Il mercoledì di corse da San Siro era incentrato sul Premio Fetone, Handicap Limitato sui 1500 metri in pista media per cavalli di tre anni e oltre: lo ha risolto alla grande l’ospite Matey, capace di stupire anche lontano dal tracciato amico di Merano. L’allievo di Giuliano Rota è una gioiosa “macchina da guerra”, raramente sbaglia una corsa ma forse proprio adesso sta raggiungendo la piena maturazione: oggi, con in sella Nicolas Guilbert, ha regolato rivali di spessore saltandoli come birilli lungo la dirittura, con una “cattiveria” e una incisività d’azione che potrebbero spingere il team a osare ancora di più. Una mano evidentemente gliel’ha data anche lo svolgimento, che ha visto il previsto battistrada Baffonero fare un piccolo “rodeo” all’uscita dalle gabbie: Federico Bossa è stato bravo a rimanere in sella e a richiamarlo all’ordine, ma il canovaccio tattico ha preso una piega inattesa, con Biederman che si è ritrovato al comando e con Baffonero che ha in breve recuperato riuscendo a sistemarsi in seconda posizione: il dormelliano ha aumentato il ritmo già in curva, Aspettatemi sull’accelerazione ha perso posizioni scivolando in coda mentre Matey in retta si è arroccato allo steccato cominciando la sua risalita e superando di slancio i rivali che lo precedevano. Anche Biedermann ai 200 finali ha avuto poco da opporre sulla progressione del vincitore e si è dovuto accontentare del secondo posto. Dulciboy ha salvato il terzo da Aspettatemi che in retta è tornato forte.
Il Premio Scuderia Sir Rholand, la prova sui 1200 metri in pista dritta per cavalli di 3 anni a caccia della prima vittoria, ha premiato la più meritevole e la più forte, Atacama: maiden “per caso” dopo le tre piazze d’onore conseguite prima della pausa, la portacolori della scuderia La Ciprea, Devis Grilli al training e Silvano Mulas in sella, ha regolato a proprio piacimento le rivali di giornata, allungando e staccandosi facile nei 300 finali. Mara Breath ha vinto la corsa delle “altre” davanti a Darsa, in bel recupero conclusivo e da seguire su distanze maggiori: Charm Rosa è calata dopo corsa di testa.
Autrice di buon esordio dietro il promettente Wootton’s Colt, Ifrachy alla seconda uscita ha confermato le buone impressioni imponendosi in bello stile nel Premio Arcimboldi, l’altra maiden della giornata sui 1200 metri in pista dritta, questa riservata a cavalli di 2 anni: la portacolori della scuderia Blueberry, Carlo Fiocchi in sella per il training di Alduino Botti, ha rimediato ad un avvio non felicissimo portandosi subito nelle prime posizioni, poi ai 350 finali ha allungato in progressione staccando e lasciando al secondo posto il debuttante Cima Emergency, presentatosi bene con un tragitto sempre a centro pista e in grado di piegare Uncle Wood.
Il Premio Ocala, la reclamare sui 1400 metri in pista circolare per cavalli di 2 anni, ha visto la prima vittoria per Burla dei Grif: alla quarta uscita della carriera, la cavalla di Mario Marcialis oggi montata con precisione da Federico Bossa ha lasciato strada a Sopran Tajmahal prima dell’imbocco della curva finale per tornare ai lati della rivale in retta, passare di nuovo in vantaggio ai 200 finali e difendersi dal bel finale di Lehmi Pass, costretto a spostare progressivamente a centro pista per trovare la corsia libera e poi ingambatosi bene nei 250 finali. Sopran Tajmahal è rimasta al terzo posto su Alice Power, che non ha saputo cambiare marcia in retta.
Sambuca ha risolto nettamente il Premio Olona, l’handicap sui 1400 metri in pista circolare per cavalli di tre anni e oltre: già valido durante l’estate a Varese, l’importato di Valeria Toccolini con Mario Sanna in sella si è sistemato in terza posizione, ai 300 finali ha ingranato la quinta e in poche battute ha sorvolato la leader Sopran Zaffira, vanamente inseguito da Ida Chicken che a sua volta ha superato la battistrada emergendo al secondo posto. Poco incisivo in retta l’atteso Willy Il Coyote.
In chiusura il Premio Canegrate, l’handicap sui 1800 metri in pista circolare per cavalli di tre anni e oltre. Claudio Colombi sembra abbia una spiccata predisposizione a mettere il suo sigillo sulle prove di chiusura dei convegni milanesi: il jockey livornese ci era riuscito nelle riunioni recenti con Capo San Martino e Fil Fede Xam, entrambi in percorsi d’avanguardia, oggi si è ripetuto con Dolcezza, stavolta facendosi trainare da Sharkattack per poi scattare in retta e passare rubando il tempo al favorito Carriage Trade, che nonostante il finalone non è riuscito ad agguantare la cavalla di Nicolo’ Simondi. Terzo posto per Over Joy, finita forte a centro pista, su Mutineer e Souvlaki.