E’ sempre una gioia celebrare la vittoria di un portacolori italiano in una pattern. Se poi si tratta di una cavalla della generosità di Elisa Again e la vittoria arriva con le modalità con cui la pupilla di Luigi Roveda ha siglato il Premio Verziere – Memorial Aldo Cirla Gr. 3, allora la gioia è doppia. La figlia di Champs Elysees (già seconda di Call Me Love nell’edizione dello scorso anno) si conferma la migliore in Italia sulla distanza e soprattutto conferma l’eccezionale rendimento che è un pò una costante della sua carriera, a tutto merito del team formato da Raffaele e Roberto Biondi. L’altra nota di merito va ad Andrea Mezzatesta, che oggi ci ha messo tutta la sua cattiveria agonistica per acciuffare la vittoria: vittoria arrivata sul palo, al termine di uno speed vibrante con cui Elisa ha rimontato e battuto l’ospite Amica Nostra. Era stata proprio la francese a dare fuoco alle polveri: dopo aver pedinato dal via la battistrada Presidential Sweet, l’allieva di Jerome Reynier è passata facilissima ai 350 finali tentando l’allungo, ma Elisa Again non si è fatta trovare impreparata, le è rimasta incollata in scia e poi ha spostato nell’ultimo furlong fornendo un violento cambio di marcia, stampando la rivale e il suo interprete (per la verità un pò titubante). Più indietro l’ottima Santa Rita ha arginato l’altra italiana Visions per il terzo posto. Le altre ospiti non sono state della partita: Made In Italy (terza nelle Oaks) probabilmente ha pagato il rientro, Elle Memory è apparsa in difficoltà già al termine del rettilineo di fronte e in retta ha fermato.
E sono tre: Sopran Poseidone mantiene l’imbattibilità e, cosa più importante, si conferma prospetto interessantissimo in questo primo esame di livello. Il portacolori del signor Leonardo Ciampoli esce da dominatore dal Campobello, la Listed sui 1800 metri per i giovanissimi, con l’idea – rafforzata dalle parole del dopocorsa di Gerard Mosse, di avere ulteriori margini di progresso perché il terreno di oggi non era certamente il suo preferito. Nonostante ciò l’allievo di Bruno Grizzetti ha disposto con estrema facilità della concorrenza dei tre bottiani, dai quali esce comunque bene Bell’Imbusto: il portacolori di Gaetano Ledda si è portato al comando, pungolato da Sopran Tucano, ha allungato appena in dirittura e poi ha provato la difesa nei 300 finali, badando poi al secondo posto una volta appurata la superiorità del vincitore. Gli altri allievi di Alduino Botti non sono riusciti a tenere il passo dei primi due e si sono disputati la terza moneta, conquistata da Sens of Emperor a spese di Dark Foundation.
La riunione si è aperta con i cavalieri e le amazzoni impegnati nella Finale del Premio Ines e Sebastiano Bottanelli, sui 1800 metri in pista grande. Antonio Ferramosca ha interpretato con grande sagacia l’atteso Madron, per Andrea Picchi: secondo dal via dietro Souvlaki, il g.r. livornese ha atteso prima di reagire all’attacco di Solfeggio (che ai 400 finali era passata), ma poi è tornato in vantaggio nell’ultimo furlong e ha allungato sulla rivale, rimontata anche per il secondo posto da Zar dei Grif, autore di bel finale.
Oltre al Campobello, i purosangue di 2 anni avevano a disposizione due maiden sui 1800 metri in pista media. Confermando il netto progresso mostrato nella seconda uscita a Capannelle, Tiaspettofuori ha siglato il Premio Torre Velasca, la divisione riservata a maschi e castroni: con in sella Dario Di Tocco, il puledro di Devis Grilli ha guadagnato posizioni curvando lungo lo steccato, è passato ai 400 finali e ha spaziato fornendo una impressione molto interessante. A 10 lunghezze Double West ha conservato il secondo posto dopo aver condotto dal via arginando Il Ginodellecacce e Sir Falco, quest’ultimo in buon recupero conclusivo, mentre l’atteso Karaki è rimasto sul passo in retta.
Tra le femmine impegnate nel Premio Arengario, debutto vincente per Eulalia, portacolori della scuderia Quafin: l’allieva di Alduino Botti montata da Sergio Urru ha seguito nelle prime posizioni, si è presentata facile in retta e ai 350 finali ha allungato sull’attacco di Sopran Kalyspo controllando la rivale sino in fondo. Terzo posto per Lady Badolat, quarto per Illiriha, però mai realmente nel vivo.
Un vibrante e avvincente testa a testa è stato l’epilogo del Premio Cavalchina, l’HL per fondisti sui 2800 metri: dopo aver ricucito il gap su Tout A fait, che aveva guadagnato un buon vantaggio sul rettilineo di fronte, Frutireu ai 500 finali ha giocato a sua volta la carta del contropiede, seguito dal solo Siang, sino a quel momento ben coperto: i due si sono staccati in uno spettacolare duello a fruste alzate, con il cavallo della Grizzetti Galoppo che per la classica narice e con il tempo di galoppo a favore l’ha spuntata sul rivale regalando così il secondo successo del pomeriggio a Gerard Mosse. Più indietro Giausar ha concluso al terzo posto.
Dopo tanti tentativi, Lucechericama ha finalmente trovato il primo sospirato successo nel premio Umberto Pianca, l’handicap sui 1500 metri in pista media per i cavalli di 3 anni. Con l’allievo di Bruno Grizzetti (al terzo successo del pomeriggio) Marcello Belli è andato come di consueto in avanti e ha giocato la carta della fuga a traguardo lontano: mossa azzeccatissima, perché Lucechericama ha preso netto vantaggio in retta e sfruttando il pesino e l’attitudine al terreno non si è mai fatto avvicinare dai rivali. L’unico a tentare il recupero è stato Folki, che però si è dovuto adeguare al secondo posto mentre Duchessa D’Alba ha rimontato She Looks Like Fun per il terzo.
Secondo successo consecutivo per Ornais, e ancora una vittoria in grande stile per il dormelliano. Stavolta con Silvano Mulas in sella, il cavallo di Riccardo Santini ha dominato anche il Premio Maslogarth, l’handicap sui 2000 metri in pista media, come già aveva fatto nel Trivulzio: subito nelle prime posizioni, Ornais si è presentato facile a metà dirittura e quando ha “aperto i rubinetti” ha staccato i rivali con estrema facilità. Con bel recupero interno Miracle of Love ha concluso al secondo posto mentre Nayleaf nelle ultime battute ha rimontato per il terzo Spicy Kiss, che aveva provato a seguire il vincitore nell’allungo ma ha pagato lo sforzo nei 100 finali.