Nel giorno del suo 105° anniversario dall’inaugurazione l’Ippodromo Snai San Siro ha ospitato la 24^ giornata stagionale di trotto con la nuova edizione del Gran Premio Ettore e Mario Barbetta, prova handicap ad invito di Gruppo 3, sui 2.640 – 2.700 metri con partenza con i nastri, riservato ai cavalli di ogni paese di 4 anni ed oltre ed indigeni di 5 anni ed oltre, che da quest’anno rappresenta la finale del circuito che comprendeva il Premio Ponte Vecchio, il Locatelli e il Premio Jegher. Quasi mille spettatori sulla tribuna del trotto milanese.
Che alla vigilia fosse apparsa come un’edizione equilibrata era chiaro a tutti. E come era prevedibile a fare la differenza sono stati i particolari: in questo caso la “bravura” del driver ed allenatore Alessandro Gocciadoro, capace di azzeccare una giravolta volante con Cointreau dalla seconda fila e di filtrare al comando soffiando la posizione a Enki Brown Effe. Come spesso capita nelle prove sulla distanza-maratona, la corsa non ha poi avuto sussulti, perché Capitano Pi portatosi ai lati del battistrada si è limitato ad accompagnare il rivale che così si è potuto permettere parziali di tutto comodo (600 metri in 45.5, chilometro in 1.17 e miglio in 2.03 abbondanti). Di ben altra pasta l’ultimo giro, che Cointreau ha volato in meno di 1.11, misura che gli ha permesso di arrivare al traguardo a media di 1.15.2 sui 2.640 metri. Per il portacolori di Samuele Querci, oggi assente per festeggiare il 61° anniversario di matrimonio dei suoi genitori, è così arrivato il primo successo in un Gran Premio, risultato sicuramente meritato dopo tanti piazzamenti. Nello schema è stato pressoché impossibile recuperare all’esterno: l’appostata Enki Brown Effe, che alla fine era stata eletta favorita, avrebbe forse potuto impensierire il vincitore, ma la cavalla di Marjo Natynki in retta non ha mai avuto la destra libera e si è dovuta accontentare della piazza d’onore, chiusa da Eritrea che ha corso molto bene nei 400 metri finali terminando terza a ridosso. Podio tutto composto da soggetti dello start, come era nei preventivi, anche se i penalizzati hanno potuto usufruire di una partenza molto favorevole ritrovandosi subito a ridosso degli avvantaggiati (penalizzati come spesso accade in particolare i numeri interni dello start): però né Encantador Laskmy (quarto ma senza riuscire a farsi minaccioso in retta) né Diamond Francis (che ha esaurito lo spunto nei 400 metri finali) hanno saputo approfittarne.
Gocciadoro era già andato a segno nel Premio Codero con Giosué Truppo che con una bella partenza era sfilato al comando in mezzo giro sull’accondiscendente Geneve Lr: una volta in testa, il portacolori della scuderia Comiatale faceva tutto facile e a media di 1.15.7 centrava la prima vittoria della carriera precedendo sino in fondo Geneve Lr che conteneva per il secondo posto Grandor Jet.
Il guidatore di Noceto ci provava pure con Gilda Gio nel Premio Homer, la prova sul miglio per sole femmine di 3 anni: la portacolori della Pink & Black in testa non si risparmiava percorrendo un primo chilometro in 1.12.3, ma in retta si afflosciava: servita a dovere dal ritmo brillante, l’appostata Giava Wise L con Francesco Facci per Erik Bondo, appena in retta faceva un sol boccone della battistrada e si involava verso un nitido primo piano. Sferrata per la prima volta di tutti e quattro i ferri, la portacolori della scuderia Tulipan centrava la terza vittoria in carriera e anche il nuovo personale, 1.12.3, mentre sul calo drastico di Gilda Gio, a intervallo emergevano alle piazze Guaranà Bi e Gestodamore Rosa.
La parte finale del pomeriggio era nel segno del team Azzaroni-Baroncini. Nel Premio Gladio la scuderia faceva addirittura en plein con Fuoco degli Dei (Marco Stefani) che sfilava su Francis Zl, gestiva il ritmo e vinceva in controllo in 1.14.7 trascinandosi al traguardo il compagno di training, con Fisic du Rol, unico “sopravvissuto”, terzo a contatto.
Con Andrea Farolfi in sediolo, nel Premio Palla faceva un bel “numero” Gloria Italia: la portacolori della W Giovane Italia si permetteva di girare all’esterno di Gioconda Jet e di piegare la rivale in retta, chiudendo a media di 1.12.3. Terza vittoria (la prima sulla breve con annesso record) nelle ultime quattro uscite per la figlia di Nad Al Sheba, cavalla in grande ascesa. Gioconda Jet doveva inchinarsi di fronte ad una cavalla oggi dimostratasi superiore, più indietro Grand Tur Joyeuse con buon finale risolveva la volata per il terzo posto su Golfo D’Esi e Gessica Pass in calo.
Marco Stefani firmava il doppio con Damaris Grif nel Premio Sovrano: la portacolori di Antonio Favilla schizzava in testa dal 7 e volando il miglio al record di 1.11.8 mostrava la coda ai rivali sino in fondo. Dimostrazione di condizione al top da parte della figlia di Mack Grace Sm. L’atteso Caio Titus Bond doveva affrontare un percorso durissimo in terza corsia e calava ai 600 metri finali: andava bene invece ai cavalli in corda, con Den Ghiu Gnafà che salvava il secondo posto da Drake Gar.
Rispettava il previsto canovaccio tattico il Premio Cuorgné, la prova di apertura riservata ai gentlemen con cavalli di categoria E/F: e la pupilla dei Castaldo brothers, Crazy Cast, Marco alla guida per conto del fratello Massimiliano, in testa sapeva ribattere al pressing di Exelon Idal per imporsi a media di 1.13.9. il portacolori della Indal faceva la sua parte, teneva sul chi va là rivale sino in fondo ed era sconfitto con l’onore delle armi, mentre Topkapi vinceva la corsa degli altri.
Prossima riunione di trotto sul circuito milanese è programmata per venerdì 2 maggio, mentre gli altri appuntamenti del mese sono mercoledì 7, domenica 18, venerdì 23 e venerdì 30.
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CALENDARIO DI MAGGIO (5 Giornate di corse)
Venerdì 2
Mercoledì 7
Domenica 18
Venerdì 23
Venerdì 30