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Kandy Krisp con Daniele Orsini piega in volata Shaghy nella "GD" (Foto Rosellini - Trenno)
Pokerissimo di Enrico Bellei
16 Giugno 2018

Sabato di corse al Sesana che sulla carta offriva tante ghiotte occasioni alla connection Casillo-Bellei che il top driver toscano, da vero “cannibale”, ha saputo capitalizzare al meglio firmando alla fine un “pokerissimo”. Si è cominciato nel Premio Cois Caf, prova sui 1640 metri per cavalli di cat. E, con il successo facile facile della favorita Saga dei Venti, che in testa si è potuta permettere un primo km tranquillissimo in 1.18.5 e ha poi cambiato registro volando i 600 finali in 42.7, completando la sua fatica a media di  1.15.1. Tunner Fior ha sfruttato lo schema e la posizione per rientrare in retta al generoso Parsifal e mantenere il secondo posto. Parsifal all’esterno si è ben guardato dallo “stuzzicare” la battistrada, con generosità è rimasto in quota contendendo sino in fondo il secondo posto a Tunner Fior.

Cavalli di tre anni a confronto nel Premio Gliniz, sui 1640 metri: cavalla dalla meccanica delicata ma non priva di mezzi, Zarossa Jet ha fatto la giudiziosa nelle mani di Marco Volpato ed è riuscita a condurre in porto un percorso di testa sul piede dell’1.16.2. anche se in retta il suo interprete è stato costretto a guidarla “in punta di dita” rischiando la rimonta da parte di Zoe Bs, che ne aveva seguito le mosse dal via e aveva provato a “pungolarla” lungo il percorso. Zeta dei Venti si è sistemata in terza posizione sull’errore di Zosca Etoile e ha mantenuto il piazzamento senza però mai farsi seriamente minacciosa.

Dopo Saga dei Venti, Casillo-Bellei sono andati a segno con un altro favorito sotto la pari nel Premio Bumerio: il declassato Vulcano dei Venti è sfilato in circa 400 metri e nel mezzo giro finale si è staccato, cogliendo un successo semplicissimo a media di 1.14.7. Velatri Lung ha piegato dopo lotta l’appostato Valpicetto Jet per il secondo posto, a netto intervallo dal vincitore.

Il Casillo-Bellei day è proseguito nel Premio Aghiresu con il successo di Urawa Gi, alla quale l’incertezza nella giravolta di Tempest Treb ha chiaramente reso più semplice il compito: rilevata al comando Uganda dei Greppi, la portacolori i Kujtim Shmidra ha potuto gestire il ritmo e ha poi allungato in progressione (600 finali 43.3) per imporsi “con la pipa in bocca”. Tempest Treb si è ritrovato in coda al via, ma ha recuperato bene nel mezzo giro finale e in retta è riuscito a rimontare e battere per il secondo posto Sartilia Mail, che aveva guidato il treno esterno scendendo in seconda posizione ai 300 finali sul calo dell’appostata Uganda dei Greppi.

Zampata di Kandy Krisp nel Premio Majer Art, maratona sui 2840 metri per cavalli di cat. D/E affidati ai gentlemen. L’americana della scuderia Vecchia Toscana ha centrato la seconda vittoria italiana, su una distanza sicuramente poco consona alle sue attitudini, grazie ad una accorta interpretazione di Daniele Orsini che ha azzeccato le mosse e ha trovato in Shaghy, che d’altronde era il favorito della prova, una schiena preziosa che l’ha trainata sino in retta. Lì l’importata allenata da Massimo Barbini ha tirato fuori uno speed cattivo e in zona traguardo è riuscita a mettere la testa davanti al rivale imponendosi a media di 1.17.6. Terzo posto per Ramirez Bond su Spirit Roby, non molto fortunato nella risalita.

Quarto successo per Enrico Bellei e Gennaro Casillo con un altro netto favorito. Zio Marco ha prontamente confermato sul doppio km del Premio Soberania la brillante affermazione ottenuta all’ultima uscita sempre sulla distanza: il portacolori del signor Cosimo Brigante è sfilato in breve al comando e ha potuto giostrare indisturbato, anche perché i rivali sulla carta più pericolosi, Zapata Rab e Zos Slide Sm, si sono eliminati in rapida sequenza ad un giro dall’arrivo. Ci ha provato Zenit del Ronco nel mezzo giro finale a tastare il polso al favorito, che però ha risposto allungando e imponendosi a media di 1.15.4, mentre Zenit del Ronco ha gettato al vento un probabile secondo posto con un errore in retta. Ha sbagliato anche Ziva Font, e così Zebu’ Dipa è emerso al secondo posto e a largo intervallo Zecchino D’Oro ha completato la Trio.

Ci sono giornate che nascono bene e finiscono meglio, e così nel Premio Top The Gan Enrico Bellei ha calato la “manita” con il netto favorito Sansone Laser usufruendo dell’errore in retta di Spritz Holz (recidivo, visto che aveva sbagliato senza motivo anche la volta precedente) che sembrava poter prendere il sopravvento. Secondo a intervallo Truxelli su Usa Light.

Due turni di qualifiche ad aprire il pomeriggio: nella prima prova ottima l’impressione destata da Arno dell’Est, un erede da Exploit Caf e Penelope Baba presentato da Gennaro Casillo, in 1.19 netti con gli ultimi 600 metri trottati all’esterno e un quarto finale in 29.7. Qualificate anche le femmine Aerobic Bi (Equinox Bi e Fitness Bi) in 1.19.4 con Massimo Barbini, e Antonietta Ama (Varenne e Principessa Anna, training di Holger Ehlert) in 1.20.1, in affanno negli ultimi 400 metri. Più lenta l’altra prova dove comunque hanno convinto le femmine Amada’s Cage (Ken Warkentin e Franziska’s Cage, training di Gennaro Casillo) in 1.20.1 ma con una retta finale in spinta (14.7), e Aphrodite Bi (Love You e Las Vegas Bi, training di Massimo Barbini), in 1.20.6 ma tornando dopo errore iniziale costatole una quarantina di metri, mentre più sofferta (1.22.3) la prova di Assia dei Greppi (Uronometro e Garlic Star, training di Roberto Biagini).