Penultima riunione di corse prima della pausa estiva e vigilia dell’Oaks-day a San Siro. Anche il sabato era a tinte rosa riservando alle femmine le due prove principali della riunione. Da quest’anno intitolata al compianto Mil Borromeo, il Premio Nogara, la Listed sui 1400 metri in dirittura per le femmine di 3 anni, ha visto la vittoria di Wannacry: reduce da un valido sesto posto nel Regina Elena, la cavalla di Endo Botti sperimentava per la prima volta il particolare tracciato e doveva vedersela con tredici agguerrite coetanee capeggiate da quella Visions che le era arrivata davanti nel Regina Elena e che soprattutto aveva fatto un vero numero alla penultima uscita proprio su 1400 metri della dirittura milanese. Wannacry aveva fatto le bizze nelle fasi pre-corsa tanto da far temere per un attimo ad un suo ritiro, e invece in gara è stata docilissima nelle mani di Antonio Fresu: il jockey di Ozieri ha galoppato largo prendendo come punto di riferimento proprio la favorita Visions, la quale ha dato fuoco alle polveri scattando ai 400 finali e passando per un attimo in vantaggio ma senza riuscire ad allungare: le sono subito scattate addosso Dorotea per linee interne e appunto la portacolori della Razza Latina che è quella che ha piazzato le battute migliori emergendo chiaramente nei 150 finali, mentre Visayas con bella progressione esterna è venuta è regolare Dorotea per il secondo posto. Quarta Ifrachy su Visions.
Nelle Royal Mares, il tradizionale confronto sui 1600 metri in pista grande per cavalle dai 3 anni in su, la beniamina di San Siro Musa D’Oriente ha provato a iscrivere il proprio nome per la terza volta sull’albo d’oro della corsa: reduce da una promettente rientro su distanza poco consona alle sue attitudini, la cavalla di Marco Gonnelli ha impostato la preferita tattica d’avanguardia, ma le avversarie l’hanno marcata stretta e le sue speranze si sono infrante già a metà dirittura: la prima a superarla è stata Lapulced’Acqua ma sulla cavalla di Bruno Grizzetti si sono avventate Party Goer e soprattutto l’ospite francese Silberfeil, che non appena ha trovato il varco ha piazzato una “stilettata” micidiale che non ha lasciato scampo alla portacolori della Dioscuri. Una bella soddisfazione per Gabriele Congiu, ormai di stanza in Francia e oggi in sella alla cavalla allenata da Jerome Reynier. Lapulced’acqua non ha avuto la forza di replicare alle prime due, Musa D’Oriente ha chiuso quarta.
Hanno aperto il pomeriggio i cavalieri e le amazzoni impegnati nel Premio Los Cardos. Dopo una serie di piazzamenti, è arrivato il giorno di Gran Pierino: con in sella il proprietario Nicola Casati, il cavallo allenato da Antonio Marcialis ha trovato un bel treno di corsa che ne ha favorito la progressione da fondo gruppo: senza abbandonare mai lo steccato, il figlio di Montalegre ha raggiunto il battistrada Blury al primo traguardo, lo ha bucato all’interno ai 300 finali e poi ha controllato senza troppi problemi il finale a centro pista di Dress Drive, mentre il generoso Blury è rimasto in quota al terzo posto su Pizzo Carbonara e gli altri.
Dopo la vittoria in una “vendere” sui 1400 metri, Grand Heaven ha concesso il bis nel Premio Menaggio, la reclamare per i cavalli di 2 anni sui 1200 metri in dirittura. Bravo Silvano Mulas, una volta conquistato il comando, a far rifiatare l’allievo di Luciano Vitabile per poi ripartire quando si è profilata minacciosa la sagoma di Deron Kit: il portacolori della Dream Horse ha risposto bene e ha tenuto in rispetto il rivale, mentre Sopran Sharon, che aveva movimentato la fase iniziale insieme al vincitore, ha faticato un pò a tenere il contatto e ha chiuso terza.
Ottima seconda all’ultima uscita dietro Annyrose (domani al via nelle Oaks), Head Over Heel non ha fallito l’appuntamento con la prima vittoria siglando il Premio Scuderia Briantea, la maiden sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni: tenuta nelle retrovie da Carlo Fiocchi, la cavalla allenata da Devis Grilli si è prodotta in una bella progressione in retta avvicinando gradualmente le prime posizioni per passare netta nell’ultimo furlong. Wonder Fall ha provato ad anticiparne le mosse ma non è riuscita a parare la progressione della vincitrice e si è dovuta accontentare della piazza d’onore mentre Cecino di Mamma alla fine ha vinto la battaglia personale con il battistrada Star of Pisa che aveva pungolato sin dal via.
Notevole prestazione di Heartofthesea nel Premio Mario Cipolloni, l’handicap sui 2000 metri in pista media per cavalli di 3 anni: seppure su terreno non ideale, l’allievo di Marco Gonnelli si è lanciato in una lunga progressione a centro pista e, ben sostenuto da Luca Maniezzi, ha acciuffato proprio nelle ultime battute il generosissimo Lexington Quest. La misura della performance di Heartofthesea la dà il fatto che il ritmo del battistrada ha messo in difficoltà tutto il gruppo, a parte il vincitore, capace di recuperare dalle posizioni di coda, e Gavila, invece secondo dal via e rimasto in quota sino in fondo chiudendo terzo a contatto.
L’altra maiden per i 3 anni era il Premio Il Paralupo, sui 1600 metri in pista media: seconda in una buona prova a separare due quotate coetanee come Napule e Annyrose (ancora lei), Miss Carla ha trovato la sua corsa imponendosi anche con un certo stile. Carletto Fiocchi nonostante la gabbia larga è riuscito a farsi spazio alle spalle della battistrada Niagara Mouse, in curva ha spostato per anticipare Nameless ed è andato in pressione sulla leader, la quale ha provato a resistere: ai 200 finali però la cavalla di Antonio Marcialis è passata distendendosi bene e ha eluso la gran rincorsa a centro pista di Duke of Brandon, mentre Punta Ala avanzando tra i cavalli ha chiuso terza.
Subito dopo la vittoria di Wannacry, la connection Razza Latina-Endo Botti & Cristiana Brivio-Antonio Fresu ha concesso l’immediato bis nel Premio Virginio Lamberti, l’handicap per cavalli di 3 anni sui 1500 metri in pista media: la figlia di Worthadd ha sfruttato la scia di Bella Livorno per piazzare lo scatto ai 300 finali e non ha dato scampo ai rivali, con Folki capace di resistere di misura al secondo posto su Time Leon, autore di bella progressione a centro pista.
Il Premio Bellusco, l’handicap per cavalli di 3 anni e oltre sui 1800 metri in pista media che ha chiuso la lunga riunione, si è svolto secondo il previsto canovaccio, ovvero con la fuga in avanti di Capo San Martino. Gli avversari lo hanno lasciato fare per poi avvicinarsi in retta: la più efficace di tutti è stata Its A Good Deal che nella concitata volata finale, facendo a spallate con Albareto e Next Factor, è emersa prepotente con Federico Bossa in sella. Arrivo confermato dopo intervento della giuria, con Albareto alle spalle dell’allieva di Noemi Pulcini e Capo San Martino ancora terzo su Dimmi e Next Factor, tutti molto vicini.