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Pazzesco e Alessio Pollioni vincono la condizionata in steeple sui 3600 metri (Foto Dena - Snaitech)
Pazzesco, una bella conferma
23 Marzo 2019

Sabato di galoppo da San Siro diviso tra piano e ostacoli e caratterizzato da diversi rientri “vincenti”. Ad aprire il pomeriggio il Premio Spegasso, una condizionata sui 3600 metri del percorso in steeple per cavalli di 4 anni: Pazzesco ha superato a pieni voti il primo esame tra gli ostacoli alti affrontando con autorevolezza il tracciato e finendo ancora in bella spinta, respingendo nel finale il favorito Leonardo Da Vinci (anche lui al debutto in steeple). Perfetto Alessio Pollioni in sella al portacolori della signora Lydia Olisova, che ha dunque confermato la sua predilezione per i salti. Al terzo posto Starman, battistrada dal via sino all’ingresso in dirittura, quando ha lasciato la ribalta ai due rivali.

Primo successo italiano per Brunch Royal nel Premio Aurora, la vendere sui 3000 metri del tracciato in siepi: al rientro da maggio, il cavallo di Josef Vana jr con Jiri Kousek in sella ha piegato nel tratto finale Option Be, che era passato all’ingresso in dirittura sul battistrada Amaranthus. Option Be ha salvato il secondo posto dal compagno di training Konig Samur, al debutto in Italia, impiegato all’estrema attesa e finito in bella spinta, mentre è caduto sull’ultimo ostacolo Blue Skimmer quando era ancora in lotta per un buon risultato.

Pronto bis per la scuderia Aichner nel Premio Bogliasco, la vendere sui 3600 metri del percorso in steeple per cavalli di 5 anni e oltre, e bis anche per la connection Josef Vana jr-Jiri Kousek. La classe non è acqua e il detto calza a pennello per la vittoria di Broughton: nonostante fosse al rientro da maggio 2018, il vincitore del Grande Steeple Chase di Milano del 2017 da fresco ha fatto valere uno spessore migliore rispetto ai rivali di giornata. Star Maker, a lungo battistrada, è tornato in retta vincendo la volata per il secondo posto.

Il programma in piano si è aperto con il Premio Poia, handicap sui 1000 metri in dirittura per cavalli anziani. Malgrado fosse al rientro dal giorno di Santo Stefano, Stealth Mode ha subito centrato il bersaglio: il cavallo di Cristiano Fais con Claudio Colombi in sella ha tenuto nel mirino il battistrada Solarolo, poi ai 300 finali ha cambiato marcia e si è staccato dai rivali. La regolarissima Stardestelle non è riuscita a seguire il rivale nell’allungo ma ha difeso il secondo posto da Chill Gioffry, finito in crescendo alla distanza su Munfarrid, rimasto invece un pò sul passo nell’ultimo furlong pagando probabilmente peso e rientro. Solarolo ha detto basta ai 300 finali, Tekedici non è mai stato della partita perdendo presto contatto.

Nel Premio Oggiono, handicap di minima sui 1500 metri in pista circolare, è arrivata la nona vittoria in carriera (su 52 uscite) per la sempre brillante Ipazia, cavalla che a questi livelli raramente delude. Ben presentata per questo rientro dal suo preparatore Ridha Haboubi, la portacolori del signor Diego Grassetto ha trovato schema di corsa ideale, con Third Strike, Dream Spirit e Sambuca che hanno assicurato un’andatura sostenuta e con i primi due che hanno ancora sparato le ultime cartucce all’ingresso in dirittura: Ipazia si è avvicinata a centro pista e ai 200 finali ha piazzato la sua proverbiale zampata prevalendo su Comsi Comsa e Grand Moff Tarkin che erano passati sugli animatori ai 300 finali e sono terminati nell’ordine alle spalle della vincitrice. Al quarto posto Mujas, non troppo incisivo all’epilogo.

Bis per la connection Cristiano Fais-Claudio Colombi nel Premio Baitone, l’handicap di minima sui 2400 metri in pista circolare grazie al top weight Fil Fede Xam: in testa dal via, il portacolori della scuderia Emme International ha subito il pressing costante di Documentario ma è stato capace di mantenersi in vantaggio sino in fondo. Al secondo posto è emersa Amelin regolando Universo Sprite, mentre Documentario ha accusato la fatica nel finale chiudendo al quarto posto.

Ormai è assodato, quella di Milano è la pista d’elezione per Macho Wind: il cavallo del team Peraino si è imposto nel Premio Adda, l’handicap sui 1000 metri in pista dritta per cavalli di 4 anni, centrando la terza vittoria a San Siro. Con Fabio Branca in sella, il portacolori del signor Massimo Buccini nei 250 finali si è staccato in lotta con Sopran Willow prendendo sul rivale un leggero margine che ha poi conservato sino in fondo. Sopran Willow non aveva corso male domenica scorsa pagando uno schema contrario, è stato ripresentato ad appena 6 giorni e il risultato ha dato ragione al suo team. A intervallo ha concluso al terzo posto Smartcastle, battistrada dal via.

Il “vecchio” Carolwood Drive ha messo il suo sigillo sul Premio Nova Milanese, l’handicap di minima sui 2000 metri in pista circolare che ha chiuso il convegno di sabato. Appostato a centro gruppo in una gara condotta a buon ritmo da Worst Enemy sotto il pungolo di Turandot, il grigio di Marco Gasparini ha trovato un comodo varco in retta e lo ha sfruttato a dovere passando poco prima dei 200 finali per mantenersi in vantaggio sino in fondo. All’allievo Giuseppe Cultraro, alla prima vittoria della carriera, il merito di aver portato al traguardo un soggetto non semplice, che ha spesso “fatto le carte” a esperti professionisti. Kazimier Fan, terzo dal via, ha provato ad anticipare il gruppo ma non è riuscito a parare la fiondata del vincitore chiudendo comunque secondo su Giufeum, finito bene a centro pista su Sutton, in buon recupero.