In occasione del Cinquecentenario della scomparsa di Leonardo da Vinci nel 2019, il Cavallo di Leonardo è stato protagonista di un grande progetto di valorizzazione all’Ippodromo Snai San Siro di Milano.
Inserito nel palinsesto delle celebrazioni del Comune di Milano – #Leonardo500 -, il Leonardo Horse Project è stato ideato da Snaitech con la curatela di Massimo Temporelli e Cristina Morozzi e ha visto la realizzazione di tredici riproduzioni in scala del Cavallo reinterpretato dall’artista scultrice giapponese-americana Nina Akamu, ma personalizzate nell’occasione da artisti di fama nazionale ed internazionale.
Presentato al pubblico all’Ippodromo Snai San Siro durante la Design Week del 10 aprile 2019, i Cavalli di Design da qual momento sono ancora presenti e visibili nelle diverse aree dell’impianto. Le stesse opere, per un certo periodo, sono state posizionate a Milano nelle piazze e negli spazi in cui Leonardo ha lasciato un segno durante la sua permanenza alla corte della nobile famiglia Sforza, che resse il Ducato di Milano dal 1450 al 1535. Alcuni Cavalli di Design, invece, sono stati ‘prestati’ alla città di Roma in occasione del concorso ippico internazionale ‘’Piazza di Siena’ all’interno di Villa Borghese.
Sempre durante il Grand Opening del 2019 è stata inaugurata anche una mostra multimediale, ora non più visitabile in loco, dal titolo “Leonardo da Vinci e la rappresentazione del Cavallo”, in collaborazione con il Museo della Battaglia e di Anghiari. Ma grazie all’App di realtà aumentata “Leonardo Horse Project” è possibile conoscere la storia del Cavallo di Leonardo e delle reinterpretazioni dell’opera attraverso un’esperienza nuova e immersiva.
#LeonardoHorseProject
Il 10 aprile 2019, all’Ippodromo Snai San Siro, si è tenuto il Grand Opening del Leonardo Horse Project. Nel corso della serata sono stati svelati i 13 Cavalli di Design decorati dagli artisti e designer internazionali selezionati dalla curatrice Cristina Morozzi che, posti a semicerchio attorno alla maestosa statua equestre disegnata da Leonardo, sono stati gli attesi protagonisti e nel contempo suggestiva scenografia dello spettacolo della serata. Nel corso della serata il Cavallo di Leonardo è diventato una tela su cui è stato proiettato uno spettacolare video mapping dedicato alla storia della scultura. La musica è stata la protagonista della seconda parte della serata: nella straordinaria cornice dell’Ippodromo vestito a festa, la performance di Lele Sacchi ha introdotto il back to back tra Marcelo Burlon e Loco Dice.
Leonardo, primo designer della storia, crea un legame con i suoi colleghi contemporanei, selezionati dalla curatrice artistica del progetto Cristina Morozzi, sulla base della loro attitudine figurativa. Il Cavallo di Leonardo diventa così fonte di ispirazione per tredici designer che immaginano e reinterpretano le riproduzioni equestri in un progetto artistico condiviso.
Gli artisti coinvolti nel progetto sono: Andrea Mancuso di Analogia Project, la cui poetica è ricca di riferimenti storici; Markus Benesch con il suo psichedelico estro; Matteo Cibic, eclettico e fantasioso; Serena Confalonieri, che accorcia la distanza tra moda e design; Simone Crestani, artista del vetro; Daniele Papuli, maestro nell’utilizzo della carta; Vito Nesta, illustratore di mondi onirici; Elena Salmistraro con il suo linguaggio fiabesco; Mario Trimarchi, artista in punta di matita e Marcel Wanders, suggestivamente gotico. Oltre ad essi, tre stilisti hanno vestito il Cavallo: Antonio Marras con le sue stoffe, il coloratissimo Marcelo Burlon e Roberto Fragata con la sua impronta contemporanea.
La mostra multimediale “Leonardo da Vinci e la rappresentazione del Cavallo” è stata realizzata presso gli spazi posti al piano terra della Tribuna Secondaria, ora divenuta ristorante. Situata di fronte alla grande statua equestre ha risposto alla volontà di raccontare al grande pubblico la storia di alcune imprese di Leonardo da Vinci aventi un soggetto comune: il Cavallo.
La mostra è stata realizzata con la curatela di Gabriele Mazzi, Direttore scientifico del Museo della Battaglia e di Anghiari, e narra un’importante pagina di arte mostrando gli esercizi sulle proporzioni e sull’anatomia del Cavallo che Leonardo ha svolto in un periodo compreso tra il 1482 ed il 1512: studi, schizzi e cartoni preparatori della pittura murale mai realizzata da Leonardo della Battaglia di Anghiari sono infatti il principio di un racconto che tocca alcuni aspetti della personalità dell’artista e della sua formazione.
Attraverso il supporto iconografico ed un video multimediale dedicato, gli studi del Genio hanno rivelato la sua spiccata sensibilità riguardo la natura.
Il progetto si completa con un’App di realtà aumentata che permette al pubblico di inquadrare i Cavalli dislocati in città, attivando contenuti esclusivi sulla relazione tra Leonardo e gli artisti che hanno realizzato le riproduzioni d’autore.
Per chi si trova all’Ippodromo, l’App mostra il Cavallo di Leonardo in chiave innovativa e immersiva. Al suo interno sono presenti contenuti dedicati alla storia della statua, alle sue curiosità e agli studi realizzati da Leonardo sulla figura equestre.
Inoltre è presente un’intera sezione dedicata ai più piccoli: una caccia al tesoro interattiva, che svela le incredibili invenzioni di Leonardo in un percorso guidato tra i luoghi più belli dell’Ippodromo.
Scarica l’APP