancora una volta la sua incredibile consistenza.
Anche l’handicap sul doppio chilometro, per il Premio Orpen Shadow, veniva deciso da un tremendo testa a testa, tra Rainmaker e Ultimo Tango, talmente serrato che pure in questo caso suonava la sirena, ma anche qui senza nessun cambiamento: vittoria confermata per Rainmaker, che rientrava completamente al suo rivale con una grinta non comune. Nella prova di chiusura sul miglio, per il Premio Magritte, vinceva Katsumoto, sfruttando la forma incerta del gruppo e ritrovando il piglio giusto per colpire.
Adesso si pensa al bel luglio che, seppur con solo due appuntamenti prima della pausa estiva, vede nel programma di martedì 4 il Premio De Montel, il Mantovani e i Primi Passi, mentre venerdì 7 sarà la chiusura per un arrivederci a domenica 17 settembre.