Con la primavera ormai alle porte, la stagione del galoppo a San Siro è ripartita in bello stile con un convegno che proponeva subito un paio di prove interessanti. A fare la parte del leone i purosangue di 3 anni, protagonisti in due condizionate di tradizione sul miglio in pista media come il Premio Calvairate (per maschi e castroni) e il Premio Cesare degli Occhi (per le femmine) per chi ha ambizioni classiche, oltre a due maiden sempre sullo stesso percorso del miglio in pista media che magari potrebbero svelare qualche prospetto pronto a scalare in fretta le gerarchie.
Nel Premio Calvairate c’era attesa per rivedere in azione Some Respect: al rientro dal secondo posto nel Gran Criterium, il portacolori della Cocktail era chiamato a rendere tre chili ai rivali di giornata e ha provato comunque a onorare il ruolo di favorito correndo al comando ma sotto il pungolo di Celtico Arcano è andato in difficoltà già ai 350 finali e Silvano Mulas una volta vistosi superato non ha insistito più di tanto. Un rientro non esaltante, anche se le attenuanti non mancano. Chi si è dimostrato prontissimo e in progresso con il cambio d’età è stato Lord Sakay: dopo la vittoria all’esordio varesino, il figlio di Holy Roman Emperor allenato da Antonio Marcialis non era più riuscito a vincere nelle uscite successive, ma era pur sempre terminato secondo in un condizionata milanese dietro un rivale stimato come Que Tempesta e poi tutto sommato non era dispiaciuto nel Criterium di Pisa dopo percorso non favorevole: Gabriele Malune lo ha sistemato nella scia di Celtico Arcano, ai 300 finali ha mosso in anticipo su Vento D’Estate passando in vantaggio e ha poi arginato i tentativi del rivale della New Age, costretto ad adeguarsi al secondo posto. Celtico Arcano ha chiuso terzo, Master Dutch è sparito di scena a inizio dirittura.
Tra le femmine nel Premio Cesare degli Occhi ha invece rispettato le attese la favorita Amalaura, che tuttavia ha trovato una rivale “tosta” in Zittella, piegata solo di misura al termine di un bel testa testa nei 200 finali e grazie anche alla consueta grinta di Dario Vargiu. La portacolori della Incolinx non correva dalla vittoria di novembre in condizionata a Pisa ma si è confermata puledra molto efficace e concreta, come d’altronde recita il suo curriculum (in cinque uscite, tre vittorie e due piazze d’onore). Zittella era sicuramente più pronta della vincitrice ma ha comunque offerto una bella difesa e da perfetta “Gasparini” continua a migliorare corsa dopo corsa. La battistrada Azul Bahia ha dovuto lasciare il passo ai 200 finali ma ha retto al terzo posto, le altre sono arrivate più indietro.
L’altra prova di cartello del pomeriggio era naturalmente il Premio D’Apertura, l’Handicap sui 1600 metri in pista grande per cavalli anziani che Jar Jar Binks ha risolto in bello stile facendo felici i tanti scommettitori che l’hanno seguita al betting. Gavino Sanna l’ha montata con fiducia, posizionandola a ridosso delle prime posizioni mentre davanti Multiple Choice assicurava un buon ritmo sotto il pungolo di Convivio: dopo aver preso posizione, l’allieva di Camilla Trapassi è scattata ai 250 finali passando in vantaggio e si è sottratta al bel finale di Sopran Tucano, finito forte ma da troppo lontano per poter agguantare la vincitrice, mentre Convivio ha vinto la lotta per il terzo posto lasciando Love Kisses e Multiple Choice vicini per il quarto posto. Cool And Dry e Bull Dozer non sono riusciti a recuperare in retta, Trevithick si è spento progressivamente dopo essere partito bene.
Nel Premio Scuderia Bocconi, la maiden sui 1600 metri in pista media per le femmine di 3 anni, era Lady Shawhill ad emergere: a centro gruppo, coperta in scia a Porta Venezia, la portacolori del signor Alfredo Bianchi allenata da Gianluca Verricelli e montata da Alessio Satta è scattata ai 300 finali, è passata in leggero vantaggio e ha retto sino in fondo. Daisy Dei Grif migliorando in retta lungo lo steccato è terminata seconda davanti a Porta Venezia: la favorita Spring Love ha guidato il gruppo all’inseguimento della scatenata battistrada Margaret, è passata in vantaggio ai 400 finali ma non è riuscita a staccare le rivali, accusando una leggera flessione nell’ultimo furlong e chiudendo al quarto posto.
Probabilmente più interessante il responso del Premio Scuderia Radice Fossati, la prova gemella per i maschi che ha registrato la vittoria del deb Ira degli Dei, allenato e di proprietà di Alduino Botti: con Salvatore Sulas in sella, il figlio di Pounced è stato sicuramente favorito dalla prima parte di gara abbastanza animata ma nei 300 finali ha saputo tirar fuori una bella frazione e alla fine ha dominato in stile molto promettente davanti a Sopran Dublino e all’altro debuttante Emperor of Love, ancora più verde del compagno di training.
Il successo nel Premio Frisozzo, la prova inaugurale della stagione, è andato a Milanolight e a Stefano Saiu: il cavallo del team Gonnelli pedinava da vicino il battistrada Il Ginodellecacce, in retta teneva sull’allungo del rivale e a 100 finali riusciva a passare respingendo l’affondo di Amica Mia. Una conferma per il portacolori del signor Ferdinando Fabiano, che era reduce dal successo di Varese, e pure per Amica Mia, invece abbonata alla piazza d’onore. Il passista Ginodellecacce è mancato solo nel finale difendendo comunque il terzo posto da Hard Worker e Sense Of Wonder.