Una dei più importanti gran premi del panorama del trotto nazionale ed internazionale, il Gran Premio delle Nazioni, è associato alla figura del maestro delle redini lunghe, Edoardo ‘Edy’ Gubellini. E proprio sul driver ed allenatore, domenica 27 ottobre all’Ippodromo Snai San Siro di piazzale dello Sport 6 verrà presentato un libro che racconta la vita… anzi ‘le vite’ e le gesta del grande Gubellini.
L’autore dell’opera intitolata ‘Le vite di Edy. Gubellini un mito dell’ippica italiana‘ è Massimo Gagliani, milanese classe ’58, medico odontoiatra e docente universitario, ma che da oltre cinquant’anni coltiva la passione per i trottatori e per la fotografia; ama scrivere di sport per trasmettere emozioni nascoste, essenza di ogni competizione.
Edito da Guerini e Associati (2024, pagg. 251, € 25 disponibile in libreria e sui principali store online e sul sito www.guerini.it), il libro disegna un ritratto bello ed emozionante di uno dei più grandi guidatori al trotto del secolo scorso, classe ‘37 e scomparso a Milano nel 2015. Il racconto inizia quando Edy rimane orfano, a soli 9 anni, del padre Pietro a causa di un incidente durante una corsa nel ’46 a San Siro, ma immortale per tutti perché prima monta della Dormello Olgiata e vincitore, in sella a Nearco, nel Prix de Paris del 1938.
A 13 anni, quindi, Edoardo decide di varcare la soglia della scuderia di Mario Benetti, allenatore emiliano di stanza a Milano; il giovane Gubellini si applica e cresce ma il peso non gli permette di coronare il proprio sogno, quello di diventare un fantino come suo padre. Allora decide di dedicarsi ai trottatori finché a Milano viene accolto in scuderia dal più grande, Sergio Brighenti. Il giovane impara e mostra grinta e qualità. Dopo dieci anni decide di intraprendere una strada autonoma: il primo significativo successo arriva con il Lotteria nel 1973 alla guida di Lightning Larry. Poi ci saranno le stagioni d’oro con Eskipazar, Modigliani, Speed Expert, Micron Hanover giusto per nominare qualche cavallo.
Nel libro il percorso di Edy, prima guidatore poi allenatore, si snoda dal 1958 al 2015: la parte tra gli anni ‘70 e ‘90 appare quella la più affascinante. La decisione di Pietro, suo figlio, di continuare la tradizione familiare lo indurrà a lasciare progressivamente il sulky: le sue apparizioni in pista saranno meno frequenti, ci saranno ancora delle soddisfazioni, ma i trofei che mancavano alla sua bacheca li conquisterà attraverso la sua genia, agendo da padre lui che il padre lo aveva perso quand’era ancora bambino. Il grande Edy rivive nelle 251 pagine di questo libro… da leggere tutto d’un fiato.